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Autostrade italiane in prima fila per tecnologie asfalto green e ricarica a induzione

- Due progetti avanzati a livello europeo: asfalto “Gipale” al grafene sulla Milano-Torino e la ricarica dei veicoli elettrici a induzione sulla Brebemi
Autostrade italiane in prima fila per tecnologie asfalto green e ricarica a induzione

Nella transizione ai veicoli elettrici uno degli aspetti cruciali riguarda com'è noto la ricarica delle batterie. Oltre al collegamento con la spina a colonnine di diversa potenza, e quindi di differente rapidità – o lentezza – di ricarica, esista la tecnologia di induzione dinamica.

In questi giorni è in svolgimento a Bruxelles il summit dell'associazione europea delle società autostradali (Asecap) che gestiscono 88.000 chilometri di strade a pedaggio in 22 paesi europei.
Fra i temi in agenda c'è anche quello relativo alla decarbonizzazione e in questo contesto è stato presentato il progetto Arena Futuro, coordinato dall'autostrada A35 Brebemi-Aleatica, nel panel “Elettrificazione delle autostrade, una delle soluzioni per affrontare le sfide del cambiamento climatico”.

La DWPT (Dynamic Wireless Power Transfer) o ricarica ad induzione dinamica è, secondo i relatori, la tecnologia che meglio si presta a essere presa in considerazione a livello mondiale e il progetto Arena del Futuro è quello allo stadio più avanzato di sperimentazione.

I vantaggi emersi in questi mesi di studio del sistema sono una maggiore efficienza energetica del veicolo grazie alla ricarica in viaggio, una riduzione del volume delle batterie nei veicoli senza impattare sulla capacità di carico merci e persone, e un aumento della vita media delle batterie grazie al fatto che si eviterebbero picchi di ricarica perché verrebbero alimentate a intervalli durante il giorno. Una volta a regime questa tecnologia potrà dare una sensibile riduzione dei tempi di sosta per ricarica. Obiettivi raggiungibili anche grazie alle soluzioni applicative basate sull’intelligenza artificiale, che faciliteranno lo scambio di informazioni tra il veicolo e le piattaforme di gestione.

Asfalto verde sulla MI-TO

Risale invece a qualche settimana fa la stesura dei primi chilometri della nuova pavimentazione che formerà i 250 km della corsia di marcia più lenta, in entrambe le direzioni, dell'autostrada A4 nella tratta Milano-Torino.

La novità sta nel tipo di asfalto utilizzato, chiamato Gipave e messo a punto dalla società Iterchimica di Suisio (Bergamo). Un asfalto che si può definire green, perché ricorre a componenti riciclate e che può essere riciclato a sua volta.

E' costituito grafene e plastiche dure, ovvero quelle normalmente destinate agli impianti di termovalorizzazione, e da asfalto riciclato per il 70%. La sua durata è superiore alle normali pavimentazioni (fino al 75%), ne migliora le proprietà meccaniche e la resistenza riducendo i costi di manutenzione.

La realizzazione di questi 250 km permetterà di ridurre i consumi energetici di circa 90 milioni di kW/h (-30%), di abbattere 18.350 tonnellate di CO2 equivalenti (-38,5%) e di risparmiare quasi 23.000 tonnellate di bitume e circa 480.000 tonnellate di materie prime (-40%). In aggiunta verranno riutilizzate circa 15.000 tonnellate di plastiche dure.

  • Feiber
    Feiber, Acqui Terme (AL)

    Ho come la sensazione che tutto questo "falso green" per il fighetto con l'auto elettrica costosa e tecnologica, finirà per uccidere definitivamente il pianeta.
    Ripeto che l'elettrico NON è la soluzione specialmente per le grandi distanze. Va bene solo in città e con delle microcar che dovrebbero diventare obbligatorie per circolare nel centro urbano. Per il resto bicicletta e piccoli scooter elettrici. Il SUV da 3.5 ton full electric non serve assolutamente a nulla.
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