gp di Phillip Island

SBK. Checa s'impone a Phillip Island

- Checa domina entrambe le gare in Australia. Bellissimo confronto tra Biaggi e Melandri che chiudono nell’ordine. Vittoria di Luca Scassa nella Supersport | C. Baldi, Phillip Island
SBK. Checa s'impone a Phillip Island

 

A Phillip Island Checa (ascolta la sua intervista) ha portato a temine il suo weekend perfetto. Lo spagnolo ha vinto tutto quello che si poteva vincere qui in Australia, risultando primo in tutte le classifiche stilate sia nelle prove di inizio settimana che nel weekend di gara. Nella seconda manche il suo avversario iniziale è stato Haslam, che era partito molto bene e nel corso dei primi tre giri ha cercato di resistere all’attacco del pilota spagnolo che però nel corso della terza tornata lo ha superato e successivamente distanziato. La gara è vissuta in seguito solo sugli scontri che si sono accesi alle spalle del pilota del team Althea.

Bellissimo quello tra Melandri e Biaggi che è iniziato al nono giro per concludersi solamente sotto la bandiera a scacchi. Biaggi ha faticato molto, ma alla fine ha avuto la meglio sul pilota della Yamaha che da parte sua, come sappiamo, non è ancora in condizioni fisiche ottimali. Un bel duello che probabilmente si ripeterà più volte nel corso del campionato e che ha sancito l’ingresso di Melandri (ascolta la sua intervista) tra i top riders di questa combattuta categoria.

Rea merita un plauso per un quarto posto insperato, se si pensa che, dopo le rovinose cadute delle prove, si temeva che Johnny non potesse nemmeno prendere il via in gara. Quinto posto per Haslam che però avendo montato una gomma più morbida rispetto a gara uno nel finale ne ha pagato l’usura. Così come Rea, stupisce il sesto posto di Camier che è stato in forse sino a pochi giorni dalla gara a causa di una fastidiosa febbre. Si rivede nelle posizioni che contano Noriyuki Haga che nel finale della gara era risalito sino al quarto posto dimostrando di trovarsi finalmente a suo agio sulla sua Aprilia RSV4.

Ottavo posto per un generoso Fabrizio che però ha fatto peggio rispetto a gara uno dove era giunto sesto. Sykes è stato ancora una volta il primo pilota Kawasaki, tra i quali, così come nella prima manche, si è messo in luce Roberto Rolfo. Il pilota del team Pedercini si era ritrovato in ultima posizione al termine del primo giro, in quanto era andato largo per evitare Badovini, al quale si era spenta la moto. Roberto si è gettato a testa bassa in una furiosa rimonta che lo ha portato sino alla dodicesima posizione. Xaus ha fatto decisamente meglio rispetto a gara uno terminando decimo, così come Toseland che porta a casa i suoi primi due punti della stagione. E’ andata decisamente male a Laverty autore di un interminabile dritto nei prati, che lo ha relegato nelle ultime posizioni.

Subito fuori dalla zona punti troviamo gli altri due piloti del team Pedercini, Aitchison e la wild card Staring, che precedono Berger. Ultimo posizione per Corser alle prese con una gomma posteriore che girava sul cerchio. Ritirati Badovini e Lascorz, mentre non ha preso il via Guintoli scivolato rovinosamente in gara uno nel curvone che precede il rettilineo dei box. Il francese non ha subito fratture, ma numerosi abrasioni che hanno richiesto numerosi punti di sutura.

Classifica Phillip Island - gara 2:


