Honda Riding Assist, la moto che sta in piedi da sola
Si chiama Honda Riding Assist, e ha debuttato al Consumer Electronics Show di Las Vegas lo scorso mercoledì. Una soluzione, installata a scopo dimostrativo su una NC 750S, che dovrebbe rivoluzionare il mondo per chi si avvicina alle due ruote. Avete mai visto Asimo, l'androide Honda, in funzione? Ecco, la sua capacità di restare in equilibrio è stata sostanzialmente applicata ad una moto per aiutare i neofiti.
Priva di giroscopi, la soluzione Honda (sviluppata nel centro di ricerca e sviluppo di cui la Casa di Tokyo dispone nella Silicon Valley californiana) trasforma sostanzialmente il tradizionale sterzo meccanico in uno steer-by-wire. Sostanzialmente, al di sotto dei 5 km/h lo sterzo si disaccoppia dalla forcella, che viene gestita da una centralina separata e da una serie di servomotori. La moto è in grado di percepire in ogni istante il suo assetto, che corregge adattando l'angolo della forcella e sterzando la ruota anteriore nei due versi migliaia di volte al secondo per mantenere sempre l'equilibrio.Il tutto, naturalmente, senza privare il pilota del controllo sulla moto: pur se scollegati, sterzo ed avantreno restano sincronizzati attraverso una serie di servomotori, sostituiti poi quando si superano i 5 km/h da due fissaggi meccanici.
Per ora si tratta naturalmente di una soluzione pensata per chi si avvicina alle due ruote e manca dell'esperienza necessaria a restare in equilibrio nella marcia a bassa velocità, ma è evidente come una soluzione di questo tipo getti le basi per applicazioni decisamente più sofisticate, fino a poter pensare alla guida autonoma che sta progressivamente affermandosi nel mondo delle quattro ruote. Restiamo in attesa...
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Mattewo24Dobbiamo rassegnarci al fatto che le auto e le moto fra 50?100? anni saranno viste come noi ora guardiamo alle carrozze a cavallo. Fortunatamente, a differenza di queste ultime, manterranno il loro bel motorazzo che le anima e che noi tutti amiamo tanto tanto :)
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Ormau, Genova (GE)Ammiro il coraggio del primo collaudatore, un Yuri Gagarin delle 2 ruote!