Melandri vince Gara 2 a Mosca e conquista la testa del Mondiale
Sorpasso. Con la vittoria di oggi pomeriggio a Mosca, Melandri prende la testa della classifica, staccando di 18,5 punti Max Biaggi, autore di un errore grave quanto imperdonabile per un pilota della sua classe. Il patatrac è avvenuto al termine del decimo giro, in fondo al lungo rettilineo che immette davanti ai box. Il Corsaro in staccata, si è in un primo momento leggermente toccato con Rea allargando la sua traiettoria. A quel punto è arrivato lungo ed ha centrato l’incolpevole Haslam, che stava impostando la curva. Per fortuna nessuno si è fatto male, ma la gara dei due piloti è finita lì e Biaggi fa segnare un altro zero in classifica, dopo quello di Silverstone nel round precedente.
Melandri è in un momento magico e, come ha affermato nel dopo gara (ascolta l'intervista), non si vuole accontentare, ma punta sempre alla vittoria. Se nella prima manche Marco si era lasciato sfuggire Sykes, nella seconda lo ha braccato sin dall’inizio, recuperando terreno sull’inglese, partito come sempre come un missile, per poi superarlo nel corso del quattordicesimo giro. A quel punto la prima posizione non è stata più in discussione. Dai box gli avevano segnalato la caduta di Biaggi ed il pilota della BMW non si è lasciato sfuggire l’occasione del sorpasso in classifica.
Sykes ha cercato di rendergli la vita difficile, ma si è dovuto accontentare del secondo posto. Davies si è trovato il terzo gradino del podio su un piatto d’argento, quando Laverty è caduto proprio davanti a Rea ed ha nel contempo costretto Checa ad una lunga escursione nella via di fuga. Checa si rifà in parte della delusione di gara uno, ma il suo quarto posto non lo soddisfa certamente, soprattutto dopo i successi in prova che gli avevano fatto presagire una domenica completamente diversa.
Camier vede ripagata la sua costanza dal quinto posto e precede Giugliano e Rea. Nel dopo gara Davide ci è apparso deluso, ma non rassegnato. La sua Ducati in rettilineo perdeva moltissimo rispetto alle quattro cilindri e nel tentativo di recuperare nel tratto misto il pilota del team Althea consumava le gomme, tanto che nel finale ha dovuto rallentare vistosamente per evitare di cadere, così come era successo in gara uno. La caduta di Laverty ha impedito a Rea di salire sul podio e Johnny non ha potuto far altro che risalire sulla moto danneggiata e senza una pedana, per tagliare comunque il traguardo in settima posizione.
Badovini è ottavo davanti all’incostante Baz e al bravissimo Zanetti, che torna dalla Russia con 14 punti, miglior bottino della sua stagione. Sono arrivati al traguardo solo quattordici piloti e quindi sono andati tutti a punti compresi gli ultimi quattro della classifica, Guintoli, Hopkins, Salom e Lundh. Oltre ai già citati Laverty, Haslam e Biaggi, sono caduti anche Fabrizio, McFadden e Aoyama, tutti nel corso del primo giro, mentre Canepa si è fermato subito a causa di un problema tecnico alla sua Ducati.
CLASSIFICA
1. Marco Melandri (BMW Motorrad Motorsport) BMW S1000 RR 40'14.677
2. Tom Sykes (Kawasaki Racing Team) Kawasaki ZX-10R 40'15.653
3. Chaz Davies (ParkinGO MTC Racing) Aprilia RSV4 Factory 40'18.890
4. Carlos Checa (Althea Racing) Ducati 1098R 40'20.631
5. Leon Camier (FIXI Crescent Suzuki) Suzuki GSX-R1000 40'28.245
6. Davide Giugliano (Althea Racing) Ducati 1098R 40'29.850
7. Jonathan Rea (Honda World Superbike Team) Honda CBR1000RR 40'37.802
8. Ayrton Badovini (BMW Motorrad Italia GoldBet) BMW S1000 RR 40'38.373
9. Loris Baz (Kawasaki Racing Team) Kawasaki ZX-10R 40'38.561
10. Lorenzo Zanetti (PATA Racing Team) Ducati 1098R 40'38.773
11. Sylvain Guintoli (PATA Racing Team) Ducati 1098R 40'39.558
12. John Hopkins (FIXI Crescent Suzuki) Suzuki GSX-R1000 40'54.320
13. David Salom (Team Pedercini) Kawasaki ZX-10R 41'16.126
14. Alexander Lundh (Team Pedercini) Kawasaki ZX-10R 41'51.273
RT. Eugene Laverty (Aprilia Racing Team) Aprilia RSV4 Factory 38'39.475
RT. Leon Haslam (BMW Motorrad Motorsport) BMW S1000 RR 14'32.025
RT. Max Biaggi (Aprilia Racing Team) Aprilia RSV4 Factory 14'32.916
RT. Niccolò Canepa (Red Devils Roma) Ducati 1098R 1'47.409
RT. Michel Fabrizio (BMW Motorrad Italia GoldBet) BMW S1000 RR
RT. David McFadden (Team Pedercini) Kawasaki ZX-10R
RT. Hiroshi Aoyama (Honda World Superbike Team) Honda CBR1000RR
Ritiro
E pensare agli sfottò di inizio stagione...
Ovviamente son sempre i soliti espertoidi...
Melandri ha si un bel manico, stranamente non ha fatto errori di staccata in queste 2 gare, menomale, ma ha anche un team che vanta tecnici ex Yamaha, il che non è poco soprattutto in fase di gestione elettronica.
Rea devo dire che è stato anche sfortunato ma forse gli ritornano le "giocate sporche e fesserie" fatte in precedenza.
Invece la vittima delle vittime è sempre Haslam!!
...un po' Rea, un po' Melandri un po' Biaggi, che sfiga, sempre Leon ci va a rimettere!
Il talento di Melandri combacia anche con le gare buttate di Biaggi.
E' incredibile, la sua moto ha il motore più potente di quelli utilizzati dalle ART e lui sta buttando via il mondiale.
E' strano per un pilota del suo calibro e col suo bagaglio d'esprienza, sempre se si sia preoccupato di mettere l'esprienza dentro ad un bagaglio, perchè a quanto pare...