1. Carlos Checa (Althea Racing) Ducati 1098R 34'15.041
2. Max Biaggi (Aprilia Alitalia Racing Team) Aprilia RSV4 Factory 34'16.229
3. Marco Melandri (Yamaha World Superbike Team) Yamaha YZF R1 34'16.447
4. Jonathan Rea (Castrol Honda) Honda CBR1000RR 34'25.604
5. Leon Haslam (BMW Motorrad Motorsport) BMW S1000 RR 34'25.926
6. Leon Camier (Aprilia Alitalia Racing Team) Aprilia RSV4 Factory 34'31.955
7. Noriyuki Haga (PATA Racing Team Aprilia) Aprilia RSV4 Factory 34'32.599
8. Michel Fabrizio (Team Suzuki Alstare) Suzuki GSX-R1000 34'32.720
9. Tom Sykes (Kawasaki Racing Team Superbike) Kawasaki ZX-10R 34'33.111
10. Ruben Xaus (Castrol Honda) Honda CBR1000RR 34'34.094
11. Jakub Smrz (Team Effenbert-Liberty Racing) Ducati 1098R 34'34.101
12. Roberto Rolfo (Team Pedercini) Kawasaki ZX-10R 34'38.812
13. Joshua Waters (Yoshimura Suzuki Racing Team) Suzuki GSX-R1000 34'38.997
14. James Toseland (BMW Motorrad Italia SBK Team) BMW S1000 RR 34'43.754
15. Eugene Laverty (Yamaha World Superbike Team) Yamaha YZF R1 34'47.714
16. Mark Aitchison (Team Pedercini) Kawasaki ZX-10R 34'48.267
17. Bryan Staring (Team Pedercini) Kawasaki ZX-10R 34'57.639
18. Maxime Berger (Supersonic Racing Team) Ducati 1098R 35'06.860
19. Troy Corser (BMW Motorrad Motorsport) BMW S1000 RR 35'10.779
RT. Joan Lascorz (Kawasaki Racing Team) Kawasaki ZX-10R 22'06.675
RT. Ayrton Badovini (BMW Motorrad Italia SBK Team) BMW S1000 RR 1'32.012



GARA 1

La pioggia delle prime ore del mattino rischiava di mischiare le carte in tavola e di rivoluzionare i valori espressi dalle prove. Prima della prima manche però la pista australiana si è asciugata e sull'asfalto asciutto Checa non ha faticato più di tanto per aggiudicarsi la prima gara di questo mondiale 2011. Carlos non è partito benissimo, e nei primi giri si è trovato davanti Laverty e Biaggi. Nell’arco di tre tornate però lo spagnolo li ha superati entrambi ed ha iniziato a girare con un ritmo che in poco tempo gli ha consentito di accumulare un vantaggio incolmabile. Biaggi, una volta superato un bravissimo Laverty, ha capito subito che Checa non sarebbe stato raggiungibile ed ha controllato la gara portando a casa venti punti.

Max non ci sta mai a perdere, ma anche dalle interviste di fine gara (ascolta l’audio della sua intervista) si è capito che il pilota dell’Aprilia in questa prima gara ha puntato a limitare i danni e ci è riuscito molto bene. Leon Haslam fa sognare la BMW e sale meritatamente sul terzo gradino del podio. Bellissima la lotta per il terzo poto tra l’inglese della BMW, Laverty, Melandri e Fabrizio, finiti nell’ordine. Melandri ci ha messo molta grinta e sembra già abituato alle sportellate che in Superbike non mancano di certo. Nel finale ha dovuto cedere anche il quarto poto al suo coriaceo compagno di squadra, ma è un quinto posto che vale molto.

Ottimo anche Fabrizio
che non era partito benissimo ma che una volta raggiunto il gruppo in lotta per la terza piazza si è gettato nella mischia con la sua solita generosità. Smrz si deve accontentare del settimo posto mentre il suo compagno di squadra Guintoli è partito malissimo e nel tentativo di recuperare il terreno perso è stato vittima di una brutta caduta con conseguenze fisiche che gli impediranno di partire in gara due. Il suo mondiale non poteva iniziare peggio.

Dietro a Smrz si piazzano nell’ordine Sykes, Haga e Corser,
con l’australiano che sembra soffrire degli stessi problemi dello scorso anno e cede alla distanza. Dietro al pilota della BMW troviamo un determinato Roberto Rolfo che conquista punti importanti per la Kawasaki e per il team Pedercini. Roberto è stato autore di una gara corsa con il cuore, nonostante una moto che ancora non è a punto visto il poco tempo avuto a disposizione dai tecnici della squadra italiana. Rea lo segue al dodicesimo posto dopo una gara condita come spesso gli capita, da qualche errore e da un dritto che gli ha fatto perdere molte posizioni. Stoica la gara di Camier giunto tredicesimo nonostante sia ancora debilitato dalla febbre dei giorni precedenti. Due punti per Badovini per il quale vale lo stesso discorso fatto per Rolfo. Anche nella squadra di Serafino Foti ci sono “lavori in corso”, ma questo risultato da morale a tecnici e pilota. Il team Pedercini piazza un altro pilota in zona punti. Si tratta della wild card Bryan Staring che sulla pista di casa fa meglio dell’altra wild card Waters che chiude diciottesimo. Deludente prova di Xaus e Toseland fuori dalla zona punti. I debuttanti Aitchison e Berger chiudono la classifica di questa prima manche.

