Kawasaki: Rideology e la propulsione ibrida
Kawasaki batte senza incertezze la strada dell'ibrido. Dopo avere messo in progetto una moto elettrica dotata del cambio meccanico e aver brevettato una soluzione che prevede l'accoppiata termico-elettrico con l'interessante prerogativa del boost, adesso pubblica un video dove coniuga la sua Rideology con la propulsione ibrida.
Il motore endotermico sarà soltanto un'appendice per la ricarica della power unit elettrica? Assolutamente no: nel video si capisce chiaramente che la filosofia dell'ibrido Kawasaki è quella di lasciare che i due motori - e il cambio meccanico - convivano dove c'è bisogno di maggior coppia (nelle strade tortuose, per esempio, dove la modalità boost potrebbe forse trovare il suo miglior campo d'utilizzo), l'elettrico prevalga all'interno della città dove le sue prerogative di silenziosità e di spunto possono spiccare e, invece, il motore a scoppio venga lasciato libero di erogare tutta la sua potenza in autostrada, dove tra l'altro il motore elettrico potrebbe non avere sempre l'autonomia necessaria in un veicolo dove lo spazio (data la convivenza dei due propulsori) a disposizione delle batterie non sarebbe certo identico a quello di una moto puramente elettrica.
Ovviamente non fatichiamo ad immaginare che tutta la logica di funzionamento del sistema che governa il mix di potenza tra i due motori e gli algoritmi che gestiranno il comportamento della moto ibrida saranno in diretta comunicazione con l'App Rideology e con il previsto intervento dell'intelligenza artificiale che Kawasaki ha già annunciato essere tra i suoi progetti.
Il video si chiude con un to be continued...: siamo certi che sentiremo presto parlare ancora di moto ibride Kawasaki.
Foto e video: YouTube Kawasaki Motors
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Francis Alquativideo che non dice e non mostra nulla.