Honda ha confermato la sua tabella di marcia verso le zero emissioni: entro il 2040 non produrrà più moto e auto con motore termico ed entro il 2050 raggiungerà la  carbon neutrality, almeno in Giappone. Un piano ambizioso e, almeno negli annunci, in anticipo rispetto ad altre case.

Il primo ministro giapponese Yoshihide Suga si è impegnato a raggiungere la carbon neutrality entro il 2050 e le aziende che si impegneranno per pime potrebbero trarre grandi vantaggi in futuro. Oggi infatti in Giappone i veicoli elettrici sono molto pochi, appena l'1%, numero ben al di sotto che in Cina (6%) che ad oggi rappresenta il più grande mercato al mondo.

Honda però non ragiona solo entro i confini nazionali e secondo le stime di BloombergNEF, le vendite di veicoli elettrici passeranno da 3,1 milioni del 2020 a 14 nel 2025. Nel piano di conversione Honda non dimentica le due ruote e prevede di presentare tre nuove moto elettriche entro il 2024. Le due ruote  rappresentano il 14% delle entrate totali di Honda con 15 milioni di moto e motocicli venduti contro 4,5 milioni di auto. Sempre secondo le previsioni di BNEF nel 2040 saranno venduti 78 milioni tra scooter e moto contro i 27 milioni del 2020.

Per aggiudicarsi una grossa fetta di mercato Honda ha già iniziato a stringere alleanza (a due e quattro ruote) soprattutto sul fronte batterie. Con le altre case giapponesi, con Piaggio e KTM è già alla ricerca di uno standard comune per semplificare la produzione ed eventualmente lo scambio delle batterie.