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Caro carburanti. Accisa mobile, ridotta o social card? Tutto quello che c'è da sapere

- Il confronto attuale mira a delineare i beneficiari dell'azione finanziaria. Varie ipotesi sul tavolo del Governo, facciamo chiarezza
Caro carburanti. Accisa mobile, ridotta o social card? Tutto quello che c'è da sapere

Il costo dei carburanti continua a salire in modo inesorabile e nei giorni scorsi ha superato abbondandemente la barriera psicologica dei 2 euro al litro. Nello specifico questa soglia è stata oltrepassata nei distributori delle autostrade self-service e anche nelle stazioni di rifornimento ordinarie.

Si è parlato di taglio delle accise, della famosa social card e dell'accisa regolabile, tre ipotesi che sono arrivate sul tavolo del Governo con logiche d'intervento completamente diverse. Ma cosa sono? Facciamo chiarezza.

 

Taglio delle accise

Ancora prima di iniziare iniziare vi anticipiamo che il governo non ha contemplato l'ipotesi del taglio delle accise. Nonostante questa situazione, al momento, sembra improbabile un taglio strutturale delle accise, dato che il governo è impegnato nella ricerca di risorse per una manovra di bilancio prudente ma efficace.

Tuttavia, un intervento a favore degli dei consumatori potrebbe essere imminente, il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha annunciato che al prossimo consiglio dei ministri verrà presentata un'iniziativa a beneficio delle famiglie meno abbienti. 

La social card

Tra le opzioni in discussione, c'è l'idea di introdurre una nuova social card, simile all'iniziativa 'Dedicata a te' per gli acquisti alimentari. Questa social card sarebbe destinata a famiglie in difficoltà finanziarie e sarebbe assegnata automaticamente a chi soddisfa i requisiti, senza la necessità di presentare una domanda.

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L'accisa mobile

La terza alternativa da tenere in considerazione è quella del ritorno al sistema dell'accisa mobile, soluzione precedentemente adottata dal governo Draghi.

Questo meccanismo prevede che, quando i prezzi dei carburanti aumentano oltre una determinata soglia, i maggiori incassi dello Stato sull’Iva si utilizzano per abbattere le accise. In questo caso, l’intervento non sarebbe mirato a una specifica fetta della popolazione ma raggiungerebbe tutti gli utenti della strada.

In particolare modo i benefici maggiori li avrebbero coloro che utilizzano frequentemente il loro veicolo, come i lavoratori e gli studenti pendolari, indipendentemente dal loro reddito.

Questi sarebbero i tre ipotetici piani d'azione per fronteggiare l'emergenza carburanti. Il taglio delle accise è stato già escluso, rimane la social card e il meccanismo dell'accisa mobile. A parer vostro quale può essere la soluzione più adatta?

  • Cinghia02
    Cinghia02, Faenza (RA)

    il problema non sono i metodi scelti ovvero "social card"..."accisa mobile"....o altro ...il vero problema è a chi è rivolta in verità questo sgravio e chi realmente ne beneficerà! se guarderanno solo ed esclusivamente il solito ISEE allora è chiaro che non cambierà mai nulla!..e ne beneficeranno solo i soliti furbi che fanno solo del nero...o quasi! e chi magari è alluvionato...terremotato...nulla! hai l'ISEE alto! sei alluvionato...hai perso l'auto..la casa... però hai l'ISEE alto... nulla!
    bravi!
  • fragiga
    fragiga, Vimercate (MB)

    per ridurre le accise, potrebbero tassare i super extra profitti delle compagnie petrolifere come, me lo auguro, proposto per le grandi banche.
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