l'analisi

Il rinvio dei divieti per le moto “inquinanti” ha un senso

- In tutta Europa si sta ragionando sui tempi dettati dal Green Deal, e anche Milano prende tempo. Mancano le risorse, mancano le tecnologie e i tempi sono grami. Per il momento si rimandano le decisioni già prese, in seguito si vedrà
Il rinvio dei divieti per le moto “inquinanti” ha un senso

Dopo il rimbalzo delle vendite di aprile, che hanno registrato  una crescita del 21% addirittura, un’altra buona notizia, anzi ottima, per i motociclisti: i divieti di circolazione per le moto Euro 0 ed Euro 1, che Milano aveva messo in calendario per  il primo ottobre 2024, sono stati rimandati di dodici mesi.

E’ emerso ieri, ma già da mesi era trapelato qualche dubbio anche dentro Palazzo Marino. Come va letta la notizia? E’ soltanto una mossa politica estemporanea o piuttosto un adeguamento al ripensamento generale sul famoso Green Deal europeo? La seconda, a nostro avviso.

In pochissimi anni il Green Deal che pareva entusiasmare l’Europa appare sgonfiato, forse addirittura svuotato, nei suoi valori e nei suoi obiettivi. Sulla sostenibilità ambientale i governi europei avevano costruito la loro immagine moderna e progressista, si parlava di future generazioni e di lotta al cambiamento climatico, la transizione ecologica veniva pareva imminente. E poi…

Prima è arrivato il Covid, poi è insorta la guerra russa in Ucraina e infine il disastro umanitario e politico tra Israele e Palestina. Mettici  l’inflazione, la recessione economica, e non ultima qualche riflessione in più sui tempi della conversione elettrica e il gioco è fatto: ora si capisce che i piani europei andranno rivisti a fondo e se ne discute.

E’ qui, pensiamo noi, che si inserisce la decisione del Comune di Milano: l’Europa rallenta, l’elettrico stenta, le risorse dei cittadini per sostituire i vecchi mezzi con quelli meno inquinanti sono risicate. E dopotutto è chiaro anche al sindaco Sala che le moto Euro 0 ed Euro 1 sono ben poca cosa, nel disastroso quadro generale.

  • fburio22
    fburio22, Brescia (BS)

    Mi dispiace ma è il teorema di partenza che è sbagliato: sarà proprio la transizione verso un modello di sviluppo più moderno che ci porterà fuori da questi tempi non proprio stupendi . Se continueremo a ragionare in questo modo i paesi dell' est asiatico , in primis la Cina , saranno avanti in tutto e noi produrremo solo roba vintage di nicchia.
    Si tratta di transazione verso il futuro caro Nico. Un po' di coraggio
  • rho01
    rho01, Bergamo (BG)

    il Green Deal europeo è una ca.ata pazzesca. ad oggi l'europa è il continente che inquina meno in assoluto. Cina ed India valgono da sole l'80% dell'inquinamento mondiale. la politica europea ci lascerà in ginocchio, schiavi di altre nazioni che non si fanno scrupoli a produrre ancora usando carbone. le vecchie moto poi, oltre ad essere poche, hanno un impatto ridicolo. perchè non fermano le migliaia di aerei che abbiamo sulla testa? e le navi cargo? quelle si che inquinano. no, loro niente. spremono come limoni solo i cittadini.
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