MotoGP. Rossi: "Che bella la M1 con le Michelin"
Soddisfatto, sorridente, in forma: Valentino Rossi chiude la seconda giornata di test con il quarto tempo, a soli 0”047 dal compagno di squadra. Probabilmente è questo il dato più confortante, perché anche a Sepang Valentino era andato forte, ma la differenza con Jorge Lorenzo era marcata.
«Sono stato sempre piuttosto veloce sia al mattino sia al pomeriggio, migliorando costantemente la moto. Sono contento del mio crono (1’29”404, NDA) e, soprattutto, del passo. Abbiamo provato tanto materiale, soprattutto gomme, con risultati positivi: è stata sicuramente una giornata positiva».
L’aspetto negativo, rispetto a Sepang, è che sembrano molto competitive anche la Honda e la Suzuki.
«Credo che quest’anno vedremo cambiare i valori da pista a pista: ecco quindi che è stata una scelta importante effettuare i test invernali su tre tracciati differenti (è stata proprio la Yamaha a chiedere questo cambio rispetto al passato, NDA). Sinceramente preferisco questa situazione rispetto a quella di Sepang, è meglio che ci sia più equilibrio e che ci siano anche le Honda e le Suzuki. Così ce la possiamo giocare: abbiamo lavorato bene sulla M1, che continua a essere veloce anche qui. Certo, la Honda è andata forte, così come la Suzuki, che a Sepang aveva sofferto: Viñales è stato un po’ la sorpresa di oggi, anche se, per la verità, un po’ ce lo aspettavamo, perché lui va molto bene a Phillip Island ed è un pilota con grande talento. Per quanto mi riguarda, alla fine giravo forte anche con le gomme usate e mi piace la Yamaha da guidare con le Michelin: ieri ero un po’ preoccupato, oggi, però, abbiamo sistemato meglio la M1 e sono riuscito a essere più efficace».
Hai sempre girato con la M1 “ibrida”: la 2016 è definitivamente accantonata?
«L’unico aspetto negativo è che non ho fatto a tempo a provare la moto con il nuovo telaio, perché alla fine, a causa di una bandiera rossa (sono caduti, senza conseguenze, Pedrosa ed Hernandez, NDA) ho potuto fare un’uscita in meno del previsto. La proverò domani, ma sono piuttosto convinto che la migliore sia la “ibrida”».
Ti aspettavi che le Michelin andassero subito così bene?
«No, non me lo aspettavo. Già a Sepang il feeling era migliorato molto rispetto a fine 2015, specie sull’anteriore. Ma qui ero un po’ preoccupato, non sapevo cosa aspettarmi: invece la moto si guida molto bene, si entra in curva forte, dietro c’è un buon grip. E’ anche divertente da pilotare».
Anche sulla distanza?
«Ho usato poche gomme, ho fatto tanti giri con quelle usate e anche dopo più di 20 passaggi riuscivo ad andare veloce: mi sembra che non siano male nemmeno come durata, anche se bisogna provare a fare tanti giri consecutivi. Domani cercherò di farne di più, ma le sensazioni sono positive».
Qualche pilota dice che la MotoGP adesso è diventata più “fisica” con la nuova elettronica: sei d’accordo?
«So che Lorenzo la pensa così, ma a me non sembra: è vero che in visione gara questa elettronica aiuta di meno e bisognerà lavorare un po’ più con il corpo e con il gas. Ma anche sotto questo aspetto, le sensazioni sono positive».
Può essere simpatico o antipatico, ma come si può criticarlo come pilota?
E'il massimo che ci sia ed eventuali novellini spagnoli forse nel corso degli anni potranno
anche grazie alle porcherie che mettono in atto, avvicinarsi a lui,ma non c'è comunque
proprio storia.
Poi un poco di nazionalismo e di unità non guasterebbe, noi italiani proprio non sappiamo cosa
sia, contrariamente alle altre nazioni che difendono i loro figli, un chiaro esempio sono i
nostri Marò, se fossero stati inglesi, statunitensi, tedeschi o francesi sarebbero stati a
casa dopo due giorni.
Impariamo a rispettare noi stessi e il valore della nostra nazione.