LE MANS – La delusione è palpabile, anche e soprattutto perché il potenziale di Valentino Rossi è sicuramente superiore di un mediocre ottavo posto a 0”822, che lo costringerà a partire, per la terza volta in questa stagione, dalla terza fila.

“Il problema è sempre lo stesso: non riesco a sfruttare la gomma nuova come fanno i miei rivali e anche quei piloti che hanno un passo più lento del mio”.
 

Ma al di là delle qualifiche, è stata comunque una giornata complicata per Valentino, sicuramente peggiore rispetto a quella di venerdì.
“Questa mattina la moto scivolava tantissimo e ho fatto una gran fatica per girare un secondo più lento di ieri. Soltanto a fine turno abbiamo scoperto che c’era un problema alla gomma, che aveva dei piccoli taglietti sulla carcassa. Per i 30 minuti del pomeriggio abbiamo deciso di non modificare l’assetto, ma montando un nuovo pneumatico sono riuscito a girare con un buon passo, perlomeno nella prima parte della pista, mentre nel T3, Lorenzo, Marquez e Pedrosa sono più efficaci di me. Nel pomeriggio, comunque, ho girato più o meno come ieri: forse gli altri hanno fatto un piccolo passo in avanti, ma non siamo lontani”.

In qualifica cosa è successo?
“Gli altri sfruttano meglio di me il grip superiore della gomma nuova, mentre io non riesco a migliorare più di tanto il tempo sul giro: se provo a spingere di più, ho problemi in accelerazione, ma anche in frenata. In pratica, se giro sul mio passo, sono abbastanza a posto, ma quando vado a forzare emergono delle difficoltà: bisogna fare delle modifiche all’assetto per stare con i primi tre (Rossi intende Marquez, Lorenzo e Pedrosa, NDA)”.

E se dovesse piovere?
“Non lo so, è un punto interrogativo. Con la M1 ho girato sull’acqua solo a Valencia nei test di novembre, trovandomi abbastanza bene, ma è difficile fare un pronostico senza aver mai provato. Qui quando piove è piuttosto difficile, bisogna stare attenti a non esagerare, soprattutto in frenata”.

Cosa pensi del terzo posto di Dovizioso e della Ducati?
“E’ stato bravo, è andato forte anche come passo: speriamo di essere più costante di lui e di arrivargli davanti”.