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Harley-Davidson sospende la produzione negli USA: problemi di fornitura

- Fermi gli impianti di produzione in Wisconsin e Pennsylvania, e le spedizioni di moto, a causa di problemi nella catena di approvvigionamento. Prosegue invece l'assemblaggio delle LiveWire
Harley-Davidson sospende la produzione negli USA: problemi di fornitura

Harley-Davidson ha comunicato ieri, giovedì 19 maggio, che sospenderà per due settimane la produzione e la spedizione di tutti i modelli in carico agli stabilimenti di Menomonee Falls, nel Wisconsin, e a York, Pennsylvania.

Secondo la breve nota diffusa, la Casa di Milwaukee ha deciso cautelativamente questa sospensione - che non riguarda le linee dedicate alle LiveWire -, in base alle informazioni ricevute da un fornitore di terze parti martedì 17 maggio che segnalava un problema di conformità legato alla produzione di un componente.

Fornitore e parte interessata non sono menzionati, ma si tratta evidentemente di una componente montata su più modelli e di una certa importanza, che però non equipaggia la serie delle elettriche LiveWire il cui assemblaggio prosegue appunto senza interruzioni.
L'emittente locale Fox43 di York, sentendo funzionari di H-D, ha riferito che lo stop temporaneo degli impianti potrebbe durare per un periodo al momento non prevedibile.

Il mercato azionario ha reagito facendo perdere il 10% al titolo della marca americana, portandolo ai minimi dell'ultimo anno.

Non è la prima a volta che Harley-Davidson è stata costretta a sospendere temporaneamente la produzione negli Stati Uniti, era accaduto nel 2020 ma in quel caso il motivo era la pandemia Covid-19.

E proprio dalla situazione pandemica globale si sono innestate le note difficoltà nelle spedizioni e poi nelle forniture di parti quali i microchip impiegati per le più disparate componenti elettroniche montate su automobili e, in misura minore ma comunque influente, sulle motociclette.

Presentando i risultati finanziari del primo trimestre di quest'anno, il 27 aprile scorso, il CEO H-D Jochen Zeitz aveva evidenziato come l'impatto causato dalla carenza dei microchip aveva provocato ritardi produttivi e quindi influito su vendite e risultati operativi.
A livello globale le vendite del primo trimestre sono peraltro aumentate del 2%, ma in Nord America – che incide per quasi il 70% del totale – c'è stato un calo del 5%.
Zeitz sempre in quell'occasione aveva osservato come “le sfide della fornitura continueranno a sconvolgere l'andamento del settore”.

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