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A 18 anni perde la vita in moto, la Procura chiede l'archiviazione del caso. Gli amici protestano in Tribunale

- Ad Ancona si manifesta per Luca Bergamaschi, centinaia di ragazzi in Tribunale
A 18 anni perde la vita in moto, la Procura chiede l'archiviazione del caso. Gli amici protestano in Tribunale

Sono stati esposti striscioni bianchi per chiedere giustizia per Luca Bergamaschi, il giovane di soli 18 anni, che perse la vita il 21 maggio 2022 in un tragico incidente stradale avvenuto a Ostra, provincia di Ancona, lungo via dell'Industria.

Originario di Milano ma residente a Senigallia, Luca stava guidando la sua nuova moto quando perse il controllo del veicolo, finendo fuori strada e perdendo la vita. Ad assistere al tragico incidente il padre e alcuni amici di Luca.

La decisione della Procura

I familiari sospettano una possibile incuria di terzi, attribuendo la responsabilità alla cattiva manutenzione della strada, con un tombino sollevato che potrebbe essere stato un fattore determinante. Tuttavia, nonostante l'apertura di un fascicolo per omicidio stradale da parte della Procura, questa ha richiesto l'archiviazione del caso, non individuando responsabilità specifiche.

La famiglia, assistita dall'avvocato Massimiliano Crespi, si è opposta fermamente alla decisione della Procura, chiedendo la riapertura delle indagini. Pochi giorni fa si è tenuta un'udienza davanti al Giudice per le indagini preliminari Sonia Piermartini, la quale si è riservata la decisione sul caso.

"Da Lù, un amico è per sempre"

Nel frattempo, è nata un'associazione giovanile dedicata a Luca chiamata "Da Lù, un amico è per sempre", fondata dai suoi amici. Quest'associazione si impegna a promuovere la sicurezza, l'educazione stradale e altri temi di interesse per i giovani, mantenendo vivo lo spirito e la passione di Luca.

Fonte: Ancona Today

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  • jannp
    jannp, Andreis (PN)

    Mi spiace moltissimo per lui ma sono altrettanto contrario a dare la colpa agli altri in questi casi.
    Se vai per strada devi saperci andare, e se cadi da solo ti arrangi. Questa dovrebbe essere la regola.
    Appena uno si fa male o peggio, c'è qualcuno che va in cerca di soldi dallo Stato come se lo Stato potesse avere occhi o orecchie per lui mentre va per strada.
    La strada come la vita è piena di insidie e bisogna usare il buon senso e i 5 sensi per sapersela cavare.
    Se pretendiamo che qualcuno ci salvi sempre le chiappe allora finisce che quel qualcuno, per tutelarsi, ci metta i limiti a 30 all'ora dappertutto e finisca per trattarci tutti come robottini sotto sorveglianza.
    Non è che negli altri paesi le strade siano messe meglio che qui da noi. All'estero (balcani) ho visto buche che se ci vai dentro ti sfracelli. Bisogna stare attenti.
    Poi c'è anche la sfortuna. La moto può essere pericolosa. La prima volta che sono uscito con il mio primo motorino sono caduto (senza casco, che non era obbligatorio) dopo due curve nonostante avessi guidato in precedenza. Per fortuna andavo piano e mi sono sbucciato una mano e basta.
  • usr_26838
    usr_26838, Torreglia (PD)

    cioe',per "l'archiviatore" il ragazzo ha fatto tutto da solo? allora puo' essere suicidio,no?s'indaghino i genitori,la scuola,gli amici,babbo natale e la befana per istigazione.
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