Rolfo e la Kawasaki ZX-10R si son ben comportati a Phillip Island
Fucina di talenti
In un mondiale Superbike sempre più difficile e competitivo la vita dei team privati non è certo delle più semplici. Ne sa qualcosa il team della famiglia Pedercini che a Phillip Island ha iniziato la sua quattordicesima stagione nel mondiale delle derivate dalla serie. Quattordici campionati portati a termine senza mai saltare una gara e puntando spesso su piloti giovani ed al debutto nella classe maggiore. Contando anche gli ultimi due, Aitchison e Staring , in quattordici anni sono stati ben diciotto i piloti ai quali il team di Volta Mantovana ha dato la possibilità di gareggiare nel mondiale Superbike, la maggior parte dei quali italiani.
Si tratta di Marco Borciani, Mauro Sanchini, Serafino Foti, Nello Russo, Gianluca Nannelli, Alessio Velini, Max Neukircken, Ivan Clementi, Dean Ellison, Alessio Corradi, Roger Lee Hayden, Lucio Pedercini, David Salom, Luca Scassa, Ayrton Badovini, Kurtis Roberts oltre appunto a Marc Aitchison e Bryan Staring. Sarebbero addirittura venti se si contasse anche Matteo Baiocco che però l’anno precedente aveva già corso sole poche gare con il team PSG1 prima e con il team Guandalini successivamente, mentre con il team Pedercini ha avuto modo di correre l’intero campionato.
Un buon inizio di stagione
Tanti debuttanti, tanti giovani lanciati con coraggio nel mondiale Superbike. Non è invece certamente un
debuttante Roberto Rolfo (ascolta la sua intervista, raccolta subito dopo l’arrivo della seconda manche di Phillip Island) che torna nel mondiale Infront Motorsports dopo un'importante esperienza nella Moto2, dove ha raccolto una vittoria ed un podio, rispettivamente a Sepang e al Sachsenring. Il team Pedercini ha ricevuto le nuove Ninja ZX-10R dalla Kawasaki solo poche settimane prima di doverle spedire in Australia e quindi lo sviluppo delle moto del team italiano è ancora molto indietro rispetto a quelle del team ufficiale. In gara però tutta questa differenza non si è vista se consideriamo che il solo Sykes (ottavo e nono) ha saputo fare meglio di Rolfo (undicesimo e dodicesimo), mentre Lascorz è stato costretto al ritiro in entrambe le gare, per problemi tecnici nella prima e per caduta nella seconda.
Un ottimo risultato per Roberto, un inizio promettente che ha dato morale a tutta la squadra italiana, smaniosa di dimostrare come i risultati dello scorso anno fossero dovuti solo ad una moto ormai obsoleta. Le doti di collaudatore di Rolfo sono ben note a tutti e potrebbero permettere al team Pedercini di arrivare in poco tempo a poter sfruttare tutto il potenziale della nuova moto della casa di Akashi.
Bene anche la prima gara dei debuttanti
Non sono andati male nemmeno i due debuttanti Staring e Aitchison. Il campione australiano Superbike 2010 è andato a punti in gara uno mentre nella seconda è giunto diciassettesimo. Per Bryan le due gare di casa sono state solo un premio ed un allenamento in previsione dell’inizio della Superstock 1000 FIM Cup. In questo campionato Staring farà parte di un terzetto terribile composto anche da Marco Bussolotti e Leandro Denis Mercado. Una squadra di giovani talentuosi, proprio come piace a Donato Pedercini, abituato da sempre a domare i cavalli di razza.
Tutta in salita la strada per Marc Aitchison a Phillip Island. Moto nuova, squadra nuova ed un nuovo campionato. L’australiano si deve adattare alla potenza della Superbike dopo anni trascorsi prima in Superstock e poi in Supersport. Però Marc è ben deciso a sfruttare questa grande occasione e a terminare il suo apprendistato nel più breve tempo possibile.
e' gia..
speriamo...
Speriamo che dia qualche soddisfazione a noi "kawasakisti dentro e fuori" ;-)))