Ducati migliora il suo record: 55.451 moto vendute nel 2016
Ducati archivia un altro anno positivo, il settimo consecutivo. Nel 2016 ha infatti consegnato nel mondo 55.451 moto, il che significa aver migliorato di un +1,2% le vendite record del 2015, quando per la prima volta a Borgo Panigale fu superato il muro delle cinquantamila moto. L'anno scorso, l'arrivo dell'inedita Scrambler 800 (16.000 esemplari venduti) e della rinnovata Multistrada 1200 (8.000 unità circa) avevano visto un'impennata del 22% nelle vendite, passate dalle 45.100 moto del 2014 alle 54.809, e i ricavi raggiungere i 702 milioni di euro.
Nel 2016 Ducati ha lanciato altre interessanti novità, come la nuova XDiavel (5.200 esemplari venduti), le rinnovate Hypermotard 939, le nuove Scrambler Sixty2 e Multistrada Enduro. Nel caso della serie Hyper c'è stato un incremento del 15% delle consegne, salito a +16% per la serie Multistrada, mentre la famiglia Scrambler 800 e 400 ha totalizzato 15.500 vendite.
Replicare il risultato del 2015 (il 22% in più contro il +2% del 2014) era sicuramente molto difficile, già confermarlo incrementandolo di un +1,2% è stato importante, ma forse era anche lecito attendersi qualcosa di più, considerato l'ampliamento dell'offerta. Ci sono stati altri modelli che hanno stentano, vedi i Monster, mentre le super sportive devono confrontarsi con una generale contrazione che peraltro si scontra con l'elevata qualità dei prodotti.
Le prospettive per quest'anno sono peraltro buone, poiché a Bologna potranno contare sull'arrivo di altre moto sicuramente attese o che andranno a completare interessanti segmenti, come Multistrada 950, Monster 797, Scrambler Cafè Racer e Desert Sled, SuperSport, e il rinnovato Monster 1200.
«Il 2016 non rappresenta soltanto un nuovo record di vendita – ha commentato Andrea Buzzoni, Global Sales and Marketing Director - ma il consolidamento dell’importante espansione dei volumi avvenuta nel 2015, anche grazie all’introduzione del brand Scrambler».
La marca di Borgo Panigale conta 1.594 dipendenti e, con una rete commerciale di 783 punti vendita e assistenza, è presente in 90 Paesi.
Quello statunitense si conferma come il maggiore mercato per Ducati, con le sue 8.787 moto consegnate ai clienti e una quota salita al 15,8% contro il 14% dell'anno scorso. L'Italia si conferma il mercato numero due, e dopo la perentoria crescita dell'anno scorso (+53%, grazie soprattutto all'effetto Scrambler: 2.476 esemplari immatricolati), segna un +20% nel 2016, arrivando a 7.892 unità. I modelli più venduti da noi l'anno scorso sono stati la Scrambler 800 (2.264), la Multistrada 1200 (1.323) e la serie Hypermotard 939 (783 unità per le tre versioni).
La Germania invece è il mercato numero tre (è cresciuto dell'8% contro il +24% del 2015), mentre l'aumento maggiore in Europa si deve alla Spagna: +38%. In Cina, dove l'importazione delle Ducati è passata l'anno scorso da Jet Sky Development Ltd., società del Gruppo Denker, ad Audi China, le vendite sono aumentate ben del 120%, dopo il +46% del 2015.
In Sud America, risultati positivi per Brasile (a Manaus Ducati assembla i modelli CKD per quell'area) con un +36%, e Argentina salita a +219%.
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Non c'è nulla di meglio per esaltare il genio italiano. Se adesso riescono a lavorare bene anche sull'affidabilità (intesa come moto che fanno pista) davvero possono volare senza limiti. Bravi bravi bravi.
Alla faccia di quelli che maledicevano i crucchi, guarda qua che robetta hanno tirato su...