Harley-Davidson Bologna vince "Battle of the Kings 2016"
Dopo 34 giorni di votazioni, è stata la concessionaria Harley-Davidson di Bologna ad aggiudicarsi il titolo nella Battle of the Kings 2016, su un podio ideale che ha accolto al secondo e terzo posto rispettivamente Harley-Davidson On The Road Napoli e Harley-Davidson Monza.
Sulla base della nuova Sportster Iron 883, 39 concessionarie ufficiali H-D si sono cimentate in personalizzazioni sottoposte poi a votazione del pubblico per eleggere la migliore, seguendo l'ormai leggendaria tradizione che contraddistingue Harley-Davidson, che del resto è il marchio che ha dato il via al fenomeno della customizzazione e alla sua conseguente ribalta a livello mondiale.
“L’iconica Sportster è sul mercato dal 1957 e risulta essere una delle Harley più amate, e il nuovo modello porta avanti l’eredità di quelli precedenti. Lo hanno sottolineato anche i numeri di questa edizione di Battle of the King, che ha rappresentato un grande successo sia in termini di adesione delle Custom Crew H-D, che hanno quadruplicato la loro presenza, sia in termini di apprezzamento e interazione con il pubblico, che a ritmo di click ha eletto il proprio Re. Una sfida combattuta sul sito customkings.harley-davidson.it fino all’ultimo voto della mezzanotte del 18 aprile” ha commentato Maurizio Ruvolo, Responsabile Marketing di Harley-Davidson Italia.
Gabriele Funi, titolare di H-D Bologna: “La moto da sempre mi rende felice, mi fa assaporare e vivere sensazioni indescrivibili. Vivo a Bologna da sempre, lavoro in Harley-Davidson da 16 anni, amo questa moto e questo marchio, perché con le infinite possibilità di personalizzazione riesce a farmi emozionare non solo quando la guido...mi basta guadarla, e da lì posso iniziare a sognare. Dopo il successo della scrambler nel 2015, quest’anno abbiamo pensato di andare nella direzione opposta, ovvero moto con “semimanubri”: in realtà il manubrio è il “clubman” genuine che offre lo stesso effetto, soprattutto con le modifiche che abbiamo apportato. Abbiamo montato 2 cerchi da 21”x3,50”, sella, manopole, pedane, filtro aria tutti genuine. Abbiamo costruito lo scarico e il puntale per realizzare una moto che abbia le sembianze di un prototipo da corsa. Ci siamo concentrati molto nelle modifiche, facendo però attenzione ai costi, e senza che esse stravolgessero la motocicletta: per questo abbiamo mantenuto la carrozzeria originale, proprio per dare valore aggiunto alla customizzazione, ma senza far dimenticare la base di partenza, dunque la mitica 883 Iron”.
Giovanni Borrelli, titolare di Harley- Davidson On The Road Napoli: “L’ispirazione è nata dal desiderio del dealer di creare una moto di tipo scambler, non presente nella gamma ufficiale: un sogno che avevo già da bambino, e che rivedo in questa moto e nei suoi colori. Un richiamo alle scrambler degli anni ’70, ma con la tecnologia moderna spinta dal glorioso Small-Block di Milwaukee. Antonio, il capofficina, si è occupato di semplificare la parte elettronica della moto curando ogni dettaglio, mentre le mani esperte di Benedetto hanno plasmato il ferro per costruire una carrozzeria filante e stilosa, che strizza l’occhio agli indimenticabili anni’70. Nello, invece, si è occupato di assemblare la moto, e infine Gianbattista ha curato la ricerca delle parti, il tutto sotto la mia supervisione. Il richiamo al passato inizia dallo scarico Supertrapp e dal serbatoio di provenienza 1200C, appositamente rimodellato nella forma e nelle dimensioni; a completare il corredo ci sono i parafanghi debitamente semplificati, e il comodo sellone di fattura artigianale. Lo stile di guida della moto è caratterizzato dall’impostazione enduristica del manubrio e dalle pedane da cross, pronti a qualsiasi avventura ON THE ROAD”.
Gugliemo Zappa titolare di Harley- Davidson Monza: “La customizzazione è la nostra cultura, siamo alla ricerca di nuovi stili, ma anche di vecchi sapori motociclistici, e nella gamma H-D mancava una scrambler! L’abbiamo voluta a basso costo, aggressiva e agile. Sulla base 883 Iron ci siamo divertiti a costruire una scrambler moderna. Non una replica di una moto anni ’50 bensì una moto attuale, che rispecchi però lo stile e le necessità per le quali le scrambler sono nate. Giovane e con carattere: ecco come vediamo la scrambler oggi”.