Honda CB500X
Piccola, grande tuttofareLe nuvole e la pioggia imperversano sui cieli italiani? Scappiamo allora nella caliente Barcellona trovando così… una pioggia torrenziale! Deve essere il modo con cui la Spagna decide di farci sentire a casa, chissà, ma facciamo di necessità virtù, e approfittiamo delle sfavorevoli condizioni meteorologiche per verificare la bontà del funzionamento dell’ABS della nuova Honda CB500X, la terza della serie ad arrivare in vendita, dopo le CB500F e CBR500 R. ABS che sulla 500X è compreso nel prezzo, fissato a quota 6.100 euro franco concessionario, contro i 5.500 della naked F e i 6.200 della sportiva R.
Pensata per rivolgersi sia ai neofiti che ai piloti più navigati in cerca di una moto votata al turismo ma poco impegnativa, e con il look avventuroso di una crossover, la Honda CB500X ammicca anche a coloro che necessitano di una moto in grado di coprire agevolmente il tragitto casa-lavoro o per muoversi con disinvoltura nel traffico.
Motore
Cuore della neonata 500 della Casa di Tokyo (in comune alle altre due versioni F e R che ne condividono anche la base ciclistica) è l’unità bicilindrica in linea frontemarcia bialbero ad 8 valvole da 471 cc, raffreddata a liquido, e caratterizzata da misure di alesaggio e corsa di 67 x 66,8 mm. Dotato di un rapporto di compressione di 10,7:1, eroga 48 cv di potenza a 8.500 giri e 43 Nm di coppia a 7.000 giri, ed è incastonato all’interno di un telaio tubolare in acciaio con disegno a diamante.
Ciclistica
La Honda CB500X ha un’altezza da terra della sella di 810 mm e un peso a secco di 178,4 kg, che divengono 195 con il pieno di benzina. A copiare le imperfezioni del manto stradale, bene e in maniera progressiva, sono invece la forcella con steli da 41 mm, non regolabile e il forcellone in acciaio scatolato dotato di monoammortizzatore Pro-Link regolabile in precarico su 9 posizioni. Le ruote hanno disegno a 12 razze e sono realizzate in alluminio pressofuso con diametro da 17” per entrambe, oltre che gommati 120/70 all’anteriore e 160/60 al posteriore, mentre i freni (un solo disco davanti da 320 mm con pinza a due pistoncini) si caratterizzano per un disegno a margherita e sono dotati di ABS di serie.
Equipaggiamento
Completamente digitale il quadro strumenti è minimalistico ma ben leggibile. Lo sfondo è di colore arancione, e la fascia alta del contagiri presenta una banda rossa volta ad evidenziare l’approssimarsi dell’ago virtuale verso la sua corsa al limitatore. Il display mantiene informati su tutti i parametri fondamentali, oltre a visualizzare anche il consumo di carburante. Manca invece l’indicatore de rapporto inserito. Essendo ovviamente una moto particolarmente vocata al turismo, la Honda CB500X presenta una lunga lista di accessori a cui attingere per soddisfare appieno le esigenze dei chilometristi. Tra questi figurano un parabrezza rialzato - molto utile se si necessita di effettuare dei lunghi trasferimenti autostradali - un set di valigie laterali ed un portapacchi posteriore su cui collocare un bauletto. A quanto elencato si aggiungono i paramani, le protezioni per il radiatore, le luci fendinebbia, le manopole riscaldate, il kit di deflettori laterali e un’appendice aerodinamica anteriore, oltre al coprisella monoposto e al sottocodone in tinta.
Design
Caratterizzata da linee fluide ed affusolate, senza spigoli vivi tipici di molti modelli attuali, la Honda CB500X mutua dalla Crosstourer gran parte del suo linguaggio stilistico e presenta una sezione in cui la sella si raccorda al serbatoio molto compatta e rastremata. Complessivamente ben rifinita, permette comunque di cogliere alcuni particolari migliorabili negli accoppiamenti, come ad esempio il tappo del serbatoio amovibile che va a creare una poco graziosa cavità nei confronti delle plastiche che lo circondano, oppure altri un pochettino semplicistici come le leve di freno e frizione che non presentano regolazioni.
