Nico Cereghini torna sulle sue parole pronunciate a Fuorigiri su Ducati
Voglio chiedere scusa a tutti per la brutta espressione che ho usato in “Fuorigiri” domenica mattina, dopo la gara di Phillip Island, quando si è parlato della caduta e della moto di Valentino (clicca qui per vedere il video, ndr). Giustamente, in tanti si sono sentiti urtati.
Non sono mai stato volgare, lo sapete; ho anzi sempre cercato di esporre le mie considerazioni in modo attento e curato, mentre questa volta sono caduto in un errore. Sarà stato il clima un po’ rilassato che si è instaurato nello studio, o forse la mancanza di sonno, ed ho letto in pubblico un mio appunto personale e scherzoso che avrebbe dovuto restare lì, sul mio foglio.
Ma non cerco giustificazioni, il fatto è che ho mollato i freni, ho buttato lì un paio di concetti in totale libertà, una specie di imprecazione che è suonata come un’offesa alla Ducati anche se non voleva esserlo. E ho fatto male. Bisogna sempre misurare le parole e rispettare gli altri.
La mia amicizia con la Ducati è fuori discussione e tutti lo sanno. Ho un ottimo rapporto personale con Domenicali, con Preziosi, con Rapisarda e con Guareschi. E non sono tra quelli che si sono lanciati a testa bassa nelle critiche alla gestione di Borgo Panigale.
Ho fatto il contrario, sono sempre stato positivo e ottimista sui possibili sviluppi; e del resto anche domenica, pochi minuti dopo l’uscita verbale che ha fatto arrabbiare molti di voi, ho espresso ancora una volta la mia considerazione per il lavoro sulle rosse, ho esplicitamente dichiarato che sono fiducioso per il prossimo anno e sono certo che la Ducati farà per Valentino una ciclistica competitiva: noi italiani –ho detto- siamo i maestri della telaistica e lo siamo dai tempi di Hailwood, la Ducati ha le competenze e la passione per arrivare a vincere nel 2012.
Capita di sbagliare. Nessuno è perfetto. Due mie parole fuori luogo hanno suscitato un mare di proteste e me ne rammarico.
caro nico
@Vito3346