Che cos'è il raffreddamento adattivo?
Negli ultimi giorni stanno girando diversi studi di BMW, come quello del sistema shiftcam per motore monocilindrico ad esempio. L'ultimo in ordine di tempo a fare il giro del web, come si dice in questi casi, è relativo ad un sistema di raffreddamento adattivo. Ma di cosa si tratta?
Leggendo la domanda di brevetto si evince che "i dispositivi di raffreddamento solitamente sono progettati sulla base del massimo fabbisogno previsto, che può verificarsi in caso di condizioni operative estreme. Nelle situazioni quotidiane con requisiti di prestazioni inferiori il sistema di raffreddamento risulta sovradimensionato". In parole povere i radiatori sarebbero troppo grossi per la maggior parte del tempo perché c'è la necessità che restino montati proprio laddove c'è la maggior esposizione al flusso d'aria. Chiaramente questo è proprio il contrario di quanto invece serve all'efficienza aerodinamica perché oppone resistenza proprio all'aria. A ciò si aggiunge che i radiatori sono pensati per le peggiori condizioni di funzionamento possibili e da questo si evince che nell'uso quotidiano risultino sovradimensionati.
Su alcune vetture di serie, BMW sta già impiegando un sistema con una griglia del tutto simile alle persiane delle finestre ovvero con listarelle scorrevoli che si aprono e si chiudono in base a quanta aria è richiesta per il raffreddamento del motore. Questo sistema lo ritroviamo in buona sostanza nella domanda di brevetto che invece riguarda l'applicazione motociclistica. Davanti al radiatore verrebbero poste delle listarelle a "veneziana" ad apertura e chiusura delle feritoie per il passaggio dell'aria. Il tutto sarebbe comandato da un motorino elettrico. A persiane chiuse l'aria viene deviata attorno al radiatore per ridurre la resistenza aerodinamica, mentre a persiane aperte si ha il massimo flusso per il raffreddamento. Così facendo si dovrebbero ridurre i consumi e aumentare l'efficienza quindi si presume le prestazioni.
Il brevetto viene accompagnato da un disegno di una moto adventure che è chiaramente una GS. Non è del tutto fuori luogo, dunque, aspettarsi che questo sistema possa arrivare nella produzione di serie già con la prossima R 1300 GS attesa per il prossimo anno.
-
DettoFatto, Lodi (LO)Aspettiamo e vedremo: è solo un brevetto. Non è detto che debba necessariamente entrare nella produzione di serie; è d'obbligo ricordarsi che molte moto ancora oggi mettono a repentaglio la vita del loro utente per una camera d'aria da pochi euro - spacciata come sistema "migliore" per l'off road. O che una valvolina da pochi spiccioli può non far entrare in funzione la ventolina del radiatore: ce ne sono tanti di componenti economici che possono distruggere il motore; ce ne sono sempre stati...
-
Gibix, Casnate con Bernate (CO)che bello quando le moto erano raffreddate ad aria, senza circuito, liquido, radiatore, pompa, termostato, ventola, manicotti, guarnizioni, fascette...per la seconda volta sul mio scooter sto sperimentando la sostituzione guarnizione testa per infiltrazioni liquido nel cilindro. doppio salasso oltre al disagio del fermo moto. lo chiamano progresso ed evoluzione tecnica.