l'editoriale di nico

Nico Cereghini: "Simoncelli e Iannone: il nostro futuro"

- A Jerez Andrea ha vinto, Supersic no però non ci è andato lontano. Guidano bene entrambi, hanno carattere, sono maturi, io tifo per loro | N. Cereghini
Nico Cereghini: Simoncelli e Iannone: il nostro futuro


Ciao a tutti! Non tornerò sulla vicenda Rossi/Stoner sulla quale si è già scritto abbastanza. Spiace per Casey, che aveva il diritto di fare la sua gara e pure di arrabbiarsi; spiace per Valentino che sentiva profumo di vittoria e invece ha sbagliato come un dilettante. Ma succede, che cosa ci volete fare. Non è il primo incidente di gara e non sarà l’ultimo. L’importante è che nessuno si sia fatto male. E il tempo guarirà le ferite dell’anima, come direbbe il dottor Costa.

Invece torno su due nuovi fenomeni che si sono visti domenica a Jerez. Nuovi fino a un certo punto, però quasi nuovi nel ruolo, e per questo più belli: Supersic e Iannone. Il primo che poteva addirittura vincere la MotoGP, il secondo che ha dominato la Moto2. Che bravi, tutti e due. Di Marco mi è piaciuto l’entusiasmo che saltava fuori dalla sua guida. Deve essere fantastico restare in testa alla gara più importante, ancora più bello se è la prima volta che ti capita, e se ti trovi bene proprio nelle condizioni che gli altri temono. Il più veloce in pista: una sensazione che immagino meravigliosa. Poi non gli è andata bene, un piccolo errore e la gara di Marco è finita sul più bello; però ha rappresentato una tappa importante della sua carriera, perché adesso il Sic sa che vincere si può. E dopo che avrà vinto una volta sarà pronto a rifarlo ogni domenica. Insomma, adesso è lanciato e chissà fin dove potrà arrivare.

 

E Andrea, impeccabile. In difficoltà in prova, come già in Qatar, in gara ha rimontato alla Rossi; ma senza sbagliare

E Andrea, impeccabile. In difficoltà in prova, come già in Qatar, in gara ha rimontato alla Rossi; ma senza sbagliare. La sua Suter non è ancora perfettamente a posto nelle condizioni di asciutto, lui stesso deve ancora organizzarsi, ma sul bagnato ci ha messo una pezza. Guida benissimo, ha carattere, sembra più lucido e concentrato di quanto appariva l’anno scorso. Insomma, è uno dei più forti piloti della sua classe e adesso può davvero pensare in grande.

Abbiamo bisogno di Simoncelli e Iannone. Sono il futuro del motociclismo italiano. Non sono due ragazzini: Marco ha ventiquattro anni e Andrea ne farà ventidue ad agosto. Ma secondo me hanno l’età giusta, basta con i bambini prodigio: loro sono giovani ma hanno esperienza ed ora sono maturi. Valentino è il dottore, ha la laurea; ma gli studenti crescono.

  • motard86'
    motard86', Novi Ligure (AL)

    @ drake

    Purtroppo hai ragione...in 125 (che ora diventerà moto 3 così farà schifo e di talenti non ne vedremo più) non abbiamo leve,ma dire non ne abbiamo è proprio letterale,nada de nada,arrivano dopo il 15 esimo tutte le gare!!
    Migliori?Spagnoli,Tedeschi,Inglesi e via dicendo.Non è che no ci son talenti,però se non agevolano...sarà dura!
    Peccato
  • Nick_Farl_3999761
    Nick_Farl_3999761, Vicenza (VI)

    Iannone si Iannone no

    Quando e' in palla e' decisamente una spanna sopra la concorrenza in moto2, tuttavia ha dimostrato in parecchie occasioni di non essere esattamente uno intelligente. L'anno scorso avrebbe potuto vincere il campionato se avesse usato un po' di testa. D'altra parte mente fina e talento sportivo, salvo rare eccezzioni, non sono mai stati un'accoppiata popolare.
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