Honda CBR. Un sogno realizzato a 50 anni
Cinquant’anni sono un traguardo che ti auguri sempre di tagliare. A cinquant’anni, mi dicevo, mi farò un bel regalo, e mia moglie sempre a ripetermi “te la puoi scordare la moto”. Ma la passione, nata quattordicenne col Gilera 5V Trial comperato con il duro sudore della mia fronte, riempiendo di cemento col badile la “betoniera” che mio padre usava per il suo mestiere, muratore, era troppo forte. Ogni giorno, ogni passeggiata portava inevitabilmente davanti alla vetrina del concessionario, dove lei anno dopo anno se ne stava in mostra più bella che mai. Ho compiuto cinquant’anni, ma lei se ne stava in vetrina, sempre più irraggiungibile, e una rassegnazione unica riempiva ormai il mio cuore.
Finché una sera, alla vigilia di partire per il mare dove le mie due donne avrebbero trascorso una settimana di vacanza (io no, io non ho tempo per la vacanza, “devo” lavorare), passando come consuetudine davanti a quelle vetrine dissi: “Bella questa, vero?” Era una Hornet color oro, chissà, forse, magari… “Molto più bella questa bianca e nera” sentii esclamare da mia moglie, che nella vetrina accanto stava guardando un CBR 600 RR, vero amore della mia vita. “Si papi - fece eco mia figlia - molto più bella questa!” Potete immaginare cosa abbia attraversato le mie vene in quell’attimo: la pressione arteriosa a mille, i pochi peli delle mie braccia che si sollevarono assieme per quell’effetto “pelle d’oca” che fa salire l’adrenalina oltre ogni umano pensiero. “Ma comunque scordatela” disse subito dopo lei, mentre la piccola sogghignava sapendo di questo “niet” che imperava sulla mia figura. “Moto uguale morte” era l’imperativo che mi ripeteva da anni.
Partimmo presto per il mare, le accompagnai in albergo, le baciai augurando buon soggiorno, ma appena salito in macchina composi il numero di telefono del concessionario. “Gino immatricola” dissi, e dopo essermi sentito dire cosa dall’amico che da anni si sentiva ripetere “prima o dopo la compro”, il mio tono gli fece capire che non avevo dubbi. Appena targata scattai una foto, la mandai a mia moglie con un semplice “ti piace?” e la misi in garage.
Una settimana dopo andai a prenderle, tornammo a casa e la prima parola che mi rivolse verso Vicenza, dunque dopo un’ora abbondante di viaggio, fu “l’hai comprata veramente?” Risposi di sì, e per i due mesi successivi il dialogo tra noi, più o meno, fu a base di monosillabi. Oggi che sono alla seconda CBR in cinque anni, la mia signora si è leggermente “ammorbidita”, ma di metterci il posteriore sopra neanche parlarne. Comunque abbiamo festeggiato i 25 anni di matrimonio il due agosto scorso. Cosa volete, in fondo è solo e sempre una questione di “tempo”!
di Claudio Chiarani
Un rapporto speciale
A volte anche un giretto di un'ora riesce a dare spensieratezza ed adrenalina nello stesso tempo!
Bravo Claudio ed ottima scelta per la CBR 600 RR!
Grande Claudio
scarica i nervi e aiuta a essere più concentrato nel traffico di tutti i gg.
Io ne ho 57 non ho mai smesso,da giovane il motocross poi la strada,
ora uso ogni tanto l' hornet 900 di mio figlio più comoda per noi nonnetti.......
Saluti e goditela!!!!!!