I Verdi tedeschi chiedono nuovi limiti per le moto rumorose
Ha fatto rumore questa estate la notizia che in Tirolo alcune strade sono state vietate a moto omologate ma ritenute troppo rumorose. L'esperimento austriaco è terminato alla fine di ottobre e adesso ci sarà un confronto con i residenti per una verifica dei risultati.
Un'azione, quella austriaca, che ha fatto breccia nel gruppo parlamentare dei Verdi tedeschi. Il partito ecologista, lo scorso 28 ottobre, ha chiesto al Bundestag di prendere in considerazione anche in Germania la possibilità di vietare la circolazione alle moto su taluni percorsi che sono “gravemente colpiti dal loro passaggio rumoroso”.
Nella risoluzione hanno chiesto di vietare il passaggio ai motocicli con rumorosità statica inizialmente superiore a 95 decibel. Tanto che l'efficacia della silenziosità degli impianti di scarico dovrebbe essere ricontrollata tre mesi dopo l'utilizzo e non soltanto con impianti e motori nuovi.
Il timore è poi che, sempre in ottica anti rumore, venga estesa la possibilità di vietare il traffico delle moto su molte strade nei giorni festivi, una pratica che è già stata adottata localmente e che ha visto nei primi due fine settimana di luglio diverse decine di migliaia di motociclisti manifestare di diverse città contro questa proposta.
Resta naturalmente aperta anche la proposta lanciata al governo federale dal primo ministro della Renania Vestfalia di abbassare il limite di rumorosità di tutte le nuove moto a 80 dBA.
Una riduzione elevatissima se si pensa che un dimezzamento del rumore si ottiene già con tre decibel.
"rumóre (ant. o letter. romóre) s. m. [lat. rumor -ōris]. – 1. a. Qualsiasi perturbazione sonora che, emergendo dal silenzio (o anche da altri suoni), dia luogo a una sensazione acustica: il mondo finì di fare ogni moto e ogni romore sensibile (Leopardi); è quindi sinon. di suono, ma si usa soprattutto per suoni soggettivamente giudicati non musicali o che comunque riescano sgradevoli, fastidiosi, molesti, o addirittura dannosi (possono produrre nell’uomo effetti nocivi, sia acustici, che vanno da varî gradi di disturbi alla perdita totale dell’udito, sia non acustici, consistenti in cefalea, nausea, anoressia, disturbi psichici)."
A volte si dice che siamo quello che mangiamo ...