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Ultraviolette, la moto elettrica che non c'era è arrivata in India. La vorreste anche da noi?

- Partono le prenotazioni per la moto elettrica indiana dal peso di 158 kg e autonomia fino a 150 km
Ultraviolette, la moto elettrica che non c'era è arrivata in India. La vorreste anche da noi?

L'elettrificazione del parco circolante motociclistico in India è un'opportunità che ha attratto molte start-up e praticamente tutti i player già affermati in uno dei mercati più ampi del mondo.

La roadmap del governo indiano che punta ad una rilevante transizione verso l'elettrico favorendola anche attraverso interventi normativi e sussidi, ha di fatto aperto la porta ai tanti costruttori, anche piccoli, che hanno intuito il potenziale economico della mobilità elettrica.

Tra questi, Ultraviolette che da diversi anni - durante i quali ha anche ricevuto finanziamenti da TVS Motors che, se visti da altra prospettiva, sono da mettere in parallelo con gli investimenti dell'altro colosso indiano Hero su Ather Energy - ha allo studio la propria F77, una moto elettrica sportiva paragonabile a un veicolo termico di circa 250 cc ma che è stato sviluppata seguendo alcuni interessanti concetti: tra questi, il buon rapporto peso potenza e il design, oltre alla completezza della dotazione.

 

Adesso la Ultraviolette F77 è disponibile per i preordini in India: con un peso di 158 kg dichiarati e una potenza di 33,5 cavalli a 2.250 giri per il suo motore elettrico dalla coppia di 90 Nm alimentato da tre batterie modulari (rimovibili per essere anche ricaricate esternamente al veicolo) dalla capacità massima di 4.2 kWh. La potenza e il peso sono paragonabili con quelle di una delle tante 250/300 cc quattro tempi in vendita nel mercato indiano, in più la F77 offre la retromarcia e tre power mode. La velocità massima dichiarata è di 147 km/h.

 

Le batterie sono il cuore della F77: il costruttore indiano ne dichiara la carica completa in 5 ore ( 80% in 3 ore) o in 1,5 ore se si una la ricarica veloce (80% in 50 minuti) con attacco CCS per un'autonomia che può raggiungere i 150 km, ma è tutto l'ecosistema costruito attorno agli accumulatori che distingue la Ultraviolette come per esempio la connettività integrata LTE, i sensori d'impatto e di incidente, piattaforma inerziale, GPS, solo per citarne alcuni; molti di questi dispositivi sono interfacciati con il dashboard per la customizzazione del comportamento della F77 e per le funzioni avanzate come, per esempio, il geofencing.

La ciclistica è convenzionale: telaio in traliccio, forcellone in acciaio con un monoammortizzatore regolabile al posteriore, mentre all'avantreno è presente una forcella USD e l'impianto frenante è composto da un disco da 320 mm morso da una Bybre pinza ad attacco radiale a quattro pistoncini e da un disco da 230 mm con pinza a pistoncino singolo.

Sul sito ufficiale non è presente il prezzo della F77, nè è preventivabile quando e se sarà disponibile in Europa dato che immaginiamo che i costruttori indiani focalizzati sull'elettrico per adesso restino concentrati a soddisfare una futura domanda interna che si presume molto elevata in tempi non troppo distanti.

  • BRNRD
    BRNRD, Bergamo (BG)

    Bella questa "copia" della super duke 1290
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