Ducati MotoGP, il 2014 inizia a Jerez
La chiarezza normativa non è patrimonio della MotoGP, almeno negli ultimi anni. Il regolamento Open, quello che ha posto fine alla lunga agonia della CRT sostituendole con i cosiddetti "prototipi di serie" con 24 litri di benzina invece di 20 ed un limite di 12 motori contro i cinque dei mezzi ufficiali in cambio dell'utilizzo della centralina unica sviluppata da Dorna e Marelli, prenderà il via dall'anno prossimo.
Non è però affatto chiaro se la formula proposta ai privati sia destinata a diventare gradualmente patrimonio di tutta la MotoGP, rispondendo così a chi vede nell'elettronica uno dei mali di cui soffre la classe regina, o se resterà una categoria prettamente riservata ai non ufficiali, confinandoli in uno stato di competitività quantomeno relativa. Da un lato c'è infatti l'esigenza Dorna di abbassare i costi ed aumentare lo spettacolo in pista, dall'altra quella delle Case, che trovano nello sviluppo di elettronica e soluzioni di riduzione di consumo ed emissioni l'unica ragion d'essere del loro impegno agonistico.
Ducati nel dubbio ha deciso di esplorare la formula Open: la Casa bolognese schiererà una formazione a tre punte e mezzo. I due piloti ufficiali nel team interno, ovvero Dovizioso e Crutchlow, più Andrea Iannone che verrà supportato dalla struttura satellite potranno contare sulla Desmosedici 2014. L'ingaggio del colombiano Yonny Hernandez, che ha sostituito all'ultimo momento il prematuramente ritirato Ben Spies, lo vede invece protagonista per l'anno prossimo del progetto Open con l'assistenza dalla stessa struttura satellite. Quale che sia il futuro della categoria, il business model Ducati nelle competizioni si è storicamente basato sulla vendita o noleggio ai privati dei mezzi ex ufficiali; è dunque più che normale che a Bologna siano interessatissimi a qualunque tipo di prospettiva per questo tipo di moto.
Di fatto la Open Ducati sarà la Desmosedici 2013 con pochissime variazioni - è lecito ipotizzare che la V4 di Borgo Panigale sarà quella a cui le unghie saranno tagliate meno di tutte, limitandosi all'adozione della centralina unica Marelli e ad un serbatoio più capiente - ma a tuttora non è ancora scesa in pista. Una dichiarazione non ufficiale di un portavoce Ducati all'australiano Crash.net ha parlato di un debutto a Jerez dal 27 al 29 novembre, con lo stesso Hernandez in sella.
Non arriverà invece prima di Sepang la Desmosedici ufficiale che vedremo impegnata in gara nel 2014: i due neoacquisti del team Ducati, il Direttore Generale di Ducati Corse Gigi Dall'Igna e il pilota ufficiale Cal Crutchlow, hanno detto esplicitamente che le vere novità non si vedranno prima di febbraio 2014, quando prenderà il via la stagione di test a Sepang. La nuova Desmosedici non sarà una moto completamente diversa - lo stesso Dall'Igna ha escluso che ci siano i tempi per rifare la MotoGP da zero - ma dovrebbe comunque essere sostanzialmente differente dalla moto in sempre maggior difficoltà che abbiamo visto in pista negli ultimi due anni. Che cosa questo significhi, in termini di sostanza, lo sapremo solo allora.
Ducati e rispetto...
Anche io come molti rispetterei la scelta di ritirarsi con un programma ben preciso per ritornare competitivi.
Una casa come Ducati, nonostante alle spalle abbia AUDI, non ha i fondi per portare avanti un campionato motogp e nel mentre investire per la progettazione di un nuovo mezzo...quindi le cose vanno a rilento...molto a rilento.
A mio modo di vedere le cose, la scelta di Suzuki per Ducati sarebbe perfetta! 2 anni con un reparto corse che lavora solo per progettare e sviluppare una motogp competitiva. Inoltre in questo modo potrebbero anche acquistare peso politico e chiedere delle modifiche di regolamento che non avvantaggino solo Honda.
Visto che si ha pochi soldi da spendere è meglio spenderli bene, IMHO...
Per quanto riguarda Iannone, l'errore è stato voler salire subito in motogp!
L'anno scorso si è messo dietro molte volte MM, con moto inferiore e senza contare che MM aveva sempre il motore più performante e la moto migliore (chissà come mai...).
Se quest'anno fosse salito su una Honda (moto che secondo me si adatta molto bene al suo stile di guida) i suoi risultati sarebbero stati decisamente diversi, ne sono sicuro! E probabilmente avrebbe anche evitato qualche infortunio...spero che Suzuki lo consideri tra i pretendenti del suo mezzo per il 2015, perchè per Ducati la vedo ancora lunga...purtroppo...spero di sbagliarmi, ma difficilmente nel 2014 avranno una moto competitiva. Honda per arrivare alla base del telaio che utilizzò nel 2011 Stoner ha fatto qualcosa come 40 telai e solo l'anno scorso per migliorarlo ne ha fatti altri 13 (ricordate che da giugno in avanti Pedrosa aveva una moto incredibile?).
Yamaha viaggia più o meno sugli stessi numeri, quindi dubito che in Ducati dopo aver fatto il perimetrale ed averlo modificato si e no una decina di volte riescano a raggiungere i jappo in un solo semestre.
Ultima cosa, per chi vorrebbe rivedere la ducati 2010 in pista...tenete conto che Honda e Yamaha sono migliorate moltissimo da allora, quando Ducati si beccava 1 sec e mezzo al giro, ed oggi Ducati continua a prendersi lo stesso distacco, quindi anche la Rossa è migliorata molto rispetto al 2010.
Quindi oggi la moto del 2010 prenderebbe almeno mezzo secondo in più al giro rispetto all'attuale!
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