BMW registra il nome DC per una futura gamma di moto elettriche
Timo Resch (Vice President sales & marketing di BMW Motorrad) ci aveva avvertito ad EICMA 2019 dichiarando, nel corso dell'intervista al nostro Edoardo Licciardello, che BMW attendeva il momento giusto per fare con autorevolezza il proprio ingresso nel mercato delle moto elettriche dopo essere entrata - cinque anni prima - nel mondo dei maxi scooter elettricicon il C Evolution; tra l'altro, sempre ad EICMA 2019, la casa di Monaco aveva tolto i veli al concept elettrico Vision DC Roadster scatendando la prevedibile ridda di illazioni e commenti su una futura svolta elettrica di BMW.
Poco tempo dopo, un altro indizio: durante la nostra visita al centro sperimentazione della Casa dell'elica di Miramas in occasione del Tech Day, abbiamo avuto la sorpresa di trovarci sotto il naso il primo prototipo di moto elettrica per BMW. Niente di definitivo o con una scadenza produttiva certa, piuttosto soltanto un mezzo che era lì per farci capire e provare con mano che BMW stava percorrendo a grandi passi la strada verso la motorizzazione alternativa anche sul fronte dei veicoli di prestazioni e pretese più importati rispetto al semplice commuting, con richiami anche ad una più profonda integrazione tra il mezzo e la tecnologia più avanzata in tema di interconnessione tra i veicoli e di sicurezza.
Adesso, ulteriore step verso “il momento giusto”. Secondo quanto riportato dal sito britannico Bennets, BMW avrebbe fatto richiesta di registrazione all'Ufficio Brevetti tedesco del nome DC associato a numerazioni da 01 a 09, il che fa facilmente pensare a una famiglia di modelli “Direct Current” (in italiano: corrente continua) in arrivo. Non ci aspettiamo certo dieci motociclette presentate in una sola stagione ma, tenendo bene in mente il concetto di modularità e di piattaforme già espresso da BMW in tutte le sue recenti produzioni (ad iniziare dalla R18 che è già declinata in chiave custom e bobber ma – con quel motorone iconico - ci aspettiamo sia d'ispirazione per una touring e una roadster), non saremmo stupiti se sulla base di una prima, ipotetica, DC roadster nascesse una famiglia di elettriche BMW: definiti gli ingombri del pacco batterie e del motore, non dovrebbe essere troppo complicato per la casa di Monaco modulare prestazioni e autonomia a seconda della destinazione d'uso più o meno sportiva o turistica.
Sempre secondo Bennets, pare che siano stati anche registrati i nomi CE 02 e CE 04, preludio forse di un aggiornamento del C Evolution e, parallelamente, all'ingresso in gamma di un veicolo elettrico più semplice e cittadino sulla falsariga del Concept Link presentato a Villa D'Este tre anni fa.
In genere per BMW la registrazione del nome precede di molti mesi la presentazione del corrispondente modello: abbiamo già parlato delle fantomatiche serie M delle quali attendiamo da settembre scorso notizie e quindi non ci aspettiamo che le serie DC e CE entrino in produzione o vengano presentate a brevissimo, ma facendo due conti e sperando in un altro Tech Day a Miramas... ne riparliamo a novembre?