MotoGP, Lorenzo Dalla Porta: "Ora sono OK, voglio lottare con i migliori"
Il campione del mondo della Moto3 nel 2019 è al terzo anno in Moto2 con lo stesso team, Italtrans Racing. Ma dopo il titolo, le cinque vittorie e i 16 podi nella categoria delle “piccole”, ha faticato a trovare la misura della media cilindrata. Stagioni difficili per Lorenzo, le ultime due: in particolare il 2021 con lo stop anticipato, l’intervento dello scorso ottobre alla spalla sinistra, la riabilitazione. Tutto per essere in forma in questo 2022.
“Ho girato la settimana scorsa con la R1 a Valencia -dice Lorenzo- e la moto è la mia quindi non esageravo. Ma sono andato bene, sei turni di venti minuti, non poco. Quello che conta è che la spalla non esce più, che poi è il problema che avevo: bastava una scivolata, certe volte un cambio di direzione perché la spalla uscisse; con il consenso della squadra ho dovuto fermarmi, perché diventava pericoloso…”
Fiduciosi, questa la parola che dipinge al meglio la presentazione della squadra. Joe Roberts che è “un casinista, uno di Malibu, gli manca soltanto il surf sotto la moto” e Lorenzo che si muove come un professionista più maturo dei suoi ventiquattro anni.
“Sì, siamo tutti carichi e determinati, ci aspettiamo un bella stagione. Con Roberts è il secondo anno, mi trovo bene, è un americano mezzo matto ma bravo ragazzo, ci siamo sempre aiutati: riunioni a fine giornata con i capo tecnici e i telemetristi, analisi dei problemi e come risolverli. Ora saremo due giorni a Jerez, 8 e 9 febbraio a Jerez, vediamo come va la nuova moto. Poi a Portimao per i test ufficiali del 19-21 febbraio”.
La squadra Italtrans è diretta sul piano tecnico da Giovanni Sandi e vede l’innesto di due nuovi ingegneri elettronici di alto livello, Fabrizio Greco e Nicola Sartori.
“Sulla moto abbiamo modificato le carene, anche il telaio, abbiamo un forcellone nuovo da provare e nuovi dischi freno. Cerchiamo soprattutto più grip al posteriore, perché le gomme della Moto 2 sono molto dure”.
Lorenzo si è trasferito stabilmente a Misano, da gennaio: è la Romagna, terra dei motori, ed è un posto che gli piace dopo averci fatto tante vacanze l’estate. Obiettivi?
“Questo è l’anno che conta, devo dare tutto e mostrare cosa so fare dopo due stagioni scarse di risultati. Darò tutto per la gente e soprattutto per me: non sono un pilota che vuole arrivare ultimo; poi, chiaro, il podio ha solo tre posti e non è mai facile, ma voglio migliorare sia in prova sia in gara, avere continuità. La Moto2 è bellissima da guidare, è molto divertente. L’anno scorso eravamo vicini, stavo crescendo molto e poi mi sono dovuto fermare…”.
Piloti di riferimento saranno Lowes e Augusto Fernandez, per Lorenzo.
“Sicuramente, loro due sono i riferimenti, poi ci sono tanti altri forti come sempre: Canet, Arbolino, Navarro e Vietti… Nelle ultime gare dell’anno scorso Arbolino e Vietti erano molto, molto veloci. Sarà una bella lotta e spero di essere anch’io nel mezzo”.
E per chiudere, in MotoGP, chi vede favorito, Lorenzo?
“Vedo Bagnaia in gran forma e molto motivato, penso che gli darà un buon plus. Sono sempre stato tifoso di Valentino ma anche di Marquez, al di là degli infortuni… e di quello che è successo nel 2015. Spero che anche lui si rimetta e sia della partita”.
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DK74ever🇯🇵, Ronchi dei Legionari (GO)Più o meno come la pensó Yamaha illo tempore... Lorenzo dalla porta ....e Rossi dalla finestra 😁😁😁