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I motociclisti tedeschi manifestano contro i divieti di circolazione

- Migliaia di motociclisti in strada per far sentire la loro voce contro i provvedimenti che limitano l'accesso alle strade e limitano drasticamente le emissioni acustiche
I motociclisti tedeschi manifestano contro i divieti di circolazione

L'apposizione di limiti di velocità o di rumore specifici per le motociclette, quantomeno in certi contesti e lungo talune strade, è un argomento ormai sul tavolo da qualche tempo. Sui passi dolomitici, in Tirolo o in Germania, questi provvedimenti hanno preso piede o sono in discussione per l'applicazione.

Proprio in Germania, pochi giorni fa, migliaia di motociclisti hanno manifestato contro i divieti e i limiti selettivi e esclusivamente a carico dei motociclisti. È quanto riportano diverse testate, tra cui visordown: decine di migliaia di motociclisti hanno manifestato attraverso le città tedesche per protestare contro le proposte di limiti acustici ancora più restrittivi di quelli attuali e di limitare i luoghi in cui le moto possono circolare la domenica.

Sul tavolo ci sono l'abbassamento delle emissioni acustiche fino a 80 dB, limiti di velocità a tempo determinato e in generale provvedimenti che limitano l'utilizzo delle motociclette in determinati contesti locali come sulla strada B500, che impone limiti di 50 km/h solo per le moto o, il totale divieto di circolazione alle motociclette come nella L687 tra Rönkhausen e Wildewiese, in questo caso chiusa alle moto in determinati periodi, per motivi di sicurezza.


La FEMA e le autorità tedesche hanno aperto un confronto su alcuni di questi temi, ma nei giorni scorsi migliaia di motociclisti tedeschi hanno dimostrato scendendo in strada con le loro motociclette per far sentire la loro voce e la loro presenza, tra le altre, nelle città di Norimberga, Lipsia, Monaco, Colonia e Stoccarda, con la ferma intenzione di non far sì che i provvedimenti in progetto non puniscano chi guida in maniera responsabile e rispettando ogni regola.

Altre dimostrazioni sono previste fino alla fine dell'anno, nella speranza che si trovi il giusto equilibrio tra i diritti dei motociclisti, quelli degli abitanti delle zone sottoposte ai limiti - che desiderano più quiete e meno traffico - e sicurezza a 360° per tutti.

 

Fonte: visordown

  • brunomana
    brunomana, Lucca (LU)

    la strada è segnata..i motociclisti puzzano fanno rumore sono pericolosi non omologati...inoltre le moto elettriche salvo impennate tecnologiche non hanno mercato e non puoi nemmeno pensare di realizzare una moto plug-in.per avere un minimo di autonomia..a mio avviso cercano di dissuaderne l'uso..io la moto l'ho comprata nel 2020...e anche avendo le possibilità sono convinto che fra 5 anni l'utilizzo della moto sarà talmente complicato.che non avrà senso ricomprarla... pace...passero ad una M.BIKE elettrica!!!..e le staccate e i tornanti veloci le farò con la play.station 6!!!
  • Fabio Ricci1
    Fabio Ricci1, Gambassi Terme (FI)

    80 decibel,vuol dire vietare praticamente il transito di qualsiasi moto con motore a pistoni, a me sembra una dichiarazione di guerra e di odio verso tale mezzo a due ruote,ovviamente tali egoismi verranno mascherati dalla solita ideologia del rispetto verso il prossimo
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