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MotoGP. I test dell'Estoril

- Tempi stratosferici nei test del lunedì, mediamente un secondo più veloci delle qualifiche di sabato. Per due motivi... | G. Zamagni, Estoril
MotoGP. I test dell'Estoril

 

ESTORIL – Tempi stratosferici nei test del lunedì, mediamente un secondo più veloci delle qualifiche di sabato. Per due motivi: la pista è sicuramente in migliori condizioni e più gommata rispetto ai giorni di gara e, soprattutto, una nuova copertura posteriore Bridgestone, che verrà utilizzata nel 2012, particolarmente efficace. Due elementi che non cambiano però sostanzialmente quanto già emerso durante il GP: Marco Simoncelli ha chiuso davanti a tutti con uno stratosferico 1’36”211 (miglior giro mai fatto all’Estoril 1’35”715 di Lorenzo nel 2008 con le gomme da qualifica) e questo aumenta il rammarico per la caduta in gara al primo giro; Jorge Lorenzo continua a essere un martello, Valentino Rossi e la Ducati sono sempre a 1”1, anche se alcuni miglioramenti ci sono stati.

SIMONCELLI, CHE PECCATO

Iniziamo da Sic. “Visto come ho girato in questi test, mi girano ancora di più le scatole per la scivolata” si rammarica il pilota del team Gresini, che ha effettivamente sprecato una grandissima occasione. Per quanto riguarda i test, Simoncelli, oltre alle gomme Bridgestone, ha provato nuove tarature alle sospensioni e una frizione più evoluta per l’antisaltellamento. In Casa Honda, per la verità, non c’era grande materiale da provare: Casey Stoner aveva ancora problemi alla schiena, mentre Dani Pedrosa ha effettuato solo 17 giri, poi era troppo stanco e dolorante al braccio sinistro per continuare. “Peccato, avrei voluto provare la forcella 2011”, ha detto Dani, comunque soddisfatto del fine settimana portoghese.

TANTE NOVITA’

Tante, invece, le novità in Casa Ducati, dove ha debuttato il nuovo telaio, sempre in carbonio, ma decisamente meno rigido. “Sono soddisfatto – ha detto Valentino -: appena montato, abbiamo verificato dei miglioramenti e ogni modifica fatta ci faceva fare un passo in avanti. Lo useremo certamente a Le Mans, è un primo passo positivo anche se c’è ancora molto da fare”. Rossi ha provato anche un nuovo motore, più dolce nell’erogazione. “Anche questo va meglio dell’altro, ma prima di poterlo utilizzare dobbiamo aspettare di punzonare il terzo propulsore (quindi presumibilmente per Barcellona o Silverstone, nda)”.
Rimane il fatto che è cambiata la posizione, ma non il distacco: in qualifica Rossi era nono a 1”110, nei test Valentino ha chiuso quinto a 1”171. In questo senso c’è da preoccuparsi. “Quando però gli altri hanno migliorato tanto con la nuova Bridgestone – prova a cercare una giustificazione il fenomeno di Tavullia – io ormai ero un po’ cotto e quindi non ho potuto forzare più di tanto”.
La sensazione è che sia stato fatto un buon passo in avanti nella costanza, ma Honda e Yamaha rimangono ancora lontane: insomma, siamo solo all’inizio del lavoro di sviluppo.

Scarica i tempi (PDF) dei test dell'Estoril
 

  • sacramen
    sacramen, Montegalda (VI)

    Non per vantarmi...

    ... Ma per chi ha a disposizione la rivista Superbike Italia di Maggio c'è un'interessantissimo articolo di Vittoriano Guareschi dove spiega le differenze di guida e sviluppo della Ducati GP con Stoner e con Rossi... Praticamente conferma i miei dubbi scritti nel post 31: Stoner è un pilota che va forte con tutto, gli davano un pezzo nuovo e sparava fuori un tempone... Alla domanda "Come va?" lui rispondeva "Va bene così, lasciatela stare..". In definitiva avevano poche informazioni dal pilota sugli aggiornamenti e si basavano sulla telemetria ma visto che andava forte comunque la lasciavano così. Peccato che a lungo andare si sono trovati una moto troppo estrema (e qui aggiungo che quando un pilota cade e non capisce per quale motivo la moto l'abbia abbandonato a centro curva significa che non è in grado di valutare il limite ciclistico e che sono completamente fuori strada con lo sviluppo...). L'ingaggio di Rossi serve proprio a rendere più docile la ciclistica e motore visto che a differenza di Stoner ha una percorrenza di curva meno spigolosa e con la tendenza a parzializzare il gas alla corda invece di chiuderlo; insomma, una guida più "tonda" e non da butta giù la moto poi rialzala al più presto e spalanca".
    Inoltre conferma quello che è stato scritto sulla prestazione di Jerez: con il bagnato il ritmo di gara è salito e le ciclistiche sono diventate meno affaticanti. Rossi ha così potuto guidare senza stressare troppo la spalla. Inoltre la Ducati è riuscita a sfruttare meglio le gomme da bagnato
  • Alessandro200958
    Alessandro200958, Mogliano Veneto (TV)

    Marco e Luvinaccio

    Avete ragione, meglio smettere da campioni milionari che da bastonati in pista...

    Ma alle volte, oltre al soldo c'è l'amore...guardate Michael... dopo tre anni, a 42 torna in Formula1, soffrendo... il soldo ce l'ha...

    I piloti hanno manager che gestiscono e fanno fruttare il loro patrimonio, tra sponsor e team non hanno "bisogno" di correre...
    Certo che reatre in GP vuol dire tre cose:
    1 guadagnare probabilmente meglio della SBK (ma non ne sono sicuro)
    2 Correre nel campionato top
    3 Rimanere nel circus dove sei stato per 20 anni...
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