MotoGP. Si torna in Brasile dal 2026, a Goiania
E’ notizia di questi giorni, la MotoGP ritornerà a correre in Brasile dopo molti anni e lo farà nel 2026 a Goiania, capitale dello stato di Goiàs. Esattamente dove si disputarono tre edizioni del GP del Brasile nel 1987, nell’88 e nell’89. La pista è intitolata alla bandiera del motorismo carioca: si chiama Goiania International Racetrack Ayrton Senna.
Ad organizzare il GP, con un accordo di cinque anni, sarà Brasil Motorsport in collaborazione con il Governo di Goiás. Scontata la soddisfazione del CEO della società, specializzata nei grandi eventi, del governatore locale Caiado e di Ezpeleta per Dorna Sports.
Goiania: ricordi indelebili per gli ex-piloti
Goiania, 200 km a sudovest di Brasilia, è una città moderna: un milione e mezzo di abitanti, tanto verde e un forte impegno in termini di preservazione ambientale e culturale. Il suo nome, per chi correva alla fine degli anni Ottanta, è qualcosa di mitico.
Siamo stati tre volte, a Goiania, quando il GP del Brasile si disputava in settembre ed era riservato alle due classi maggiori, 250 e 500. Ricordo un’ottima organizzazione e belle gare: nella quarto di litro la doppietta di Dominique Sarron e poi la vittoria di Luca Cadalora nell’89, con Loris Reggiani sul podio. E per la 500 i successi di Gardner, Lawson e Schwantz. Ma oltre alle gare c’era molto di più.
In Brasile saremmo tornati ancora due volte, nel ‘92 a San Paolo e tre anni dopo a Rio. Ma Goiania era unica: il calore della gente rese indimenticabili le giornate del Gran Premio. Raramente ho visto piloti e tecnici e tutti quanti familiarizzare così facilmente con gli appassionati e soprattutto le appassionate locali.
Tra le iniziative speciali c’era l’elezione di miss Goiania, c’erano ragazze bellissime, sbocciarono tante storie sentimentali. Vi racconto un solo aneddoto per tutti. Un pilota emiliano, che ovviamente non nomino, si fidanzò con una bella brasiliana e, preso dalla passione, accettò imprudentemente l’invito in casa di lei. Sorse purtroppo un equivoco: il padre della ragazza pensava già a un fidanzamento, scoprì che il pilota si sarebbe imbarcato al mattino del lunedì per rientrare in Italia senza informare la figlia, lo raggiunse in aeroporto con alcuni amici. Il nostro eroe fu fortunato: si rifugiò, non visto, nei bagni e ne uscì soltanto dopo un paio d’ore…
La classe 125 non faceva parte del programma, a Goiania: ufficialmente per contenere i costi dei team meno ricchi. Ma forse si volle proteggere i piloti più giovani dalle tentazioni.
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ralph5522, Campomorone (GE)I brics stanno avanzando...tra poco ritorneranno a correre anche in Cina
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fragiga, Vimercate (MB)Temo poca teoria, ma tanta pratica!