A rischio la storica pista di Motocross di Schianno nel Varesotto
Una delle piste di Motocross più antiche della Lombardia (e forse di Italia), sembra essere entrata nel mirino dell’attuale amministrazione locale che, a quanto pare, senza molti convenevoli e senza una apparente possibilità di conciliazione, ha messo in calendario la concreta possibilità di radere al suolo questo storico circuito.
La motivazione sembra legata ad irregolarità catastali della struttura che, a quanto pare, potrebbe non essere in accordo il regolare accatastamento di alcune strutture al suo interno. Irregolarità si, ma che meriterebbero la possibilità di mettersi in regola e non l’inflessibile e perentoria soluzione più estrema, ovvero la dismissione totale del circuito. Siamo coscienti e consapevoli che regole e regolamenti vadano rispettati, eppure dovrebbe poter esistere la concreta possibilità di mediazione e conciliazione prima di arrivare all’atto più estremo, ovvero la chiusura della pista.
A tale proposito il Presidente dell’Associazione Sportiva del Circuito di Schianno Renato Malnati dichiara: “...è stata grande la nostra sorpresa nel vedere questa netta presa di posizione e, soprattutto, senza possibilità di trovare delle soluzioni che sicuramente, con la buona volontà da parte di tutti, potrebbero risolvere la situazione mantenendo attiva una realtà operante da oltre 50 anni ”.
A quanto pare l’attuale gestore del circuito venderà cara la pelle e, rendendosi disponibile a sanare le attuali irregolarità, ha avviato una raccolta firme arrivata in poche ore a 1700 adesioni, con il fine di attivare un potente freno al processo di dismissione del circuito da parte dell’Amministrazione Comunale.
In Italia sono due le principali “terre di mutur” ovvero le zone dove la passione per i motori si è legata al territorio in modo indissolubile, la Romagna e il Varesotto; valorizzare strutture, aziende e realtà locali storiche come la pista di Schianno dovrebbe essere un impegno da perseguire, un valore aggiunto per tutti. Vedremo come andrà a finire…
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DoboloNel mio piccolo molto tempo fa ho vissuto una cosa simile, avevo un prato un semplice prato non edificabile, un giorno il comune mi ha convocato e detto, qui puoi firmare che cedi parte del prato a noi, ti riconosciamo questa cifra, " ridicola " oppure te lo espropriamo, in ogni caso li ci fare il centro sportivo ed è deciso PUNTO e correvano gli anni 98/99 ergo quando queste m......e decidono tu non ci puoi fare nulla, ed è frustrante non poter fare nulla credetemi, l'avevo quasi scordata sta storia : ( PS IO AMO IL TASSELLO
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alessandro.parisi, Firenze (FI)Il "vedremo come va a finire" è troppo facile..la pista chiuderà