Brixton Rayburn 125. Un po' café racer, un po' bobber
Creato dal gruppo austriaco KSR sei anni anni fa, debuttò a EICMA 2015, il marchio Brixton si sta facendo strada anche in Italia. Sono soprattutto le ottavo di litro le preferite e si tratta di modelli che guardano alla moda delle moto classiche inglesi.
E fra tutte la più classica è la Rayburn 125, una quasi bobber che prende le mosse dalla Sunray mostrandosi però con una estetica che guarda con maggior insistenza al passato distinguendosi per la corta sella monopopsto, sottile e con le molle a vista come sulle moto degli Anni 20.
Un portapacchi prende il posto della sella posteriore (le pedane del passeggero comunque ci sono e la moto è omologata biposto) e fissata alla fiancatina destra c'è una borsa morbida color cuoio – come la sella – con fibbie in ottone.
L'omologazione del motore monocilindrico quattro tempi raffreddato ad aria è Euro 5 e la potenza è di 11,2 cavalli a 9.000 giri.
Un motore alimentato a iniezione elettronica e con avviamento elettrico, tranquillo, di produzione cinese come l'intera moto e caratterizzato da consumi contenuti: oltre 40 km/litro.
Le ruote a raggi da 17 pollici hanno freni a disco di 276 e 220 mm (con frenata combinata ma senza ABS), ci sono la forcella teleidraulica con soffietti di gomma e la coppia di ammortizzatori sul forcellone in acciaio; la sella è a 790 mm da terra e il peso è di 134 kg.
Sono di serie luce DLR, la frecce a Led e il contagiri digitale.
Disponibile nella sola colorazione blu/azzurro opaco (soltanto per il serbatoio: il resto della moto è verniciata di nero) la Rayburn costa 2.999 euro, cento in più rispetto alla Sunray.