Superbike. Biaggi scivola due volte ma rimane al comando
Le previsioni meteo avevano preannunciato un brusco calo delle temperature e così è stato. Cielo grigio e freddo oggi a Donington per la seconda sessione di qualifiche del secondo round del mondiale Superbike. Con queste condizioni sono stati pochi i piloti che sono riusciti a migliorarsi e le prime cinque posizioni sono rimaste invariate. Rea e Sykes e Berger sono stati i più veloci questa mattina e hanno recuperato posizioni. L’inglese della Kawasaki è risalito dalla tredicesima alla nona piazza, mentre Rea ha fatto ancora meglio recuperando dalla sedicesima alla sesta posizione.
Continua a stupire Berger che se non avesse perso decimi preziosi nell’ultimo settore poteva addirittura far meglio del decimo posto finale nella classifica riepilogativa delle due sessioni di qualifiche. Si sono migliorati anche Haga e Fabrizio che hanno concluso rispettivamente al quattordicesimo e quindicesimo posto. Particolarmente importante il recupero del pilota della Suzuki che al termine delle prove di ieri era escluso dalla Superpole.
Un turno di prove con molte cadute, tra le quali spiccano le due di Biaggi, due volte lungo e due volte caduto quasi da fermo. Sono scivolati anche Smrz e Guintoli il quale continua a scendere in pista nonostante le sue precarie condizioni fisiche. Innocua scivolata anche per Berger.
Restano esclusi dalla Superpole di questo pomeriggio Badovini, Rolfo, Aitchison e Vermeulen. Peccato per i due italiani che puntavano ad entrare nei primi sedici, ma che non sono riusciti a migliorarsi e puntano tutto sulle prove libere di questo pomeriggio per sistemare le rispettive moto in funzione delle due gare di domani. Aitchison sta facendo fatica ad adattarsi alla Superbike mentre per Vermeulen questo weekend è una sorta di test per riprendere confidenza con le corse e fare esperienza con la sua nuova Ninja ZX 10R.
E ora riflettori puntati sulla Superpole che prenderà il via oggi pomeriggio alle 16 ora italiana, mentre il paddock si anima di piloti che hanno fatto la storia del motociclismo come Phil Read e Paul Smart e di giovani di belle speranze come Bradley Smith.
Classifica
1. Max Biaggi (Aprilia Alitalia Racing Team) Aprilia RSV4 Factory 1'28.794
2. Marco Melandri (Yamaha World Superbike Team) Yamaha YZF R1 1'28.841
3. Carlos Checa (Althea Racing) Ducati 1098R 1'29.194
4. Eugene Laverty (Yamaha World Superbike Team) Yamaha YZF R1 1'29.379
5. Jakub Smrz (Team Effenbert-Liberty Racing) Ducati 1098R 1'29.397
6. Jonathan Rea (Castrol Honda) Honda CBR1000RR 1'29.438
7. Leon Haslam (BMW Motorrad Motorsport) BMW S1000 RR 1'29.472
8. Troy Corser (BMW Motorrad Motorsport) BMW S1000 RR 1'29.476
9. Tom Sykes (Kawasaki Racing Team Superbike) Kawasaki ZX-10R 1'29.580
10. Maxime Berger (Supersonic Racing Team) Ducati 1098R 1'29.588
11. Leon Camier (Aprilia Alitalia Racing Team) Aprilia RSV4 Factory 1'29.612
12. Ruben Xaus (Castrol Honda) Honda CBR1000RR 1'29.613
13. Joan Lascorz (Kawasaki Racing Team) Kawasaki ZX-10R 1'29.637
14. Noriyuki Haga (PATA Racing Team Aprilia) Aprilia RSV4 Factory 1'29.782
15. Michel Fabrizio (Team Suzuki Alstare) Suzuki GSX-R1000 1'29.843
16. Sylvain Guintoli (Team Effenbert-Liberty Racing) Ducati 1098R 1'30.008
17. Ayrton Badovini (BMW Motorrad Italia SBK Team) BMW S1000 RR 1'30.169
18. Roberto Rolfo (Team Pedercini) Kawasaki ZX-10R 1'30.680
19. Mark Aitchison (Team Pedercini) Kawasaki ZX-10R 1'31.117
20. Chris Vermeulen (Kawasaki Racing Team) Kawasaki ZX-10R 1'31.485
Per fortuna ogni tanto
Biaggi è quelo lì, è quello che prende sixurezza con la moto migliore, non si innervosisce quando ha compagni come CAMIER che da contratto non lo possono sopravanzare.
Ma già ecco HAga che gli sta davanti con una moto Aprilia non ufficiale e perde le staffe.
poi tutti a parlare male di vale