Royal Enfield: il concept SG650 presentato a EICMA 2021
E' il brand motociclistico in attività più longevo: in questo novembre sono 120 anni dal debutto della prima moto di Royal Enfield e il costruttore indiano (ma con un centro di sviluppo nel Leicestershire, UK) è attualmente uno dei marchi leader mondali nel segmento delle medie cilindrate. Le moto Royal Enfield sono tra le più classiche e legate a stilemi estetici tradizionali e del resto questa è una delle caratteristiche - insieme alla semplicità e alla facilità di utilizzo - che ha decretato il successo dei loro modelli. Tuttavia ad EICMA 2021 la Casa indiana ha presentato, insieme alle novità 2022, il concept SG650, una moto che nasce dall'ossatura delle bicilindriche Continental GT e Interceptor 650 ma che è in effetti il risultato di una sfida lanciata da Mark Wells, Chief of Design di Royal Enfield, al team di progettazione industriale. Il messaggio sotteso da questo modello sperimentale è celebrare la transizione verso il mondo digitale e avviare un nuovo percorso creativo per contribuire a delineare il futuro del brand.
Già sul serbatoio – un'unità lavorata dal pieno CNC partendo da un unico blocco di alluminio - il tema della contaminazione e della transizione viene evidenziato dalle linee nere che si mescolano con l'alluminio, mentre il frontale in alluminio lucidato fa il paio con la grafica digitale sul serbatoio.
Molti componenti sono stati prodotti o disegnati espressamente per la SG650 come i cerchi con ABS integrato, le pinze dei freni su misura e il doppio disco del freno anteriore. La forcella rovesciata, la piastra forcella insieme all'alloggiamento del faro in alluminio e i manubri bassi con blocchetti interamente in alluminio aggiungono al concept elementi stilistici mai visti prima su una Royal Enfield, cui fanno da contrappunto i doppi ammortizzatori posteriori, il tradizionale telaietto posteriore e la sella monoposto sospesa in pelle nera con impunture cucite a mano. Lo scarico in livrea total black chiude il cerchio della SG650.
“Siamo un’azienda in fase di transizione, che si sta affrancando dall’era analogica– commenta Mark Wells – Stiamo sviluppando nuovi prodotti che, pur mantenendo lo spirito genuino di sempre, sono completamente integrati con il presente digitale. Per sottolineare questo momento, volevamo proporre un progetto che desse al nostro team design la possibilità concreta di lasciare campo libero alla creatività. Lo scopo era realizzare una concept bike unica, che rendesse omaggio alle tante, storiche moto custom Royal Enfield senza rimanere incatenata al passato. Un’interpretazione neo-rétro che rivoluzionasse i potenziali canoni estetici delle Royal Enfield, senza comunque tradire l’iconico DNA dell'azienda. Le innovative tecnologie dei giorni nostri, dagli smartphone agli smart watch o persino i viaggi nello spazio, spesso si ispirano alle fantasie del passato. La voglia di guardare al futuro con ottimismo e di ipotizzare dove potrebbe portarci è il motore della nostra cultura. Ecco perché, per accostarci a questo concept, non siamo partiti da una domanda, bensì da un contesto: abbiamo cercato di immaginare il prossimo futuro e ci siamo chiesti quale posto avrebbe occupato il nostro brand in quel mondo. Nella nostra mente ha preso forma una cyber-giungla urbana, satura di neon, in cui vecchio e nuovo dialogano in un groviglio di cemento, metallo, luci accecanti e vicoli oscuri, dove analogico e digitale si intrecciano e fondono. Calati in questa ambientazione al tempo stesso aliena e familiare, siamo stati costretti a pensare a un modo del tutto diverso per trattare l’estetica di una moto Royal Enfield. Siamo convinti che il risultato che ne è scaturito, rivelato per la prima volta a EICMA 2021, sia perfettamente a proprio agio in quello scenario e costituisca qualcosa di completamente inedito, originale e unico per i cultori del brand e, più in generale, delle due ruote. Il team di progettazione ha svolto un lavoro egregio, riuscendo a mantenere lo spirito analogico (le linee e le sfumature di design che sono la cifra della nostra azienda, un sottile omaggio al suo passato) e riscrivere al tempo stesso quello che le Royal Enfield di domani potrebbero idealmente rappresentare in termini di forma e funzionalità”.
"Siamo entusiasti di aver presentato questo concept e aver scritto un altro capitolo nella storia del design Royal Enfield, assecondando la sua rapida evoluzione – aggiunge Adrian Sellers, Group Manager della divisione Industrial Design e responsabile del progetto SG650 Concept – È sempre stimolante progettare pensando a uno scenario ipotetico e le direttive erano una vera sfida sulla carta: creare una moto che incarnasse sia il retaggio che il potenziale futuro di Royal Enfield. È stato un progetto meravigliosamente collaborativo e gratificante, perché ha richiesto gli spunti di creativi di vari reparti di design (disegno industriale, livrea cromatica, grafica e CGI) e tutti hanno aggiunto una tessera al puzzle per dare vita a questo mondo parallelo. Il fil rouge della transizione emerge in tutta la moto, dalla scelta delle finiture estetiche fino ai materiali impiegati. Dal frontale in alluminio lucidato di ispirazione vintage fino alla futuristica grafica digitale sul serbatoio, l’obiettivo era unire vecchio e nuovo per generare qualcosa di intramontabile".
Vedremo se avranno davvero il coraggio di proporre una serie di prodotti del genere: potrebbero essere molto interessanti.
Parla di concept unica, identità del marchio, futuro ecc, quando praticamente è, soprattutto nel lato destro, la copia di una moto uscita 63 anni fa ed evoluta in stile Porsche 911.