Rossi: "Dobbiamo essere bravi a stare con la HRC"
TERMAS DE RIO HONDO – E’ l’unico pilota tra quelli oggi in attività ad aver vinto un GP in Argentina, in 250, nel 1998. «Sì, era la gara della sfida tra Capirossi e Harada: fu divertente… Diciamo che furono un successo e un GP indimenticabili!» sorride Valentino Rossi ricordando il trionfo di Buenos Aires. Adesso, dopo 15 anni e su una pista completamente differente, Rossi è sempre l’idolo degli appassionati locali, ma non è certo lui il candidato principale a salire domenica sul gradino più alto del podio.
«Dobbiamo riuscire a stare con i piloti HRC: loro, con le nostre stesse gomme, non hanno problemi. Il nostro compito è riuscire a farle lavorare meglio, senza che lo penumatico si “rompa”».
Avete capito cosa è successo ad Austin?
«Semplicemente sono state sbagliate le mescole: la Bridgestone ha optato per la morbida e la dura anteriore, ma sarebbe stato più giusto utilizzare la dura e la extra dura. Non a caso, in tanti hanno avuto problemi con moto differenti, non solo noi con la Yamaha. Rimane il fatto che dobbiamo riuscire a far lavorare meglio l’avantreno della M1: ritengo, però, che quello di Austin sia stato un episodio, in generale possiamo essere competitivi».
Qui potreste avere gli stessi problemi di gomme?
«Difficile da valutare a priori, ma qui la Bridgestone, eccezionalmente per la pista nuova, ha portato tre mescole per l’anteriore: teoricamente, dovremmo disporre della copertura giusta».
L’avversario da battere è sempre Marquez, considerando anche la sua bravura ad adattarsi a un nuovo tracciato?
«Sicuramente lui è più spregiudicato ed è capace di interpretare subito una pista inedita: in teoria qui sarà ancora più avvantaggiato. Ma sono convinto che sarà competitivo anche Lorenzo: noi dobbiamo essere bravi a stare lì con la Honda».
Come si prepara una gara inedita come questa?
«Fai qualche giro con lo scooter, giusto per capire le linee e le traiettorie migliori, mentre sul punto di frenata non puoi farti nessun riferimento: è troppo elevata la differenza di prestazioni rispetto a una MotoGP… Il team ha a disposizione i dati delle simulazioni e con quelli prepari un assetto di base e un cambio per iniziare. Poi bisogna sfruttare al massimo ogni minuto a disposizione e capire, turno dopo turno, dove si può migliorare, perché, tra una sessione e l’altra, i tempi si abbasseranno notevolmente».
Yamaha
Marquez potrebbe non essere detto che vince, spero che le Yamaha riescano a tirare il meglio in un circuito più "adatto" a loro! Quindi prepariamoci a vedere anche Espargaro (Aleix) nuovamente davanti!
Ultima chance per Jorge
Vale sempre il solito ottimista.....conosce il suo ruolo e sa benissimo che con "quello" ci vuole un mezzo e la testa a posto altrimenti è off-limits.