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C'è un motore raffreddato a liquido nel futuro di Royal Enfield

- Un altro prototipo "liquid cooled" allestito per i collaudi sorpreso in India. Ruote in lega e cerchio anteriore da 17 o 18 pollici
C'è un motore raffreddato a liquido nel futuro di Royal Enfield

Dato ormai per assodato che Royal Enfield sta proseguendo verso la definizione della sua Adventure raffreddata a liquido, spunta adesso un altro prototipo beccato durante i collaudi sulle strade indiane che avvalora la - ammettiamolo: quasi scontata - tesi che una futura e nuova famiglia di motociclette potrebbe essere mossa dal nuovo propulsore del quale per adesso non si sa molto, nemmeno la cilindrata esatta.

 

Quella che è ritratta nelle foto pubblicate dei colleghi di Rushlane.com è una moto che non sembra però avere molto da spartire con la l'Adventure che abbiamo già visto nelle foto spia di qualche giorno fa dal quale certamente differisce per la scelta della forcella tradizionale e non USD, per l'impostazione, l'ergonomia e i cerchi in lega (nella misura anteriore da 17 o 18 pollici, dalle foto non riusciamo a trovare certezza su questo aspetto) che potrebbero avvalorare l'ipotesi di una roadster. C'è da notare però la posizione del monoammortizzatore che invece sembra disassato come nella ciclistica del prototipo Adventure, il che lascerebbe intendere una parentela ciclistica e non solo motoristica tra i due futuri modelli.

Dalle foto si notano quelle che sembrano leve al manubrio regolabili, i comandi elettrici in stile Classic/Hunter/Meteor e poco altro: decisamente non molto per fare delle ipotesi convincenti sulla futura destinazione di questo modello sul quale, manco a dirlo, Royal Enfield non ha rilasciato alcuna dichiarazione.

La scelta di introdurre nella line-up dei modelli dotati di un motore raffreddato a liquido potrebbe essere dettata da una serie di considerazioni; innanzitutto la possibiltà di rispettare più facilmente le normative antinquinamento globali: l'indiana BS6 è simile alla nostra Euro 5, tanto per fare un esempio. In secondo luogo, può portare con maggiore facilità performance più elevate pur mantenendo sotto controllo i consumi (aspetto particolarmente caro alla Casa di Madras), sull'altro piatto della bilancia c'è soltanto da aggiungere un lieve aumento della complessità costruttiva ma non in modo oltremodo significativo. La potenza ipotizzata per questo motore dovrebbe aggirarsi sui 40 cavalli, un notevole salto rispetto ai quasi 25 dell'attuale motore 410 cc ad aria della Scram 411 e della Himalayan e ancora di più rispetto al 350 cc da 20,2 cavalli della Hunter 350 (tanto per restare in tema di monocilindrici Royal Enfield), ma anche su questi aspetti crediamo che dovremo aspettare quantomeno il 2023 per sapere qualcosa in più.

 

Fonte e foto: Rushlane.com

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