Classifica Phillip Island - gara 1:


1. Carlos Checa (Althea Racing) Ducati 1098R 34'16.503
2. Max Biaggi (Aprilia Alitalia Racing Team) Aprilia RSV4 Factory 34'20.868
3. Leon Haslam (BMW Motorrad Motorsport) BMW S1000 RR 34'27.222
4. Eugene Laverty (Yamaha World Superbike Team) Yamaha YZF R1 34'27.769
5. Marco Melandri (Yamaha World Superbike Team) Yamaha YZF R1 34'27.796
6. Michel Fabrizio (Team Suzuki Alstare) Suzuki GSX-R1000 34'28.542
7. Jakub Smrz (Team Effenbert-Liberty Racing) Ducati 1098R 34'36.797
8. Tom Sykes (Kawasaki Racing Team Superbike) Kawasaki ZX-10R 34'37.245
9. Noriyuki Haga (PATA Racing Team Aprilia) Aprilia RSV4 Factory 34'38.924
10. Troy Corser (BMW Motorrad Motorsport) BMW S1000 RR 34'42.325
11. Roberto Rolfo (Team Pedercini) Kawasaki ZX-10R 34'45.773
12. Jonathan Rea (Castrol Honda) Honda CBR1000RR 34'47.562
13. Leon Camier (Aprilia Alitalia Racing Team) Aprilia RSV4 Factory 34'48.224
14. Ayrton Badovini (BMW Motorrad Italia SBK Team) BMW S1000 RR 34'52.892
15. Bryan Staring (Team Pedercini) Kawasaki ZX-10R 34'52.973
16. Ruben Xaus (Castrol Honda) Honda CBR1000RR 34'58.431
17. James Toseland (BMW Motorrad Italia SBK Team) BMW S1000 RR 35'11.742
18. Joshua Waters (Yoshimura Suzuki Racing Team) Suzuki GSX-R1000 35'16.815
19. Mark Aitchison (Team Pedercini) Kawasaki ZX-10R 35'16.819
20. Maxime Berger (Supersonic Racing Team) Ducati 1098R 35'46.628
RT. Joan Lascorz (Kawasaki Racing Team) Kawasaki ZX-10R 20'23.035
RT. Sylvain Guintoli (Team Effenbert-Liberty Racing) Ducati 1098R 9'27.114
 

 



 

  • altri tempi
    altri tempi, Roma (RM)

    purtroppo, caro piega,

    anche io che ormai molto tempo fa ho respirato appena l'aria dei box (quando erano più accessibili) adesso faccio fatica a "leggere" la guida del pilota e alcune finezze...che solo dai box puoi vivere perchè dalla tv non si capisce ormai fin dove arriva l'elettronica.
    mi rendo conto che chi non ha vissuto dal vivo gli anni 80/90...e i due tempi ... fatichi oggi a capire tecniche di guida..(il problema è che parlare e leggere non è come ...esserci stao da vicino) e finezze di sensibilità...che tra l'altro le moto di oggi direi che non richiedono....
    richiedono piuttosto piloti programmati come computer che ad ogni singolo punto della pista ripetano esattamente lo stesso movimento nello stesso momento....questa a mio avviso fu la chiave di volta di schumacher in F1.... gran pilota ... ma ci siamo mai chiesti perchè nonostante tutto rimpiangiamo senna, prost arnoux..villeneuve...e tantissimi altri piloti così, grandi e così imperfetti?
    perchè nonostante la perfezione di rossi e lorenzo, ogni tanto si dice...si va bè ma vuoi mettere gli americani degli anni '90...
    vabbè ...lasciamo perdere....
  • kingcarl7683
    kingcarl7683, Sestri Levante (GE)

    @ Carlo

    L unico problema che incontro' Biaggi in moto Gp fu quello di non rispettare la bandiera gialla a Barcellona !!
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