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Assicurazioni e sport motoristici: l'Unione Europea modifica la legislazione

- FIM, FIA e ACEM ottengono il riconoscimento dei diritti dello sport. Una legge europea imporrà l'esenzione dall'assicurazione stradale imponendo però polizze sostitutive
Assicurazioni e sport motoristici: l'Unione Europea modifica la legislazione

Parlamento, Commissione e Consiglio Europei hanno finalmente trovato un accordo - che alla luce del buon senso pare scontato, ma evidentemente così non era - in merito a una questione risalente al 2014, quando un incidente durante una competizione in fuoristrada aveva cambiato l'interpretazione in merito alla necessità di polizza assicurativa per i veicoli a motore

Fino a quel momento, nella maggior parte dei paesi europei veniva dato per scontato come l'assicurazione RC per i mezzi a motore valesse solamente su strade aperte al traffico o luoghi pubblici come i parcheggi. In quella occasione, invece, l'Unione Europea aveva deciso che qualunque impiego di un veicolo a motore, in qualunque posto - quindi compresi circuiti e zone chiuse al traffico - dovesse ssere coperto da un'assicurazione che cautelasse le terze parti

FIM, FIA e ACEM, con l'appoggio naturalmente delle organizzazioni correlate, hanno spinto per cambiare la legge in maniera tale da esentare specificamente lo sport motoristico da questo vincolo. Lo sport ha infatti già una serie di (complicate) assicurazioni che tutelano partecipanti, lavoratori e spettatori. Senza cambiare la legge, invece, ogni singolo pilota avrebbe dovuto essere coperto da una polizza individuale con costi che ovviamente sarebbero schizzati alle stelle dati i rischi coinvolti. Senza che tutto questo, per inciso, avesse cambiato alcunché per le terze parti coinvolte.

Naturalmente, questa esenzione prevede che polizze specificamente studiate per gli sport motoristici (come quella prevista dalla licenza FMI) pensate specificamente per le peculiarità delle competizioni. La legge, che verrà promulgata a livello europeo entro il 2021, dovrà trovare riscontro dalle normative dei singoli paesi (dove la legge non fosse eventualmente già presente) entro il 2023. 

La FIM, per bocca del presidente Jorge Viegas, ha voluto esprimere particolare ringraziamento ai membri del Parlamento Europeo Dita Charanzova e Vicky Ford, con i relativi team, ma anche la presidenza portoghese al Consiglio Europeo per gli sforzi volti a sollevare e poi portare a termine il processo in Commissione Europea.

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