SBK. Presentato a Praga il team Liberty Ducati
Nella fredda e innevata Praga si è svolta giovedì sera all’Hard Rock Cafè la presentazione del team Liberty, una squadra che il prossimo anno farà il proprio debutto nel campionato mondiale Superbike. Il team ha la propria sede in Repubblica Ceca in quanto le aziende che sostengono il progetto sono tutte ceche. Però, fatta eccezione per i due piloti, tutto il team è composto da italiani. Dai meccanici al direttore tecnico Natale Egi fino al General Manager, Mario Bertuccio.
Proprio a lui abbiamo fatto qualche domanda per comprendere meglio come sia nato il team Liberty, su quali basi e con quali obiettivi.
Mario Bertuccio, General Manager team Liberty
Bertuccio lei è italiano ma vive ormai da anni in Repubblica Ceca
Sì sono di origini italiane, ma qui mi trovo talmente bene che mi sembra di esserci nato. Sono l’amministratore della ditta Effenbert che produce birra e anche di alcune altre aziende del gruppo Liberty che supporteranno la nostra squadra, come ad esempio i supermercati Grazie. Il nostro gruppo rappresenta la punta avanzata dell’imprenditoria italiana nei paesi dell’Est.
Come è nato il team Liberty?
Siamo presenti ormai da alcuni anni nel mondiale Superbike con il marchio Effenbert e nel 2010 siamo stati tra gli sponsor del team Borciani soprattutto perché era la squadra di Jakub Smrz. Kuba oltre ad essere un amico, rappresenta per le nostre aziende un ottimo testimonial per il mercato della Repubblica Ceca. Al termine della stagione abbiamo considerato l’ipotesi di una presenza diretta nel mondiale Superbike. Un investimento pubblicitario che di certo porterà dei benefici e grande visibilità per i nostri marchi e per i nostri prodotti. Anche grazie all’aiuto e ai consigli di una persona esperta del settore come Natale Egi (ex direttore tecnico del team Pata Aprilia Borciani) abbiamo gettato le basi del nostro progetto, che prevede la partecipazione nel mondiale Superbike nel 2011 e nel 2012.
E avete scelto Ducati.
Abbiamo trovato un buon accordo con la casa di Borgo Panigale che ci ha concesso le moto utilizzate quest’anno da Haga e Fabrizio. Oltre alle moto, abbiamo acquistato molti ricambi e ben diciassette motori. Vogliamo presentarci al via del campionato nel miglior modo possibile, per combattere ad armi pari con le squadre ufficiali. I nostri rapporti con Ducati sono ottimi e destinati a durare nel tempo. Questo sarà un anno importante per noi che ci servirà anche per essere ancora più competitivi nel 2012, quando potremo utilizzare la nuova 1200. Una moto sulla quale in Ducati stanno lavorando e che sta già facendo sognare i team Ducati della Superbike.
Oltre a Smrz schiererete anche Guintoli.
Kuba è una parte importante del nostro progetto, ma presentarci con un solo pilota non ci sembrava in sintonia con le nostre ambizioni. Non appena abbiamo saputo della possibilità di ingaggiare Sylvain non ci siamo fatti sfuggire l’occasione. Riteniamo che Guintoli e Kuba formino una squadra molto competitiva.
Sylvain Guintoli
Sylvain per te una nuova avventura in Superbike con una nuova squadra ed una moto completamente nuova, in quanto non hai mai corso con una Ducati.
Ho corso con una Ducati, ma è successo qualche anno fa in MotoGP, mentre qui dovrò guidare un bicilindrico. Sono sicuro di avere abbastanza esperienza per potermi adattare in fretta alla mia Ducati Superbike e soprattutto so di poter contare su di un'ottima squadra. Mi piace come è stato organizzato il team. Per me sarà una nuova e grande opportunità ed è una sfida che mi affascina. Anche se la Ducati ha deciso di non schierare più un proprio team ufficiale, io penso che la 1198 sia ancora una delle moto da battere.
Facciamo un passo indietro. Fai un bilancio della tua prima stagione in Superbike.
Il team Alstare aveva lavorato molto durante lo scorso inverno e la stagione è iniziata al meglio per me che sono andato subito forte sia Phillip Island che a Valencia, due dei pochi circuiti in calendario che io già conoscevo. La moto era stata sviluppata molto per quanto riguardava il motore e questo ci aiutò tanto nella prima parte della stagione. Nelle gare successive però arrivarono circuiti sconosciuti per me e non vi furono più grandi evoluzioni per le nostre Suzuki. Molte altre squadre hanno potuto contare sull’apporto delle case costruttrici, mentre noi dovevamo lavorare da soli. Il team Alstare è eccezionale. Una famiglia. Grazie alla nostra squadra siamo stati competitivi sino alla fine e Leon ha potuto lottare per il titolo. A metà stagione ho avuto un calo di risultati. Non ero in crisi, ma sai bene com’è fatta la Superbike. Nell’ultima gara di Magny Cours ad esempio ci tenevo tantissimo a far bene davanti al mio pubblico, ma nelle prove del venerdì pur essendo ad un solo secondo dalla pole ero quattordicesimo. Per fortuna il sabato mi migliorai di un secondo e entrai in Superpole con il primo tempo. La Superbike è così. Tremendamente difficile. Tutto sommato però il mio bilancio è positivo se consideriamo che ero al debutto e che pur non conoscendo molti tracciati ho chiuso al settimo posto.
