botta e risposta
Come faccio le pagelle. Partiamo dal record di Biaggi...
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Vi spiego come do i voti (compreso il 9,5 a Max) e vi dico la mia sui regolamenti. Rispondo anche a tanti di voi. E' bello avere opinioni diverse, ma non "sbraniamoci" in nome dello sport... | C. Baldi
41 commenti
Un commento ai vostri commenti
Volevo innanzitutto ringraziarvi per aver letto le mie pagelle e per i vostri numerosi commenti. Ci tengo a farvi sapere che li leggo sempre volentieri e molte volte mi danno lo spunto per nuovi articoli ed argomenti di discussione. Li leggo perché nella stragrande maggioranza dei casi sono espressi in modo civile e corretto e questo è motivo di orgoglio non solo per noi di Moto.it, ma anche per tutta la grande famiglia dei motociclisti e degli appassionati di corse.
Accetto tutte le critiche e ne faccio tesoro e, così come fate voi con i miei scritti, con alcuni di voi sono in accordo e con altri no, ma come ha scritto il maestro Nico Cereghini “parliamone tra noi senza sbranarci”.
Il motociclismo è uno sport eccezionale proprio perché diverso da tutti gli altri.
Nel motociclismo si deve tifare solo a favore e mai contro. Nel nostro sport i piloti rischiano la vita e ci regalano uno spettacolo che non è solo velocità e rischio, ma è soprattutto passione. Se non fossero mossi dalla stessa passione e dall’amore per la moto che abbiamo anche noi, non correrebbero con tre fratture in corpo come sta facendo Guintoli e non proverebbero a guidare a più di 300 km/h a Monza con un polso fratturato come ha fatto Toseland, che ho visto piangere per il dolore e perché non poteva fare la cosa che più gli piace al mondo: correre in moto.
Come mi disse Crutchlow lo scorso anno durante un intervista :”se non mi pagassero per correre, lavorerei durante la settimana per pagarmi le corse”.
Ed è quello che fanno in molti, sopratutto nelle categorie cosiddette minori. Anche per questo non sono mai d’accordo con chi offende i piloti o con chi li fischia in autodromo.
Come do i voti ai piloti della Superbike
Ma torniamo a noi ed alle pagelle. Ognuno ha un proprio criterio nel giudicare le corse ed i piloti. Il mio è quello di considerare i risultati della Superpole e delle due gare. La Superpole è una gara. Una gara contro il tempo che alla fine ha un podio ed una premiazione. La considero quindi importante così come lo sono le gare della domenica. Nel dare i miei giudizi considero soprattutto i risultati che un pilota ha conseguito. Partendo dal presupposto che la pista è uguale per tutti, chi arriva primo ha sempre ragione e non lo fa mai per caso. Chi si aggiudica la Superpole ed entrambe le gare merita 10 e lode. Da qui poi si scende, con i voti in base ai risultati ed ovviamente ai meriti.
Detto questo vorrei spiegare il mio 9,5 a Biaggi. Max sabato è entrato nella storia. Aveva già vinto la Superpole, ma è entrato in pista per abbattere il suo precedente record e non solo ci è riuscito, ma ha anche battuto il record della più elevata media sul giro con 204,405 (che in precedenza apparteneva a Edwards con 203,780. Una prestazione da … 11!
Nella prima manche ha commesso degli errori è vero, ma è arrivato secondo, mentre nella seconda è stato punito dal regolamento, ma di fatto prima di quel piccolo errore di guida aveva staccato il secondo di quasi sei secondi che a Monza vogliono dire tutto il rettilineo dei box.
Per me Biaggi nel weekend di Monza si è meritato 9,5. Con questo non voglio dire che io abbia ragione e voi torto. Io la penso così e voi la pensate diversamente. Nessun problema.
Anzi, il bello di Internet è proprio questo, poter scambiare le proprie opinioni, con una sola regola: educazione e rispetto reciproco.
Visto che parliamo di Biaggi chiariamo una volta per tutte cosa è successo a Monza. Al briefing di giovedi Biaggi non ha potuto partecipare e in vece sua ci è andato Guidotti, Direttore tecnico del team Aprilia, che quindi si presume abbia poi informato Max.
In gara due, all’ingresso della prima variante, Biaggi arriva lungo, taglia la variante stessa e si dimentica di passare nello spazio appositamente creato e dove i piloti devono transitare in caso di taglio della variante.
Questi i fatti. E’ chiaro che le pena è spropositata rispetto all’errore, ma non dimentichiamo che:
1) le regole sono state fatte per tutti
2) le disposizioni della Direzione di Gara, se ritenute sbagliate, vanno discusse prima che vengano applicate e non dopo.
A Phillip Island e successivamente a Donington si era parlato di una associazione dei piloti che poi invece è caduta nel nulla (almeno sino ad ora). Se ci fosse stata un'associazione dei piloti della SBK, avrebbe potuto dire la sua facendo notare che chi arriva lungo a una staccata non sempre può ricordarsi di passare in mezzo a due linee bianche.
E se un pilota fosse arrivato lungo a causa di un problema meccanico? Con la moto scomposta e difficilmente governabile? Un regolamento sbagliato e una pena ancora più sbagliata che poteva però colpire chiunque, Biaggi come Melandri, come Checa.
