Tutti contro la Bridgestone
JEREZ – Da un po’ non si parlava di gomme, come si sa fondamentali per essere competitivi in qualsiasi competizione motoristica, ma anche argomento decisamente noioso e poco entusiasmante. Ma il gran caldo di Jerez, con oltre 50 gradi sull’asfalto alle 14, ovvero l’ora della gara, ha creato un sacco di problemi e tutti i piloti, nessuno escluso, hanno dichiarato, senza mezzi termini, che la situazione è veramente critica.
«Questa mattina – spiega con la solita precisione Andrea Dovizioso – con il fresco era possibile spingere sulla gomma anteriore, ma nel pomeriggio è diventato difficilissimo guidare. Ci sono state tante cadute e domani in gara sarà durissima, specie se farà ancora più caldo: credo che il passo gara si alzerà di un secondo al giro rispetto a quanto visto nelle libere. Il problema che la dura anteriore portata per questo GP è troppo morbida: non puoi spingere in entrata di curva. Con il monogomma, la Bridgestone deve decidere mesi prima del GP quale mescola portare, ma non si può sapere esattamente che condizioni ci saranno: questa gomma andava bene nei test, quando c’erano oltre 20 gradi in meno, ma per queste condizioni sono pericolose. Ne abbiamo parlato anche ieri nella “Safety Commission”: in una situazione simile ci dovrebbero dare, dopo le prime libere, una gomma differente».
LIMITE REALE
Qualcuno ha ipotizzato che, più che la gomma, il problema siano state le prestazioni di Lorenzo, che ha obbligato i rivali a prendere grandi rischi per tentare di avvicinarlo. Ma Dovizioso nega che sia così.«Quello che ha fatto Lorenzo è sicuramente straordinario, ma anche lui era in grossa difficoltà in frenata (tesi confermata dallo stesso pilota spagnolo, NDA): me ne sono reso conto standogli in scia per qualche giro. Anche lui non poteva forzare in staccata, al di là del singolo giro per fare il tempo. Per questo credo sarà una gara anomala: naturalmente, chi va forte sarà sempre davanti, ma a fare la differenza non sarà il più veloce, ma chi gestirà al meglio le gomme. Per noi piloti Ducati sarà anche peggio, perché non possiamo percorrere le linee ottimali».
ROSSI D’ACCORDO
Una analisi condivisa totalmente da Valentino Rossi.«Sì, sono d’accordo con Dovizioso: ormai la dura anteriore è troppo morbida. All’inizio del 2012, la Bridgestone aveva cambiato le mescole per una questione di sicurezza (le gomme non entravano in temperatura e i piloti cadevano come mosche nei primissimi giri di entrata in pista, NDA), ma nel frattempo le moto sono diventate più pesanti: adesso siamo al limite».
LORENZO RINCARA
Come se non bastasse, ai guai dell’anteriore, specifici di questo GP, Lorenzo rincara la dose contro la Bridgestone parlando “male” del posteriore.«Sì, con l’anteriore siamo veramente al limite: sarà dura finire la gara. Ma anche con il posteriore non siamo messi benissimo: domani tutti useranno, ancora una volta, la morbida posteriore (in realtà qualcuno deve ancora decidere, NDA), come è già successo nei primi due GP. Lo trovo sbagliato, non è possibile che ci sia una sola gomma che funzioni, bisognerebbe poter scegliere, non essere obbligati a utilizzare una sola mescola. Insomma, abbiamo bisogno di gomme differenti».
LA RISPOSTA DELLA BRIDGESTONE
Accuse precise, che però la Bridgestone non condivide, perlomeno non completamente.«Effettivamente – risponde Hiroshi Yamada, responsabile del progetto MotoGP della Casa giapponese – molti piloti (in realtà tutti, NDA) hanno detto che l’anteriore è troppo soffice: forse è vero per queste condizioni, ma negli ultimi cinque anni a Jerez le temperature sono state molto più basse. Non sono sicuro che il maggior peso incida così tanto, ma è chiaro che anche quello è un parametro da tenere in considerazione. Al momento non abbiamo in programma cambiamenti e ricordo anche che nel 2012, qualcuno (la Honda, NDA) si lamentò perché la gomma anteriore era stata modificata a stagione in corso….».
Yamada, poi, risponde a Lorenzo.
«Ho sentito quello che ha detto Jorge. Intanto non è così sicuro che domani tutti useranno la morbida posteriore e ricordo anche che ad Austin ci sono stati due piloti che hanno corso con la dura e uno dei due (Marquez, NDA) ha vinto la gara: non mi sembra che non ci sia possibilità di scelta».
BASTA ILLAZIONI
Per quanto riguarda alcune illazioni emerse giovedì sera durante la trasmissione “Griglia di Partenza”, in onda su Telenova, di possibili favoritismi a questo o quel pilota, tutti i protagonisti della MotoGP, da Lorenzo, a Rossi, a Pedrosa, a Marquez, a Dovizioso, hanno escluso categoricamente questa eventualità. “Non esistono favoritismi” hanno detto praticamente all’unisono. Speriamo che, finalmente, tutti si convincano che è così.
ma una domanda
Ma chi protestò...