l'editoriale di nico

Nico Cereghini: "Che direbbe il grande Soichiro?"

- Il mitico fondatore della Honda sapeva riconoscere i suoi errori. Qui invece si fa finta di credere che Marquez sia sincero. Ma tre indizi fanno una prova, e Valencia ha confermato la malafede del 93
Nico Cereghini: Che direbbe il grande Soichiro?

Ciao a tutti! Chi poteva ancora avere dei dubbi sulle reali intenzioni di Marquez è stato servito. Allo sputtanamento non c’è limite, avevo detto dopo la gara di Sepang, e infatti Marc ha dato un calcio probabilmente definitivo alla sua dignità e a quella del nostro sport. Perché ne sono così sicuro? Perché tre indizi fanno una prova, e se in Australia ci poteva essere ancora qualche dubbio e in Malesia si è visto un corpo a corpo spropositato nei tempi e nei modi (finito male con colpa di Rossi), a Valencia si è toccato il fondo. Eh sì, perché il 93 ha rinunciato a una assai probabile vittoria, negli ultimi venti giri è stato più veloce di Lorenzo ben tredici volte, eppure non ha tentato un attacco che fosse uno. Nemmeno un’affiancatina in impostazione di curva, niente di niente. Composto e rispettoso del battistrada come non si era visto mai, è tornato aggressivo soltanto con il suo stesso compagno di squadra, quando Dani Pedrosa ha provato a passare per andare a vincere la corsa. E tutto questo perché? L’unica risposta possibile: per far dispetto a Valentino.


La mia domanda invece è questa: cosa ne dice la Honda al di là delle dichiarazioni di prammatica? In questa fase mi pare giusto che Nakamoto e Suppo perseguano l’obiettivo di difendere il loro pilota, e quando respingono le tesi di Rossi io posso anche pensare che siano sinceri. Perché partono dal presupposto che Marc sia un ragazzo onesto, e finiscono inevitabilmente per leggere gli eventi con una sola prospettiva. Livio Suppo in particolare mi ha chiamato diverse volte di questi tempi, si dice convinto che Valentino condizioni tutta la stampa nazionale, e gli rispondo che va bene lo posso anche capire, ma cosa penserà davvero il bravo team principal quando leggerà sulla pagina Facebook di HRC le feroci critiche che arrivano da tutte le parti del mondo, Giappone compreso? Qualche dubbio gli nascerà pure.
 

Bisogna anche tener conto che i Giapponesi sono un popolo molto speciale. Onore e rispetto sono i valori in cui credono fermamente, al punto di essersi spinti fino alle estreme conseguenze quando la Storia lo ha richiesto. Come dice l’ingegnere Giulio Bernardelle, che li conosce bene perché ha lavorato tanti anni con loro, i nipponici sono tanto onesti nell’animo da rifiutare del tutto l’idea che un loro collaboratore sia scorretto. Quando succede, quando un dipendente viene colto con le mani nel sacco, allora solo il rito del harakiri può risolvere l’insopportabile tradimento. Ebbene adesso non vogliono credere alla malafede di Marc Marquez, ma con il tempo potrebbero arrivarci anche loro: qualche dirigente vorrà vedere le telemetrie (quelle vere), noterà qualche parzializzazione di troppo con il gas a moto dritta, scoprirà che sono un po’ troppe numerose le frenate anticipate, e qualche dubbio comincerà a serpeggiare tra le file.


Lì si porrà una questione di principio, perché onore e rispetto sono alla base anche della filosofia del mitico fondatore Soichiro Honda, con il quale non si scherza anche se è defunto. Lui sapeva riconoscere i suoi errori, anzi diceva: “il successo è per il 99 per 100 fallimento” E sono davvero curioso di vedere come andrà a finire, perché a un pilota di talento come Marc è impossibile rinunciare, ma nemmeno lo si può giustificare sempre.

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Commenti

  • piega996
    piega996, roma (RM)

    no elrondk ti assicuro che mi scivoli come una goccia d'acqua su un telo di goretex.
    Semmai da quello che leggo in giro sei tu che ti senti piccato quando ti descrivo apertamente.
    Tu sarai anche appassionato , ma devi volare molto basso, continua a fare il tuo mestiere.
  • elr0ndk
    elr0ndk, Piane Crati (CS)

    @piega996
    Ha la valenza di toccare un tuo nervo scoperto... Come praticamente ogni cosa che scrivo.
    Ma farsi una tisana di melissa ogni tanto no?
    C'hai un rosicamento dentro tu che non ha eguali.

    @rikirix
    In Italia non si parla di altro, tutti si esprimono come se fosse appurato l'intento criminoso di tutti, invece non è appurato un bel niente. Ho letto molti giornali inglesi in particolare per trovare traccia della cosa, ma si trovano solo riferimenti alle dichiarazioni di Rossi, al contrario della stampa nostrana che ha trovato l'ennesimo complotto di cui parlare dandolo per certo.
    Evidentemente sono imbecille e/o in malafede, che ti devo dire... Ma mi pare di essere in buona compagnia, visto che la pensa come me anche un certo Agostini, per dirne uno su tutti.

    @aveghdemipas
    Leggi bene, io mi riferisco alla presunta combine quando parlo di invenzione. Fino a prova contraria se io decido che devo correre contro X a qualsiasi costo, che ne benefici Y non me ne può fregar di meno; e questo è quello che è successo a Sepang.
    Phillip Island è una gara normale (i tempi non dicono nulla sulle PRESUNTE intenzioni "criminose" di Marquez), ma leggerci qualcosa di strano è tipico della nostra mentalità nazionale, dove se decidiamo che deve finire in un determinato modo, quando non lo fa allora deve essere frutto di un complotto.
    Valencia sicuramente Marquez non ha fatto il 110% per superare Lorenzo e non lo ha fatto nemmeno per risuperare Pedrosa dopo essere stato superato, Pedrosa stesso ha ammesso di essere andato lungo e Marquez non ha fatto un sorpasso alla morte per stargli davanti, ha solo avuto una linea migliore e poi ha allargato. Ora, se voi volete vedere il marcio, fate pure, ma io dico che una gara del genere fosse stata ad Aprile, non sarebbe stata considerata un furto o un regalo.
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