Per quanto riguarda Haga invece, il giapponese è stato punito con un ride through in gara uno perché per tre volte, pur transitando negli appositi spazi, ha tagliato la stessa chicane.
Siamo evidentemente ai limiti dell’assurdo. Regole degne di una gara alla PlayStation e non con moto da 200 e passa cavalli. Però ripeto : si devono discutere prima e non dopo.
Comunque va anche detto che queste cose succedono solo a Monza. Su questo circuito nel 1980 io ho visto le mie prime gare di moto. L’atmosfera di Monza è per me magica. Mi arrampicavo sulla sopraelevata che c’era vicino all’uscita dei box per vedere i piloti da vicino, amo questa pista che però è diventata anacronistica.
Non è più una pista dove si possa correre in moto. Rettilinei lunghissimi interrotti da chicane dove si passa da 320 a 80 km/h. Da sempre a Monza le gare vengono decise più dalla Direzione di Gara che non in pista. Sarebbe il caso di costruire un altro circuito nel Nord Italia che potesse sostituire Monza, ma temo che ci vorranno ancora molti anni prima che ciò possa accadere.
E ora parliamo di Scassa per il quale il discorso è sempre lo stesso. La regola che esiste da anni e che ha sempre creato discussioni e malumori dice che un pilota non può, in pratica, nemmeno avvicinarsi a quei circuiti dove si disputano le gare dei mondiale SBK a meno che non si tratti della pista che la sua squadra ha scelto come track test. Regola sbagliata? Da modificare? Forse, ma non solo quando tocca da vicino uno dei nostri piloti.
Anche qui la regola è uguale per tutti e viene applicata per tutti allo stesso modo da anni. Ho assegnato un 5 a Scassa perché da un pilota come Luca e anche dal suo team ci si aspetta che conoscano bene le regole. Un tiratina di orecchie affettuosa, ma con la concreta paura che il pilota di Arezzo possa lasciarsi sfuggire un occasione d’oro per vincere un titolo mondiale che potrebbe davvero aprirgli grandi opportunità.
E per finire voglio rispondere a qualcuno dei vostri commenti.
Le risposte ai lettori di Moto.it
N.9 – Carlo 6301 : sono d’accordo con te e puoi leggere sopra cosa ne penso del regolamento e della pista di Monza.N.16 - Simone 302570: non voglio entrare in discorsi legati alla politica, ma sul resto sono completamente d’accordo con te.
N.17 - Altritempi: teoria possibile ed attenta analisi.
N.25 – Andrea Torricelli: ero a Monza Andrea, ho i testimoni. Le gare della SBK le vedo tutte dal 2008 e vado in tutti gli autodromi dove si corrono e guarda che anche io ho dato 8,5 a Melandri, quindi non siamo in completo disaccordo.
N.29 - Gaetano 9167: “la SBK è molto altro” uno slogan perfetto.
N.33 - Mswans: Non sono d’accordo sui tuoi voti e soprattutto con il 9,5 dato alla ragazza di Melandri. Manuela merita 10 e lode perché è anche una ragazza intelligente.
N.40 – Maxpro: attento a non confondere i tifosi di Biaggi con Biaggi.
N.51 – Linusdromico01: mi permetto di fare una piccola correzione. Biaggi ha corso nel team Sterilgarda di Borciani e non con Pedercini.
N.52 – Valentino Masini: sono d’accordo, il nostro mondo è (o dovrebbe) essere agli antipodi rispetto a quello del calcio. La7 va ringraziata perché senza questa televisione non potremmo vedere dal vivo (salvo rari casi) tute le gare della Superbike. Certo tutto è migliorabile, ma intanto godiamoci le gare in tv e senza pagare nulla.
N.57 – Leo250: l’ho scritto qui sopra. I regolamenti si discutono prima e non dopo.
N.62 – Max 6707 – Non voglio certo difendere Checa – che non ne ha bisogno – ma non puoi paragonare la SBK alla Stock (dove Giugliano è stato davvero bravissimo)
N.64 – Diego.pagia: no Diego non sono d’accordo. Hanno punito Biaggi perché ha sbagliato e non perché si chiama Biaggi. Non vediamo il marcio dappertutto.
N.67 – Simone 117051: hai ragione purtroppo i tifosi “calcistici” sono scorretti da qualunque parte facciano il loro tifo. Non tifano per sostenere il loro pilota preferito, ma denigrano gli avversari. Il motociclismo è un'altra cosa.
N.75 – Piega 996: sinceramente non ho mai visto Biaggi e Camier in coppia ostacolare qualcun altro. Non alimentiamo inutili e sterili polemiche.
E’ sempre difficile spiegarsi bene per iscritto e sinceramente mi sarebbe piaciuto di più farlo a voce e parlare con voi di corse e di moto. Chissà magari un giorno organizziamo un bell’incontro (magari ad una gara del CIV, dove c’è meno confusione) e davanti a una birra chiacchieriamo e confrontiamo le nostre idee.
Che ne dite?
...l'aprilia vince.....
mah non ci si può meravigliare se questi commenti così fragili e incompetenti sono stati fatti anche in motogp nel 2007 quando Stoner stracciò il nr.46...........
il rossi-camento è un virus ormai diffuso....l'antidoto??? il tempo...le figuracce fanno passare tutto...
hahahah
beato chi si prende sul serio...
No!
Volevo solo sciogliere un po il clima che si era creato. Lamps