Industria

Colaninno sulla crisi Aprilia. Piaggio, venduto il 3,2%

- Sviluppo in Asia e contenimento della flessione in Europa. E' questa la situazione. L'incontro di Colaninno con i sindacati su Aprilia e la crisi. Immsi, la finanziaria di controllo, ha intanto ceduto il 3,2% di Piaggio per 22 milioni di euro
Colaninno sulla crisi Aprilia. Piaggio, venduto il 3,2%

Del temporaneo stop produttivo nello stabilimento Aprilia di Scorzè abbiamo scritto nei giorni scorsi. Ieri si sono incontrati a Pontedera, sede della Piaggio, i rappresentanti sindacali delle maestranze con il presidente Roberto Colaninno a proposito della situazione produttiva.

Pur rilevando i grandi risultati del reparto corse di Aprilia, Colaninno ha espresso preoccupazione per la produzione di serie, precipitata dalle 90.000 moto e scooter nel 2008 alle 30.000 di quest’anno. I rappresentanti sindacali fanno presente che sono arrivati all’esaurimento degli ammortizzatori sociali con i contratti di solidarietà giunti al quarto anno per Scorzè, a fine gennaio 2014, e al terzo anno a per l'impianto di Noale. Sollecitata sulla questione, l’azienda avrebbe dimostrato disponibilità sulle prospettive occupazionali e sulla strategia complessiva per Aprilia.

Roberto Colaninno ha detto che un’altra criticità è rappresentata dalla situazione dell’Ape e dei veicoli a quattro ruote prodotti a Pontedera da Piaggio. Anche se si spera che le cose migliorino grazie alla nuova motorizzazione prevista e alle sinergie con la produzione indiana. Bene invece Moto Guzzi, dove dalle 4.100 unità prodotte nel 2012 si passerà a 7.500 moto quest’anno. Ma bene anche Pontedera dove, nonostante la crisi delle due ruote, tra il 2009 e il 2012 sono stati assunti con un contratto a tempo indeterminato 600 precari. Nell’incontro con i sindacati Colaninno ha anche rilevato che i dipendenti del gruppo in Italia erano 3.900 nel 2012 e sono 3.850 quest’anno e che l’Asia non è un rischio ma anzi rappresenta un’ancora di salvezza, in quanto le controllate asiatiche ed americane hanno contribuito nel 2012 per il 90% ai guadagni complessivi.

Mauro Faticanti, segretario nazionale del settore due ruote della Fiom, ha dichiarato: “La cosa che preoccupa di più è che Colaninno non ha preso impegni per i prossimi quattro anni in termini di piano industriale e quindi di lavoro. Di sicuro ci ha detto che le tre ruote Ape sono morte e in Aprilia c'è un grosso problema: parte della meccaniche aprilia vengono prodotte a Pontedera”.
Raffaello Cimi, rappresentante Cisl, ha aggiunto: “Per cinque anni Pontedera ha saputo reggere alla crisi, ma se adesso la produzione e il mercato non riprendono potrà solo peggiorare. Basti vedere che, mentre lo scorso anno ce ne sono stati 600, nel 2013 non c’è stato nemmeno un contrattista assunto. In soli pochi mesi lo sbalzo negativo è stato esponenziale”.
Il gruppo Piaggio l’anno scorso ha investito 148 milioni di euro, di cui 85 milioni destinati all’Italia. Un nuovo incontro con i sindacati, con al centro Aprilia, è previsto a novembre.

Nel frattempo la finanziaria Immsi presieduta da Roberto Colaninno, che controlla Piaggio, ha venduto fuori mercato il 2,3% del capitale Piaggio, mantenendo la quota di controllo del 51,5%. Il controvalore degli 11,5 milioni di titoli ordinari Piaggio & C. ceduti è stato di oltre 22 milioni di euro. Fra gli altri azionisti di Immsi ci sono l'imprenditore Diego Della Valle, con il 5%, e la Financiere de L'Echiquier con il 5,1%.

 

  • northsam
    northsam, Zelo Buon Persico (LO)

    Gruppo piaggio...

    Direi che è il gruppo peggio gestito della storia delle 2 ruote!
    Collanino si ostina e si è ostinato ad investire in Aprilia (che all'estero nessuno conosce...o quasi) e così è riuscito a perdere 2 marchi con storia di gare e campionati come MotoGuzzi e Gilera.

    MotoGuzzi in particolare è conosciuta in tutto il mondo, investire su quel marchio avrebbe potuto creare una forza per piaggio...invece no...MotoGuzzi è quasi arrivata al collasso e solo negli ultimi 2 anni sta mostrando timidi segni di ripresa.

    Gilera...be' che dire, sono riusciti a lasciare le corse quando il SIC ha vinto il mondiale con quel marchio sulla carena!
    Hanno smesso di fare moto e sono stati relegati agli scooter, vedendosi anche strappare questi ultimi quando piaggio decise di far realizzare l'800 ad aprilia...Gilera, che faceva buone moto ormai è morta!

    Rimangono piaggio ed aprilia e quest'ultima nonostante abbia assorbito tutti gli investimenti, non riesce ad essere commercialmente appetibile non solo in Italia, dove siamo un po' tutti esterofili, ma anche all'estero...e piaggio con i suoi scooter comunque sente la crisi.

    A me sembra un disastro su tutti i fronti! Disastro fatto di scelte sbagliate nei momenti topici e di convinzioni date da chi di moto non sa nulla o quasi.

    Piaggio dovrebbe essere smembrata nelle 4 case che ne compongono il gruppo e ciascuna andrebbe venduta ad imprenditori capaci ed appassionati. Se così accadesse scommetto che soprattutto a Mandello del Lario comincerebbero a produrre molte più moto (per l'estero purtroppo...)
  • Alessandro200958
    Alessandro200958, Mogliano Veneto (TV)

    rosario.salzano2568

    Non sono d'accordo, la crisi c'è per tutti, ma ci sono aziende che stanno avendo, comunque successo.

    KTM, BMW e Ducati in primis..
    Aprilia, purtroppo paga un top management non all'altezza.
    soprattutto sulle scelte di Marketing.

    Da gennaio ad agosto 2013::
    BMW GS 3.663
    Multistrada 1.085
    1.150 Adventure 421 ma è arrivata a luglio!!!

    Caponord non rientra nelle prime 100 moto vendute nel 2013.... nemmeno con il finanziamento a tasso 0 proposto a maggio e giugno....

    Un fiasco, totale.
    Anche in un segmento ormai sepolto, quello delle supersport la Panigale ha venduto di più... 276 moto....
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