BMW, due nuovi brevetti per la moto elettrica del futuro
BMW accelera decisa verso l'elettrificazione, a suon di concept e di brevetti. Tra questi ultimi, abbiamo recentemente parlato del nuovo serbatoio con la parte inferiore modificabile per ospitare un'eventuale batteria, in vista della creazione di una futura moto ibrida.
Oggi, invece, vi vogliamo dar conto di due ulteriori innovazioni appena registrate, che riguardano, rispettivamente, una ruota anteriore a propulsione elettrica, nella quale l'unità motrice è montata attorno al mozzo, e un nuovo sistema di ricarica wireless per le batterie.
Il primo dei due progetti - come segnalano correttamente i ragazzi di MoreBikes - ricorda molto da vicino quello della moto a trazione integrale ibrida che l'azienda specializzata in accessori per moto BMW, Wunderlich, presentò nell'ormai lontano 2015.
La sua forza? Offrire, soprattutto nell'uso in fuoristrada, una maggiore (e migliore) trazione, ultile nelle condizioni di particolare difficoltà.
Il cavalletto che ricarica le batterie
A proposito del sistema di ricarica senza filo, l'idea di BMW consiste in un pad di ricarica wireless da appoggiare a terra, abbinato al relativo ricevitore installato sul cavalletto della moto.
Si tratta quindi di un sistema a induzione, dalla filosofia di funzionamento simile a quella degli strumenti che ricaricano gli smartphone di ultima generazione senza che vi sia la necessità di collegarli direttamente alla presa di corrente, e a quelli - certamente più complessi - che si stanno sprimentando anche nel settore automobilistico.
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mitico24, Egna/Neumarkt (BZ)sono daccordo con te nessuno al mondo ha le infrastrutture per fare funzionare la modalita elettrica al momento , e non ce`neanche energia ellettrica sufficente disponibile senza maggiorare la produzine attuale. Quanto ci costera`e quanto co,2 verra prodotto per arrivare all`elettricita neccesaria? Penso che sarebbe meglio ottimizzare i propulsori attuali e cercare di consumare meno possibile le nostre energie attuali.
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Chassid01, Parma (PR)Siamo alla follia. Non abbiamo infrastrutture, non abbiamo reti domestiche capaci di reggere questi carichi, inoltre parliamo di mezzi pesanti, quindi pericolosi, con autonomie ridicole e tempi di attesa biblici. Oltre al fatto che se tutti passassimo oggi all’elettrico bisognerebbe tornare al nucleare e al carbone per reggere la richiesta. E non parliamo del fatto che si tratta di una tecnologia grezza, per cui un mezzo costosissimo oggi tra sei mesi non varrà più nulla. A guadagnare da questa vicenda saranno solo i politici, che continuano a scaricare su automobilisti e motociclisti la loro incapacità di costruire reti efficienti di trasporto pubblico, e di intervenire sulle reali fonti di inquinamento, e le case produttrici, che con la balla dell’ambiente guadagneranno miliardi. PS: tra qualche anno ci diranno che l’elettrico non va bene, troppi consumi e troppe batterie da smaltire, e dovremo svuotare il portafogli per l’idrogeno. Auguri a tutti.