Su strada
Una volta alla guida notiamo da subito una triangolazione comoda ed accogliente, con una sella ampia ed un manubrio alto e largo, oltre che dotato di tutti i comandi necessari a portata di dita, eccezione fatta per i due pulsanti posti sulla strumentazione. Niente di meglio per dominare la strada, solo le manopole risultano quel tantino di troppo distanziate tra loro quando la velocità aumenta, e oltre i 120 km/h emergono i limiti della protezione aerodinamica rastremata, che permette sì una buona visibilità ma che rende sensibili i vortici e che contribuisce a generare un pochino di effetto vela una volta passata questa soglia. Inserita la prima delle sei marce, di un cambio che funziona con rigore e precisione, ci avviamo a percorrere le bellissime strade guidate dell’entroterra catalano: curve e controcurve immerse in uno stupendo scenario caratterizzato dai più variegati e caldi colori che la natura spagnola è in grado di offrire e che sembrano quasi disegnati appositamente per permettere alle motociclette di percorrerli.
Il manto asfaltato che corre tra una pendenza e l’altra lungo un toboga fatto di salite e scollinamenti è infatti la condizione migliore per godersi la piccola crossover di Casa Honda. La CB500X è una moto pensata per dare il meglio di sé proprio nella situazione appena descritta. Il bello di questa moto sta appunto nel ricercare la guida bella e pulita, nel raccordare perfettamente tra loro in rapida successione le curve, pennellando la tela del manto stradale con la linea tracciata dalla matita della ruota anteriore e gestita dalla mano che controlla la manetta del gas. Il motore non imbarazza, e non deve farlo. E’ una Honda, e come tutte le moto del costruttore nipponico ti fa sentire a casa dopo aver percorso cinque metri in sella. Facile da usare e in grado di soddisfare i palati più disparati: dall’utente navigato che desidera acquistare una moto divertente e poco impegnativa al neofita che necessita di qualcosa con cui imparare e che ha lo sguardo già rivolto verso il turismo. L’erogazione è sempre lineare, senza però mai disdegnare una buona propensione all’allungo.
Non ha picchi di potenza particolarmente avvertibili nel corso dell’escursione dalla fascia bassa a quella alta del contagiri e concorre con la ciclistica ad infondere quella sensazione di confidenza e bilanciamento che poche moto sanno trasmettere ai neofiti e non solo. Il bicilindrico 500 risponde dolcemente ai richiami del gas e risulta inoltre essere pronto e pieno sin dai bassi regimi. Scontato per un bicilindrico? Forse, ma se questo è vero lo è altrettanto il fatto di non essere così scontata la pressoché totale assenza di vibrazioni, così come non è scontata anche l’omogeneità della sostanza, dicasi coppia e potenza, percepita. Certo, l’architettura dell’unità nipponica è in linea e non a V, eppure l'erogazione è insieme regolare e di carattere, una fatto non così frequente in questa classe di cilindrata. Quasi da motore ancora poiù frazionato. Tanto equilibrio motoristico è corrisposto da un'altrettanto calibrata ciclistica. Il retrotreno si dimostra ben tarato e l’avantreno infonde sicurezza. L’unica pecca è costituita dall’assenza di un secondo disco del freno; non che l’impianto che equipaggia la CB500X pecchi di efficacia, dimostra anzi un’elevata modulabilità ed un’accettabile potenza mentre l’ABS non è invasivo nell’intervento, ma un pochettino di mordente in più non avrebbe affatto stonato in certe situazioni, ad esempio a pieno carico.
Pregi
Facilità di guida | ABS di serie | Erogazione | Estetica
Difetti
Protezione dall'aria | Alcune finiture | Monodisco anteriore
io ce l'ho
comunque bisogna cancellare lo scorpione sul bordo, allora si che ti diverti.