l'editoriale di nico

Nico Cereghini: “Lorenzo e la vittoria d’altri tempi”

- Era da tempo che non vedevo una vittoria così, tutta del pilota. Strategie, pneumatici e regolamenti per una volta non hanno avuto alcun ruolo. Jorge ha messo sul piatto forza, classe un po’ di fortuna e la maggior lucidità | N. Cereghini
Nico Cereghini: “Lorenzo e la vittoria d’altri tempi”

Ciao a tutti! Che belle gare ad Aragon, che piacere nel ritrovare Romano Fenati in palla e deciso a vincere; da diciannovesimo a primo non si vede tanto spesso... E poi anche Lorenzo, attardato nelle prove quasi come Fenati, protagonista di una corsa eccezionale. Il successo di Jorge mi ha davvero entusiasmato. Certo, tutta la gara della MotoGP è stata avvincente come un thriller, un'emozione senza fine. Colpi di scena a raffica a cominciare dallo sfortunatissimo volo di Iannone, con tanti rischi per via delle mutevoli condizioni dell'asfalto, e troppe cadute. Prima puntavo su Valentino, che nonostante le prove tormentate pareva a postissimo e carico a mille: attaccava, sbagliava, perdeva il contatto e tornava sotto di nuovo. Ho pensato: oggi Pedrosa se lo mangia, poi se la vede con Lorenzo e magari anche con Marquez e replica Misano. Al quarto giro il brutto volo: pura sfortuna, si ritrova nel posto sbagliato al momento sbagliato. Sono momenti di tensione, perché la botta è forte, le conseguenze grazie al cielo limitate.
 

A quel punto poteva vincere Marquez, o Pedrosa, oppure Lorenzo. O addirittura Andrea Dovizioso, che al diciassettesimo giro stava tornando sotto ai primi. La corsa più incerta dell'anno.


Marquez, e anche Pedrosa, avrebbero dovuto rientrare prima e cambiare la moto? Certo, ma è facile indovinarla dopo la bandiera a scacchi. A dire la verità, al ventesimo passaggio la squadra del 93 era convinta che Marc rientrasse. Lorenzo lo aveva fatto il giro prima, Espargaro due giri prima addirittura, la pioggia aumentava, e quando il loro pilota è passato sparato ho visto qualche gesto di disappunto, qualche meccanico già presagiva come sarebbe andata a finire. Però mancavano solo quattro giri, e si può benissimo capire cosa passava nella testa di Marquez: se rientro perdo minimo trenta secondi, me la gioco meglio se resto fuori. E tutto considerato, se la pioggia non avesse esagerato, avrebbe vinto lui.

 

Si può benissimo capire cosa passava nella testa di Marquez: se rientro perdo minimo trenta secondi, me la gioco meglio se resto fuori


Ma proprio per questa stessa ragione Jorge Lorenzo è stato grande. La decisione di rientrare era difficile da prendere e il muretto non poteva in nessun modo aiutare, spetta al pilota valutare le condizioni della pista. Il 99 ha tirato fuori carattere e personalità. Ha ragionato bene e in fretta. Ha avuto anche fortuna, quella ci vuole. Ha capito che più forte di così con la pista umida non avrebbe potuto spingere, ha valutato che l’azzardo fosse quello di chi insisteva a star fuori con le slick, non ha avuto paura di perdere. Perché è chiaro che se la pioggia fosse cessata lui sarebbe arrivato molto indietro. “Roba d'altri tempi”, mi sono detto, ma subito dopo mi sono chiesto: perché d'altri tempi? Ci ho messo un po' a capire: ho fatto in tempo a vedere il rientro di Jorge a quasi 24 secondi da Marc, le cadute di Pedrosa prima e di Marquez poi, e la volata micidiale tra Aleix Espargaro e Cal Crutchlow per il secondo posto...


Perché d'altri tempi? Per i distacchi più netti? No, perché da troppo tempo il pilota non è più protagonista assoluto delle sue imprese. Tra strategie, pneumatici, regolamenti, elettronica e compagnia bella, ogni vittoria galleggia nella nebbia. Quanto conta la moto e quanto il pilota, ci si chiede sempre. E questa è stata una di quelle poche volte in cui la risposta è chiara per tutti: è il pilota che conta, è stato Lorenzo a costruirsi la sua grande rivincita di Aragon.

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  • AleMare71
    AleMare71, Follonica (GR)

    eh?

    sono in 4 ad avere una motogp, tutto il resto è li per fare numero e basta...ha vinto perchè gli altri 3 son caduti prima...senza nulla togliere al campione che è ma purtroppo questa è una tristissima realtà del mondo della motogp attuale e dura ormai da anni sta' situazione del cavolo...
  • PDIBA
    PDIBA, Pescara (PE)

    riflessione

    Sono concorde sull'emozione di NICO e sono convinto che avrebbe vinto anche sull'asciutto. Però volevo fare una riflessione. Si é parlato molto/troppo sulla pericolosità dell'aggressività in pista di MARCO SIMONCELLI. Ma la remissività di Pedrosa nella bagarre frenando 50 metri prima non che, secondo me inconsapevolmente, ma sempre pericolosamente ha causato la caduta pericolosa di Valentino non é censurabile?

    Ciao grazie a tutti
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