Ecco come funziona il sistema avanzato di stabilizzazione AMSAS
Yamaha sta lavorando al progetto di un sistema di assistenza per la stabilità delle moto, chiamato Advanced Motorcycle Stabilization Assist System (AMSAS). L'ufficialità dello sviluppo è arrivata e noi ve lo avevamo già anticpato in questo articolo.
Facciamo chiarezza sul funzionamento di questo nuovo sistema che renderà praticamente impossibile le cadute a bassa velocità.
L'AMSAS aiuta appunto il veicolo a mantenere l'equilibrio in fase di partenza e a basse velocità utilizzando attuatori all'anteriore e sullo sterzo. Lo sviluppo di questa tecnologia fa parte del piano per la sicurezza di Yamaha Motor che, entro il 2050, ambisce a realizzare un mondo sicuro, privo di incidenti.
Il prototipo è in fase di sviluppo, utilizza come piattaforma una YZF-R25 di serie ed è dotato di una piattaforma inerziale (IMU) a 6 assi e di attuatori di sterzo. L'AMSAS stabilizza infatti l'assetto del veicolo controllando le forze di trazione e di sterzo. "La sua caratteristica distintiva è l'utilizzo di un sistema facilemente applicabile alla maggior parte dei veicoli esistenti, poiché non richiede alcuna modifica strutturale al telaio", afferma il responsabile del progetto Akitoshi Suzuki.
"Quando si parte o ci si ferma, l'attuatore di guida montato sulla ruota anteriore aiuta a stabilizzare il veicolo grazie all'azione combinata con l'attuatore di sterzo collegato al manubrio ", spiega Suzuki. Grazie al coordinamento di questi due elementi, il prototipo AMSAS è in grado di far muovere la moto a basse velocità senza farla cadere, indipendentemente dal livello di abilità del pilota a bordo.
L'AMSAS è solo una delle tecnologie che la casa giapponese sta sviluppando per raggiungere l'ambizioso obiettivo relativo alla sicurezza. Il sistema potrebbe anche essere utilizzato in combinazione con altre tecnologie, come per esempio il sistema di frenata combinata assistita dal radar, già presente sulla TRACER 9 GT+. Yamaha vuole sviluppare l'AMSAS in modo che possa essere utilizzato su diverse forme di mobilità personale, non si escludono quindi le biciclette.
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usr_26838, Torreglia (PD)mah!