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Investimento di 1,9 miliardi per 300.000 punti di ricarica in UK

- Decuplicare il numero delle colonnine di ricarica per i veicoli elettrici entro il 2030, con oltre 20.000 fast charge in autostrada. Questo l'obiettivo del governo del Regno Unito
Investimento di 1,9 miliardi per 300.000 punti di ricarica in UK

Il governo del Regno Unito ha deciso di stanziare 1,6 miliardi di sterline (circa 1,92 miliardi di euro) per il potenziamento delle reti di ricarica pubbliche dedicate ai veicoli elettrici.
L'obiettivo è di raggiungere 300.000 punti di ricarica entro il 2030, anno che è stato scelto per dare una forte stretta ai motori termici.

Significa moltiplicare per dieci le attuali infrastrutture di ricarica e arrivare ad avere cinque volte il numero delle pompe di benzina che ci sono ora sul territorio britannico.

Il tema delle infrastrutture di ricarica è determinante per la diffusione e la sostenibilità dei veicoli elettrici, rappresentando il classico collo di bottiglia.
Come abbiamo visto recentemente, a fine 2021 il rapporto fra punti di ricarica pubblici e veicoli elettrici (puri e ibridi plug-in) nel Regno Unito era di 0,075 contro lo 0,12 in Italia, che al secondo posto in Europa dopo l'Olanda.

Cinquecento milioni saranno dedicati a portare punti di ricarica pubblici veloci e a prezzi competitivi in tutte le comunità del Regno Unito. E' incluso il fondo Local Vehicle Infrastructure dedicato alle amministrazioni locali.

Un fondo di 950 milioni sosterrò la realizzazione di ulteriori 6.000 punti di ricarica super veloci e ad alta potenza nelle rete autostradale entro il 2035: andranno ad aggiungersi ai 15.000 già previsti per il 2025.
E sempre entro il 2025 si punta a quadruplicare l'attuale offerta di punti di ricarica rapida sulla rete stradale principale portandola a 100.000 colonnine.

Si prevede di utilizzare anche l'esistente rete di illuminazione stradale nelle aree urbane per fornire punti di ricarica standard. Un'operazione di più rapida realizzazione che sarà finanziata con 450 milioni di sterline.

Il governo ha fatto poi richiesta agli operatori dell'energia di rendere possibile il pagamento con carte contactless, indicando in maniera chiara i prezzi direttamente sul terminale e rendendo visibili i costi dei diversi operatori.

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