Decine di migliaia di motociclisti in piazza contro i divieti per le moto
La proposta, ormai concreta, di vietare alcune strade tedesche alla circolazione delle motociclette la domenica e nei giorni festivi sta sollevando la protesta di molti motociclisti in Germania.
Una protesta civile che è iniziata con una petizione (sono state raccolte a oggi oltre 200.000 adesioni, possono aderire anche gli stranieri) ed è proseguita con una serie di dimostrazioni in alcune città a partire da domenica 4 luglio.
Secondo fonti di Polizia, a Monaco si sono radunati 23.000 motociclisti, 12.000 a Dusseldorf, 10.000 a Stoccarda e altre migliaia a Berlino, Amburgo e Dresda.
Domenica 12 luglio altri 16.500 motociclisti contrari ai divieti si sono riuniti a Lipsia. Proprio il grande afflusso di persone ha generalmente non autorizzato lo svolgimento dei cortei in moto per le strade cittadine.
Pur con la grande presenza di partecipanti, e di molta Polizia a controllare le piazze, tutto si è svolto in maniera civile e senza nessun incidente.
“Questo divieto limita la nostra libertà e mette alla prova l'uguaglianza degli utenti della strada – dice Heiko Schmidt che ha dato il via alla petizione online -. A mio avviso, una limitazione è solo una tattica per arrivare rapidamente a un divieto generalizzato alla guida su certe strade. Questo divieto discrimina i motociclisti e li punisce tutti per la violazione delle regole da parte di alcuni”.
I ventilati divieti si basano sulla presunta rumorosità delle moto in generale, benché esistano norme di omologazione alle quali i costruttori si attengono, prendendo magari a pretesto chi modifica gli impianti di scarico.
Tutto è iniziato il 10 marzo scorso, quando Armin Laschet -il primo ministro della Renania-Vestfalia settentrionale, della CDU – ha siglato una proposta di risoluzione secondo la quale il Consiglio Federale tedesco dovrebbe chiedere al Governo Federale di agire contro il rumore delle moto.
Il Consiglio ha accolto la domanda il 15 maggio e adesso quella che era una questione gestita localmente, dai ministeri dei singoli Land, approderà nell'agenda politica federale.
La proposta prevede che la rumorosità di tutte le nuove moto non debba superare gli 80 dBA. Verrebbe inoltre estesa la possibilità di vietare il traffico delle moto su molte strade nei giorni festivi, una pratica già adottata localmente.
I colleghi di Motorrad hanno ad esempio verificato che nel 2018 ci sono state 50 chiusure di strade complete alle moto e 30 divieti applicati nei fine settimana. La tendenza è in aumento e se arrivasse la nuova stretta le cose si complicherebbero ulteriormente per tutti i motociclisti.
fonte Motorradonline
la A sta per curva di ponderazione A ossia una funzione che esprime la specifica sensibilità dell'orecchio umano ai suoni a determinate frequenze.
io non ho la più pallida idea se il dato sul libretto alla voce U1 sia espresso in dB o dBA (qualcuno lo sa?)
se fosse in dB, allora il dato sul libretto non consentirebbe un confronto immediato con la richiesta normativa degli 80 dBA.
voi direte "chissenefrega??"
il problema è che se devo valutare l'effettiva rumorosità del mio mezzo (assumendo comunque che il valore sulla carta di circolazione non si discosti di molto dagli 80 - se sto a 106, saluti e baci) mi tocca sottoporlo a una prova fonometrica con curva di ponderazione A.