EnduroGP 21. Svezia. “Discussione” Ruprecht, TM, e Freeman, Beta
Skovde, Svezia, 25 Luglio 2021. Borilli EnduroGP World Championship, Gran Premio di Svezia, atto quarto dell’era post Alain Blanchard. È difficile superare il livello di contenuti con cui l’ormai leggendario Promoter ha traghettato l’Enduro nell’epoca moderna ma la FIM, che ha rilevato direttamente l’incarico (in attesa dell’ufficializzazione del nuovo promoter… portoghese) ci prova. Intanto, dunque, il Mondiale EnduroGP promosso dalla FIM registra un primato d’un certo rilievo: quello del record di costo di un test tampone CoVid-19, antigenico o PCR che si voglia. La nuova soglia, che credo sia un record da classifica assoluta, fissa le quote rispettivamente in 125 e 185 euro! (conferma ricevuta a ribadita, incredula, diretta domanda). Non ci si venga a dire che c’è un costo di base, perché alla Coop un “rapido” vale 5 euro, né che è una “tagliola” degli svedesi, perché in questo caso bastava lasciarli alle corse delle slitte e spostare l’Enduro mondiale dove c’è più umanità.
Ma veniamo a cose meno clamorose, altrettanto serie ma ben più interessanti. Per fortuna l’Enduro che conta, e con questo intendo Piloti, Team, Marche, ci sta facendo vedere cose di un altro pianeta. Ricordiamo ancora Edolo, ma l’Estonia è stato così, e non c’è dubbio alcuno che il Gran Premio svedese è stato un altro show del valore della specialità e dei suoi attori. È stata un’altra battaglia epica, esagerazione che rende tuttavia l’idea del livello del confronto. l’EnduroGP, l’”Assoluta”, rende onore allo stato dell’arte della disciplina con le interpretazioni perfette di due protagonisti in forma… olimpica. Wil Ruprecht, TM, è il chiaro dominatore del Sabato di Skovde, sempre all’attacco e in accelerazione. Imprendibile, cinque vittorie di Speciale, l’australiano di Jarno Boano fa il vuoto (si fa per dire) alle sue spalle, lasciando molto indietro sia Garcia, KTM, il dominatore del GP di Estonia, che un “imperfetto” Freeman, Beta.
È il giorno in cui Guarneri, Fantic, fa meglio di Verona in E1, “sfruttando” lo strano eccesso di errori dell’Uffìciale GASGAS, e confermando l’ascesa delle “armi leggere” della E1 in termini di valore assoluto. Il duello della E1 continua aperto e avvincente.
La risposta di Freeman a Ruprecht, Domenica, è altrettanto forte. L’inglese di Fabrizio Dini ha resettato il chip sabato sera ed è partito la mattina successiva con “sistema operativo” pulito e rinnovata conferma di obiettivi. 4 vittorie di frazione e una giornata di grande Enduro basata sulla contrapposizione della massima carica e del “fil rouge” degli errori. Freeman domina dall’inizio alla fine, e questa volta è Ruprecht che “colleziona” negatività sbagliando troppo, al punto da finire soltanto quinto assoluto. D’altra parte è la domenica in cui quella progressione del duello tra Guarneri e Verona offre il brivido del mai visto, o quasi. Con Freeman imprendibile il confronto tra i due italiani della E1 trascina anche Garcia in un finale travolgente. All’ultima Speciale separati da frazioni di secondo, finalmente Verona replica il suo concetto di superiorità con un’ultima Speciale magica e risolutiva. Più che il tempo stratosferico è il “metodo” con cui l’ufficiale GASGAS porta sul campo di battaglia le sue teorie di guerra. Verona è secondo assoluto, Guarneri porta sul podio dell’assoluta la Fantic. È storia.
Con la quarta vittoria su otto giornate di Campionato della EGP, adesso Freeman allunga sui meno “regolari” Garcia e Ruprecht, dando al suo Mondiale, ormai a due terzi del cammino, un’impronta più gestibile. Il che vuol dire che sin dal prossimo appuntamento tedesco alle sue spalle si scatenerà uno spettacolare inseguimento. Resta sempre apertissima, invece, la battaglia della E1 tra Verona e Guarneri, separati da dieci punti. La classe, evidente monopolio italiano, porta sotto i riflettori anche il terzo posto di Samuele Bernardini, Honda, indietro ma “presente”, che è quello che conta per il futuro.
Poi è un po’ routine. Lorenzo Macoritto, TM, mette due volte alle sue spalle l’avversario di Mondiale Junior e di Casa TM, Matteo Pavoni, in questo modo avvicinando sensibilmente il compagno di Squadra in testa al Mondiale. Doppietta perentoria anche per Albin Norrbin nella Youth, la vita per Harry Edmondson e Kevin Cristino si fa più difficile, ma anche in questo caso la sicura evidenza è il monopolio Fantic. Infine, finalmente in forma perfetta, Laia Sanz è tornata a fare la differenza nella Enduro Women. La spagnola è autrice di una doppietta perfetta, costruita più sulla costanza di rendimento che sulla velocità pura, e adesso, a una prova dalla fine del Mondiale delle Donne, Mireia Badia e Jane Daniels si trovano a dover recuperare almeno una dozzina di punti.
Sul Mondiale l’ombra dei meno efficienti, sfortunati e fuori gioco. Holcombe, non recuperato, Oldrati, in recupero, Salvini, out, Cavallo, ritirato.
E si va in Germania, per la penultima data del Mondiale 2021. C’è da aspettare, tuttavia, per il mitico Enduro GP di Zschopau, 8-10 Ottobre.
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