EICMA 2015: Suzuki SV 650
E’ stata una delle Suzuki di maggior successo a cavallo del cambio di millennio, e dopo la parentesi Gladius (che non a caso non condivideva la sigla di modello, cambiata in SFV) torna a questo Salone di Milano EICMA 2015 la SV 650. Unica naked nel suo segmento ad essere spinta da un bicilindrico a V, è un ottimo compromesso fra accessibilità e divertimento: leggera, prestante e guidabile vuole rappresentare una scelta allettante sia per i principianti e il pubblico femminile (grazie anche ai soli 785mm di altezza della sella) che per i più esperti che cercano una moto meno impegnativa tanto da un punto di vista economico che da quello delle prestazioni.
Un propulsore tutto nuovo
Il motore è stato rivisto in più di 60 delle sue componenti, ottenendo un propulsore Euro-4 con migliori caratteristiche di erogazione rispetto al precedente a tutti i regimi. Sono stati rivisti i pistoni, che ricevono un nuovo trattamento superficiale in resina sul mantello; i cilindri vantano doppia accensione e il sistema di alimentazione Suzuki a doppio corpo farfallato SDTV, con iniettori a dieci fori.
La cilindrata di 645cc viene ottenuta con alesaggio e corsa rispettivamente di 81 x 62,6mm, senza cambiamenti rispetto al motore della Gladius. Le prestazioni invece sono ben diverse, con una crescita della potenza massima di 3kW (56 invece di 53) a parità di coppia. In attesa di toccare con mano, riscontriamo un motore sulla carta decisamente più nervoso: la potenza massima viene erogata solo 100 giri più in alto, ma la coppia – invariata – passa nel valore massimo dai 6.400 agli 8.100 giri.
Da annoverare fra le evoluzioni il sistema di controllo del minimo Suzuki TI-ISC, che facilita l’avviamento del motore e le partenze da fermi, riducendo il calo di giri quando si rilascia la frizione. Il quadro è completato da modifiche al sistema di scarico e all’airbox, al radiatore più efficace e alla strumentazione, con il cruscotto precedente che viene sostituito da un’unità completamente digitale più leggera e compatta. Il sistema Easy Start, che ha debuttato sulla maxinaked GSX-S, provvede ad avviare il motore con un semplice tocco, interrompendo automaticamente il lavoro del motorino d’avviamento una volta acceso il propulsore.
La ciclistica
Anche la ciclistica è stata profondamente rinnovata, con un telaio a traliccio tutto nuovo e ben 70 parti riprogettate per ottenere una moto più leggera e compatta. Cala quindi il valore del peso in ordine di marcia, che scende dai 202kg della SFV Gladius ai 195 della nuova SV, entrambe considerate nell’allestimento con ABS e con serbatoio da 13,8 litri.
Le sospensioni contano su una forcella convenzionale da 41mm non regolabile e su un monoammortizzatore posteriore con precarico regolabile su sette posizioni. L’impianto frenante conta su un doppio disco da 290mm con ABS Nissin. I cerchi sono a cinque razze da 17” in alluminio, con dimensioni degli pneumatici di 120/70 e 160/60.
I gruppi ottici contano sulla classica unità circolare all’avantreno, mentre al posteriore troviamo una doppia unità a LED. La SV650/A verrà prodotta nelle quattro colorazioni Pearl Glacier White, Metallic Triton Blue, Pearl Mira Red, Metallic Mat Black.
Questa domanda la faccio perchè a mio parere esistendo già la Gladius, questa nuova SV la potevano fare un po' più estrema.
Comunque mi piace, semplice e molto bella.
Avessero fatto questa moto 6 anni fa al posto della Gradius (nome orrendo) ne avrebbero vendute moltissime.
Complimenti suzuki
Dopo la Gladius che richiamava gli stilemi della Brutale, ecco la rediviva SV che riporta in auge molte linee della Raptor, a cominciare da faro tondo, che praticamente non usa più nessuno sulle naked (salvo i modelli classic o pseudo-custom, sempre più in voga). Comunque la moto ha un aspetto solido e sobrio, sportivamente elegante: magari non risalta nel panorama del mercato attuale, però potrebbe invecchiare molto bene. Certe soluzioni più personali e "moderniste" rischiano di stufare.
Detto questo, a me questa moto piace, e anche molto. Ha da sempre il miglior motore della categoria (ma allora perché mettervi mano, portando l'erogazione di coppia e potenza così in alto?), un bel V2, molto ben rifinito, che svetta rispetto ai bicilindrici paralleli della concorrenza più agguerrita, oggi rappresentata da MT-07 e ER6n.
In molti post precedenti viene rimarcata la modestia della ciclistica e in particolare della forcella anteriore (solita 41 mm a steli non rovesciati): certo, ma la concorrenza non fa di meglio, anzi. Dove Suzuki secondo me oggi pecca è però nel forcellone: perché riproporre ancora quello scatolato, che già stonava sulla vecchia versione? Sotto questo aspetto MT-07 fa decisamente più scena, anche se poi la sostanza (dinamica di guida) non cambia di certo.
Il telaio è quello della Gladius, tubolare in acciaio, peraltro validissimo: la Gladius peraltro secondo me vantava forse la più azzeccata postura di guida del lotto.
Di nuovo MT-07 risalta rispetto a questa SV per un progetto generale decisamente più recente, e lo si capisce soprattutto dal peso di 195 Kg in ordine di marcia: si poteva fare decisamente meglio, ci sono almeno 15-20 Kg di troppo.
Speriamo in buone finiture: la Gladius sotto questo punto di vista non era un granché'... hanno tolto un po' di plastica posticcia e cambiato quel ridicolo terminale di scarico. E soprattutto in un prezzo competitivo, ABS compreso. Se riuscissero a metterla su strada a non più di 6.000 euro...