"Great American Motorcycle Race": pronti per la Daytona 200?
Manca pochissimo a una delle gare mitiche d'oltreoceano e che, seppure oggi forse con una rilevanza minore rispetto al passato, non manca di interessare, affascinare e avere comunque degli spunti più che significativi per noi appassionati di moto, motori e gare su asfalto: la Daytona 200 che è anche l'evento di apertura del campionato MotoAmerica.
In realtà l'appuntamento di sabato e domenica prossimi è molto più che una "semplice" gara sul triovale (corredato di qualche curvetta, vero, ma resta sempre il divario di tre curve a destra e nove a sinistra: i pneumatici sono sottoposti a sforzi rilevanti), è piuttosto una vera e propria celebrazione del motociclismo che dura dal 1959, quando la prima Daytona 500 si svolse il 22 febbraio davanti a un pubblico di oltre 41.000 appassionati e su un tracciato già dotato del banking di 31°.
Storicamente la gara di Daytona ha visto per lungo tempo correre delle vere e proprie moto da GP ma l'incremento esponenziale delle prestazioni ha portato gli organizzatori, nel 1985, a consentire la partecipazione soltanto alle superbike dell'epoca (minuto di raccoglimento per celebrare la prima vittoria di una Yamaha nella AMA Superbike con uno strepitoso Eddie Lawson: siamo nel 1986, in una gara dove Schwantz, Rainey e Merkel diedero gran filo da torcere a "steady Eddie" e alla sua FZ750 ), per poi passare nel 2009 alle supersport, mentre dal 2022 la Daytona 200 non assegna più punteggio per il campionato AMA Supersport.
Siamo oggi all'edizione numero 82, con un programma intenso di gare che spaziano dalla "classica" Daytona 200 fino alle categorie dette "di contorno" che in realtà tanto secondarie non sono, fosse soltanto per la King of The Baggers che sta assumendo una rilevanza sempre maggiore a dispetto della formula che potrebbe lasciare sconcertati chi si approcciasse per la prima volta alle competizioni tra le grosse bagger americane.
Ma è anche l'entry list che da in qualche modo la misura di quanto "Daytona" rappresenti un momento importante dello sport motoristico globlale: si passa dai tre vincitori delle passate Daytona 200 Josh Herrin, Brandon Paasch e Danny Eslick, al campione MotoAmerica Supersport 2023 Xavi Forés, ai campioni del FIM World Endurance Championship Niccolò Canepa, Marvin Fritz e Karel Hanika, fino ad arrivare alla commistione con le road races ai loro massimi livelli con Peter Hickman, 13 volte vincitore del TT e detentore del record assoluto sul giro sul Mountain. Non dimentichiamoci nemmeno del quattro volte Campione AMA Superbike Josh Hayes o di Ben Young, del tre volte campione canadese Superbike, e del due volte campione britannico Superstock 1000 Richard Cooper.
Molti i motivi di interesse, anche per chi non è solito seguire con assiduità il motortsport americano. Ve ne diamo qualcuno: abbiamo già accennato alla presenza del mattatore del Tourist Trophy Peter Hickman che sarà al via in sella a una Triumph del PHR Performance direttamente supportato dalla Casa madre. "Hickyracer" correrà con una Street Triple 765 RS, la stessa che porterà in gara alla fine di maggio sull'Isola di Man e non possiamo negargli una chance di figurare molto più che bene.
Della partita anche il trio Canepa, Hanika, and Fritz stavolta con una Yamaha R6 invece della R1 che li ha portati alla conquista del Campionato Mondiale Endurance proprio al Bol d'Or che vi abbiamo raccontato in diretta dal Paul Ricard. Canepa, per altro, ha la grande possibilità di essere il secondo italiano a vincere la Daytona 200, seguendo le orme di un certo Giacomo Agostini trionfatore nel 1974. Ma poi è ovvio che il il favorito sia Josh Herrin vincitore dell'edizione passata, con un folto gruppo di inseguitori come Paasch, Fores, Fong, Gillim (vincitore della King of The Baggers 2023) e con un'outsider di spicco come Kayla Yaakov del Team Rahal Ducati Moto: giovanissima ragazza di Gettysburg (Pennsylvania) è anche stata la prima donna ad aggiudicarsi una gara del MotoAmerica (2022, Ridge Motorsports Park).
La gara non sarà priva di spunti singolari, come per esempio la partecipazione di Jason Farrell e Jessica Capizzi, marito e moglie, in sella a due Kawasaki del Team Get Fast Performance, ma parte della nostra attenzione sarà dedicata anche alla King of The Baggers che potrebbe diventare un campionato seguito anche al di là dei confini statunitensi grazie alla visibilità che potrà sfruttare con la gara - aggiunta al calendario - che si svolgerà in concomitanza del GP del Americhe in Texas, il 12 e il 13 aprile, e resta la grande attenzione con la quale seguiremo Ruben Xaus in sella alla sua Harley-Davidson Road Glide del Team Fueling con la collaborazione di GoEleven.
Resta altro? Molto altro, come per esempio la seconda stagione di Energica nel campionato Super Hooligan con la Eva Ribelle RS del Tytlers Cycle Racing team e il pilota Stefano Mesa, memori dello storico secondo posto in Texas nel 2023, e resta anche la grandissima atmosfera di un evento tipicamente a stelle e strisce.
Foto apertura: MotoAmerica - Brian J. Nelson
Foto: MotoAmerica
Grande seguito e successo internazionale sulle proposte di categorie atipiche ma coraggiose(vedi King of Baggers) a cui segue la presenza di nomi altisonanti provenienti da altre latitudini. Da vedere il MotoAmerica per intero, presente una categoria da noi scomparsa , la Stock 1000, dove molti valori in campo ribaltano e in qualche caso confermano la qualita' della produzione di serie........categoria che da fastidio ai potenti..........abituati a vincere da altre parti grazie a regolamenti e concessioni.......