Cosa ti aspetti dalla prossima stagione?
Io sono in una squadra composta da tecnici italiani e guiderò una moto italiana. Se non sbaglio fu un condottiero italiano, Giulio Cesare a dire “Veni, vidi, vici”. Io l’anno scorso sono arrivato nel mondiale Superbike e ho imparato a conoscerlo. Ora non mi resta che vincere. A parte gli scherzi mi aspetto un campionato come al solito molto difficile. I piloti e le moto competitive saranno davvero tante. Penso ad Aprilia, Yamaha e BMW, ma non escludo certo le Ducati. Lo scorso anno ho corso assieme ai loro piloti e mi è sembrato che la 1198 non avesse una grande velocità di punta. In compenso disponeva di una maneggevolezza invidiabile. Il prossimo anno voglio salire spesso sul podio e voglio competere sempre per le prime posizioni. La squadra è forte ed io potrò inoltre contare sullo stesso tecnico dell’elettronica con cui ho lavorato quest’anno e con il quale mi trovo davvero bene. Rispetto allo scorso campionato ora conosco bene tutti i circuiti e questo farà una grande differenza per me. E poi il mio compagno di squadra conosce bene la Ducati e ci aiuterà a lavorare al meglio.
Jakub Smrz
Jakub una squadra nuova, ma una moto che conosci già.
Sì, ci ho corso per due anni e mezzo e la conosco bene, però queste moto sono molto più evolute rispetto a quelle con le quali ho corso in passato. Potrò ad esempio utilizzare il ride by wire che non ho mai provato su di una Ducati, ma solo sulla mia Aprilia 2010. Sono molto contento della mia nuova squadra che è composta da molti tecnici con i quali ho già lavorato in passato e con i quali mi sono trovato bene. E’ sempre difficile parlare del futuro, ma penso che qui ci siano tutte le premesse per fare un buona stagione.
Parlando dello scorso anno, penso che per te non sia stata una stagione facile.
Sì, è stata un’annata difficile ma tutto sommato positiva. Ad inizio stagione nonostante i problemi tecnici sono riuscito a girare sempre più forte dell’anno precedente. Poi i problemi meccanici aumentarono, tanto che la squadra decise di cambiare moto a cinque gare dal termine del campionato. Gli inizi con l’Aprilia non sono stati semplici, complicati anche da qualche caduta. Però nel finale sono riuscito a capire bene la moto e a lavorare al meglio con il mio team. Ho conquistato per tre volte la prima fila e sono stato spesso nelle prime posizioni. Però è stato un campionato difficile, specialmente all’inizio, quando per ben sei volte non sono riuscito a terminare la gara per problemi alla moto.
Sei l’unico pilota che può fare un paragone tra Ducati ed Aprilia.
Sì, ma non è che una sia migliore dell’altra e poi io l’Aprilia l’ho guidata per poche gare mentre la Ducati la conoscevo molto bene. Personalmente io preferisco la rossa di Borgo Panigale e questo mi fa ben sperare per il prossimo anno. Anche se la Ducati probabilmente non avrà lo stesso sviluppo di altre moto, penso che la 1198 sia ancora una delle moto vincenti in Superbike. Il fatto che non ci sia più la squadra ufficiale potrà comportare che Ducati non sviluppi più una moto che tra un anno verrà sostituita dalla nuova 1200, ma nello stesso tempo i team privati potranno utilizzare il miglior materiale disponibile e per noi potrebbe essere un bel vantaggio.
Quali sono le tue ambizioni per il prossimo anno?
Anche per scaramanzia preferisco non stabilire degli obiettivi per il 2011, se non quelli di essere sempre con i primi e di lottare per il podio in tutte le gare. In questo caso poi non sono ancora salito sulla mia nuova moto e quindi non mi posso sbilanciare più di tanto. Correrò per una squadra del mio paese e questo mi basta per essere sicuro di dare sempre il massimo ogni volta che scenderò in pista. Per quanto riguarda le mie ambizioni ci rivediamo dopo le prime due gare della stagione.
Come in tutte le presentazioni anche qui a Praga si respira un aria di fiducia e di ottimismo. Luci stroboscopiche, musica a palla e tante belle ragazze che ballano sul palco. Un clima effervescente, ben rappresentato dalle bollicine e dalla schiuma di birra che Alex Design ha disegnato sulle carene delle due Ducati di Smrz e Guintoli. Come dicevamo la squadra è composta da tecnici italiani che si conoscono bene e che hanno già lavorato insieme. I due piloti sono ancora giovani ma già esperti e desiderosi di ottenere quei risultati che sino ad ora, per vari motivi, non sono riusciti a conquistare. Visto che la copertura economica non manca, ora non resta che mettersi al lavoro per essere pronti per il mondiale. Il team Liberty effettuerà alcuni giorni di test a Guadix in Spagna verso la metà di Gennaio, per poi trasferirsi a Portimao per i test ufficiali. Un'altra sessione di test ad Aragon e poi le moto partiranno per l’Australia. Due giorni prove a Phillip Island e poi sulla bellissima pista australiana si accenderanno i semafori per l’inizio della stagione 2011.
Benvenuto Liberty!