Il futuro di Honda nel segno del 100% ecocompatibile
Quando si pensa ad Honda il primo pensiero di ogni appassionato di motori va immediatamente alle moto e poi alle auto. Il colosso nipponico, però, è impegnato ad altissimo livello su fronti che vanno ben oltre quelli della mobilità su strada, a partire dalla nautica, settore in cui i motori marini sono stati recentemente affiancati dai gommoni completi 4XC by Honda, per arrivare alle macchine per il giardinaggio passando per l'aeronautica; settore, quest'ultimo, in cui Honda è impegnata da anni con il tecnologicissimo Honda Jet.
Centinaia di prodotti, completamente diversi per destinazione d'uso, pensati e sviluppati facendo riferimento ad una filosofia aziendale molto precisa, di cui i vertici della Casa nipponica vanno fieri: «Essere un’azienda di cui la società vuole l’esistenza».
Un obiettivo indubbiamente nobile, che negli ultimi anni si sta concretizzando in concetti legati ad un miglior uso delle materie prime, che portino progressivamente all'eliminazione dell'utilizzo del petrolio e, di conseguenza, ad una riduzione delle emissioni di CO2 sino allo zero. Ovviamente, anche per un colosso come Honda è tecnologicamente e commercialmente impossibile fare in modo che "l'impatto zero" si avveri domani, ma è pur sempre possibile iniziare a ragionare su quali siano le strade da percorrere per fare in modo che tutto questo accada.
Strade che non riguardano solamente il ciclo vita di ogni prodotto, ma anche la relativa produzione. Un grande passo avanti a riguardo, ad esempio, è stato compiuto nello stabilimento produttivo di Suzuka, in cui vengono prodotti i modelli ibridi. Questo stabilimento è circondato da oltre 100.000 alberi piantati dalla stessa Honda, che assorbono 800 tonnellate di CO2 all’anno. Sul tetto sono installate diverse serie di pannelli solari Honda Soltec per ridurre il ricorso alla rete elettrica e il conseguente impatto ambientale.
Lo stabilimento è stato progettato per non produrre rifiuti da smaltire in discarica e sfruttare al massimo il riciclaggio. Un’altra fondamentale tecnologia ambientale è l’unità di cogenerazione che produce sia calore per gli impianti di produzione che elettricità, eliminando le perdite lungo la linea elettrica che si determinano utilizzando energia generata a grande distanza dal punto di impiego.
Grandi passi avanti sono stati fatti da Honda per quanto concerne le auto e le moto, in particolar modo con progetti all’avanguardia come la vettura FCX Clarity (alimentata da celle combustibile ad idrogeno), il recentissimo scooter PCX 125 da 46 km/l o le vetture ibride come la coupè con cambio manuale a sei marce di cui Marco Simoncelli è divenuto testimonial da qualche settimana.
«Con le macchine normali - scherza il pilota del Team Honda Gresini in MotoGP nel corso della conferenza stampa - i miei consumi sono generalmente molto alti... Con la CR-Z, invece, le medie si sono alzate di molto. E' una vettura divertente da guidare».
L'impegno di Honda in ambito moto non si limita solamente al PCX 125 e alle numerose ottimizzazioni che caratterizzano l'evoluzione dei motori firmati dall'Ala rossa, ma nel prossimo futuro porteranno progressiviamente in concessionaria veicoli a trazione elettrica, come nel caso del Neo-EV presentato con un occhio di riguardo per la produzione di serie al Salone di Tokyo nel 2009.
Sic contro gnocca
ciao Sic