Carburanti. Al via i controlli della Finanza per combattere il rincaro
Per evitare eventuali fenomeni speculativi sui prezzi dei carburanti su strade e autostrade a seguito dello stop degli sconti sulle accise, fonti del Mef confermano (come anticipato da alcuni quotidiani) che il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, ha già dato mandato, lo scorso dicembre, alla Guardia di Finanza di monitorare la situazione e che la prossima settimana verranno resi noti i risultati dei controlli effettuati.
Da inizio anno, ovvero da quando il governo ha cancellato in maniera definitiva tutto lo sconto sulle accise, i prezzi dei carburanti stanno continuando a crescere. Sono state tantissime infatti le segnalazioni nei giorni scorsi tanto che i consumatori del Codacons hanno fotografato il gasolio verso l'assurda cifra di 2,5 euro al litro in autostrada. Si registrano picchi anomali nelle isole Eolie e in Sardegna dove far arrivare la benzina costa di più. Proibitivi i prezzi in autostrada: servita la verde arriva a costare fino a 2,392 euro al litro sulla A1 Roma-Milano mentre il gasolio, come detto prima, viaggia verso 2,5 euro al litro.
Lo stesso Codacons ha deciso di lanciare un vero e proprio boicottaggio nei confronti dei distributori più cari, invitando i motociclisti e gli automobilisti italiani a verificare i prezzi sul proprio territorio, anche attraverso le apposite app che segnalano i gestori più convenienti, e a non fare rifornimento presso le pompe che applicano prezzi eccessivi.
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Fatto 100 il prezzo al distributore, per la benzina il 27% è il costo da mercato, l'8% è il guadagno della compagnia (distributore compreso) e il 65% sono accise e IVA. Per il diesel dovrebbe essere un po' diverso: 32% mercato, 9% guadagno, 59% accise più IVA. In autostrada bisogna aggiungere il costo delle concessioni alle società che gestiscono le autostrade.
Direi che l'unica cosa su cui possono indagare è quel 9 o 8% di guadagno... Secondo me poca cosa, ma se contribuisce a abbassare il prezzo ben venga.
1 dal 2012 abbiamo sposato la legge bersani e siamo in un mercato libero , quindi io posso comprare un prodotto e venderlo a quello che mi pare , se trovo un cliente disposto a comprarlo , è il cliente che fa selezione .
2 chi sta guadagnando non sono i distributori che sono in concorrenza , ma sono al massimo LO STATO che sta incassando una montagna di IVA , e le raffinerie che non sono in concorrenza perche sono pochissime e non ce trattativa sul prezzo di acquisto.